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Sitland, la creatività come leva per costruire il futuro

Davide Fiorese è Managing Director di Sitland, azienda di Vicenza che produce sedie per ufficio: a suo giudizio il concetto di Made in Italy si è evoluto nel tempo, perché quello di una volta non è lo stesso di oggi, tanto meno lo sarà quello di domani, perché si ridefinisce a seconda dei processi, delle risorse e delle tecnologie che sono a disposizione. Allo stesso modo, ritenere che il Made in Italy sappiano (e possano) farlo solo gli italiani ha perso di significato, perché oggi le fabbriche sono ecosistemi multiculturali. A questo proposito, il manager di Sitland è convinto che questa vivacità multietnica genererà, in futuro, un trend di multidisciplinarità, che incentiverà la creazione e la sperimentazione di nuovi processi e servizi: “La digitalizzazione oggi ha modificato i ritmi delle nostre produzioni e le modalità; quasi tutto avviene in real time e il fattore ‘tempo’ è diventato determinante”.

E se una volta il ‘saper fare’ era inteso come un insieme di competenze artigianali da tramandare, ora invece le skill tecniche si muovono di pari passo con la tecnologia e hanno bisogno di costante innovazione. La vera sfida, tuttavia, è utilizzare e integrare le nuove tecnologie per migliorare i processi produttivi senza però svalutare il know how artigianale (una componente molto rilevante per la produzione di Sitland) o non valorizzare la creatività, che rappresenta per Fiorese il valore più rilevante in assoluto e che permetterà al Manifatturiero italiano di continuare a distinguersi a livello internazionale.

Il Made in Italy del futuro deve quindi rilanciare le competenze artigianali, tecniche e tecnologiche, anche tenendo conto delle skill relazionali, perché la creatività necessita di dialogo e di condivisione. “Le imprese sono già ecosistemi che concentrano profili ed esperienze diverse, ma bisogna incoraggiare la contaminazione e la prolificazione di idee per far emergere un’attitudine e un ambiente di lavoro predisposti all’innovazione”, commenta Fiorese. Sitland è già impegnata nel formare queste nuove figure professionali, collaborando con università, consulenti, startup e giovani.

Inoltre, secondo Fiorese, la creatività rappresenterebbe la leva più efficace per guardare al futuro, in quanto insita nella nostra cultura. “L’ingegno italiano è naturalmente plastico e ci viene riconosciuto in tutto il mondo: siamo inclini al problem solving e a trovare soluzioni innovative. Io stesso, come Managing Director, cerco di affrontare i problemi che si presentano interpretandoli come opportunità e spingo i miei collaboratori a fare lo stesso”. In questo cambio di prospettiva, l’aspetto relazionale è imprescindibile dall’attitudine creativa. Solo chiamando in causa tutte le persone competenti e coinvolte nel ‘problema’ è possibile affrontare la situazione come un’occasione per mettersi in discussione, rendendo il processo anche più semplice e immediato.

L’articolo è pubblicato sul numero di Maggio 2023 di Sistemi&Impresa.
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case history, innovazione, mercato