Sprecare meno, produrre meglio: la sfida lean di Morocolor
Ottimizzare le operazioni per ridurre gli sprechi (anche di tempo)
L’ottimizzazione che deriva dall’automazione dalla produzione lean impatta positivamente sui costi e sui tempi, ma non solo: le operazioni si riducono in modo evidente, eliminando completamente quelle inutili. “Il punto cardine della nostra produzione è limitare al massimo le attività che non danno valore al cliente; in questo modo possiamo soddisfare i suoi bisogni al prezzo più basso possibile, senza risparmiare sulla qualità”, spiega Moro. La recente impostazione produttiva, inoltre, ha consentito di rinnovare l’intera catena di fornitura: “Non si arriva più alla fine della Supply chain controllando gli errori e scartando ciò che rimane (che quindi si perde); bensì, si analizza a monte come eliminare i difetti, in modo preventivo, in modo da non avere scarti durante le operazioni”. L’automatizzare l’azienda ha offerto nuovi scenari alla produzione; ed è anche una sfida a livello di crescita per la popolazione aziendale. Ne è convinto il presidente di Morocolor: “Il metodo lean permette di sviluppare una condizione mentale incentrata sul miglioramento continuo”. Fondamentale, però, formare il personale in modo adeguato: “Con l’automazione si hanno a disposizione tantissimi dati, ma senza le competenze non si sa come sfruttarli al meglio. È necessario avere gli strumenti giusti per individuare le informazioni utili e saperle elaborare”. Le persone sono direttamente coinvolte nel processo produttivo, quindi è necessario che lo abbiano chiaro e soprattutto si sentano parte del cambiamento. “Nella nostra azienda condividiamo obiettivi, fatiche e creatività. Sapersi divertire sul luogo di lavoro è importante, altrimenti si perde la fantasia”. Non è un caso che il poster nel suo ufficio reciti la frase “Being playful about important issues is a serious work” (“Scherzare su questioni importanti è un lavoro serio”). L’articolo è stato scritto con la collaborazione di Martina MidoloLaureata magistrale in Comunicazione, Informazione, editoria, classe di laurea in Informazione e sistemi editoriali, Federica Biffi ha seguito corsi di storytelling, scrittura, narrazione. Si occupa prevalentemente di tematiche riguardanti la sostenibilità, l’innovazione tecnologica, l’uguaglianza, l’inclusione, anche in ambito digital e social, contribuendo a divulgare contenuti per giornali e siti web. Appassionata di cinema, ha lavorato nell’ambito della comunicazione e collabora con la casa editrice ESTE in qualità di redattrice.
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