Sistemi, processi, persone: la ricetta per un’organizzazione longeva
Alla scoperta dell’universo Sinfo One, non solo un system integrator, ma un generatore di innovazione
Ha trovato casa a Parma da quasi 30 anni operando in un settore, come quello dell’Information Technology, saturo di offerte e spietato tra competitor. Aver traguardato una tradizione di così lunga data le ha permesso di presentarsi al mercato su solide basi organizzative e con competenze tecniche strategiche. Questa è la storia di un system integrator che non ha puntato solo alla tecnologia per fare la differenza, ma alle persone. Si chiama Sinfo One.
Con oltre 110 clienti, di cui il 65% nel mercato alimentare, e quartier generale nel cuore della ‘food valley’, l’azienda ha sviluppato nel corso della sua storia skill specialistiche per competere con grande successo nel settore Food & Beverage, delizia di un’Italia che punta ancora alla tradizione per contendersi sui mercati internazionali la toque blanche del migliore chef.
L’offerta ERP dell’azienda è basata sulla piattaforma proprietaria Si Fides e su quella internazionale Oracle JD Edwards EnterpriseOne, che Sinfo One completa con due Oracle Accelerate Solutions per aziende medio grandi del Food & Beverage e per le aziende che operano su commessa.
Del team fanno parte oltre 100 professionisti con esperienze nei diversi settori di mercato e profonde competenze sui relativi processi specifici.
Grazie alle competenze cross funzionali dei propri consulenti, Sinfo One si propone come partner a 360 gradi sui temi di integrazione dell’ERP con le piattaforme tecnologicamente più avanzate e non solo: Sinfo One si occupa di ideare soluzioni verticalizzate di Business Intelligence, Enterprise Performance Management, Product Lifecycle Management, Enterprise Content Managemet, Sistemi di Pianificazione.
Nonostante siano trascorsi solo pochi anni da quando l’azienda ha allargato i suoi orizzonti accogliendo la sfida imposta alle software house per la gestione del ciclo di vita dei prodotti, Sinfo One ha già ricevuto un riconoscimento da Oracle per l’innovazione in ambito PLM.
Il prestigioso premio è stato consegnato a Paola Pomi, Vice presidente di Sinfo One, da Denis Senpere, Responsabile EMEA di Oracle per il PLM. Sinfo One è l’unico partner italiano e di tutta la regione sud europea ad avere ricevuto il riconoscimento per la sua strategia di crescita e investimento basata sul costante sviluppo di competenze nel campo delle tecnologie Oracle più innovative. In particolare il premio si riferisce alle competenze dimostrate sulla tecnologia PLM che ha portato Sinfo One a operare anche all’estero in un importante progetto per una multinazionale inglese del settore alimentare.
Il premio si aggiunge all’Oracle Partner Specialization Award per la regione EMEA ricevuto nel2010 a San Francisco.
Vision e prospettive future
“Pensare al futuro significa iniziare da dove siamo arrivati”. È questa la vision di Paola Pomi, Vice presidente di Sinfo One e neomamma per la terza volta.
In una condizione di profonda flessione dei mercati, anche l’Information Technology registra risultati non certo accattivanti. In questo scenario Sinfo One si distingue perché in controtendenza.
Cresciuta di qualche punto rispetto allo scorso anno e consolidando un margine del 4% su un fatturato di 10 milioni, l’azienda sta vivendo – senza indebitamenti – un trend decisamente positivo che le consente di guardare con tranquillità al futuro.
“Investire in innovazione è per noi linfa vitale” commenta Paola Pomi. “Fare affidamento sulle nostre sole risorse è la partita più appagante”. E lo è ancor di più se – come accade in Sinfo One – a essere investito in progetti innovativi di ricerca e sviluppo è il 10% del fatturato complessivo.
Convinta che sempre di più le persone rappresentino l’asset principale per le organizzazioni, Sinfo One ha accettato come una sfida l’inserimento di nuovi talenti in azienda in un periodo di crisi nera per le assunzioni. Le risorse sono state selezionate con cura e attinte da un bacino di competenze messe a disposizione dall’Università di Parma.
Ma Sinfo One non è certo neofita in ambito formazione. “Negli ultimi anni – conferma Pomi – abbiamo investito sempre sulle persone per mantenere la leadership sui nostri mercati di riferimento”.
Affiancate da risorse più senior, i giovani neoassunti in Sinfo One completeranno insieme un percorso che li porterà a sviluppare competenze specifiche finalizzate a gestire progetti complessi e ad aggredire segmenti di mercato ancora inesplorati.
Tanto è stato fatto dall’azienda negli ultimi anni per rimanere competitiva nel b2b, nel Consumer Packaged Goods, nell’Hi-Tech, nelle aziende ETO, e per ultimo nell’automotive.
A completare il pacchetto di competenze tecniche, si aggiunge uno degli assi nella manica dell’azienda: la vicinanza al cliente. “Comprendere le reali esigenze del cliente – dice Pomi – significa capire che la tecnologia gioca un ruolo strumentale alle organizzazioni con lo scopo di risolvere problemi complessi”. “Per questo crediamo sia fondamentale pianificare l’intervento insieme con il cliente attraverso l’analisi delle tre dimensioni alla base di ogni nostro progetto: sistemi, organizzazione, processi”.
Una visione che offre all’azienda la lungimiranza per intervenire laddove le necessità si spingono oltre le richieste del cliente.
Oggi grandi sfide attendono i system integrator in un mercato turbolento come quello dell’IT. Big Data e Cluod stanno diventando il frame work di riferimento e domani bisognerà essere in grado di offrire risposte anche da questi fronti.
L’evoluzione delle tecnologie a supporto della gestione di grandi moli di dati è il futuro per chi fa del suo business l’architettura di sistemi informativi all’avanguardia. Sarà sempre più importante essere in grado di generare informazioni strategiche dal flusso dei Big Data. Informazioni talvolta da rielaborare perché provenienti da fonti destrutturate. “Le aziende – conferma Pomi – focalizzano la loro attenzione sul dato destrutturato. Da quello ricavano informazioni sul consumatore finale da un punto di osservazione privilegiato”.
Dai Big Data al Cloud il passo è davvero breve. Da quale orizzonte si avvicina la ‘nuvola’ alle strategie di Sinfo One? “Crediamo che il Cloud sia il futuro anche se oggi ancora poche realtà stanno adottando questa modalità di fruizione dei servizi IT” risponde Pomi. “Le nostre piattaforme
sono già ready to Cloud”.
Si Fides: per il buon governo organizzativo il giusto approccio metodologico
In continua evoluzione da circa 20 anni, Si Fides è l’ERP proprietario di Sinfo One. Studiato e realizzato interamente con lo scopo di rinnovare il sistema informativo delle organizzazioni in modo efficiente, con tempi certi e costi contenuti, Si Fides è aperto, flessibile nelle impostazioni, multicompany e multilingua.
Quella di Si Fides è una storia lunga, nel corso della quale la Business Unit è stata attiva in un centinaio di progetti di cambiamento dedicati ad aziende dei settori food & beverage, chimico, cosmetico, bancario e manifatturiero.
La specializzazione per industrie è la proposta ‘modulare’ adottata da Sinfo One per trasformare l’identità dell’ERP Si Fides adattandola alle esigenze specifiche di ogni settore. Elemento differenziante nell’offerta di Sinfo One è la grande expertise nel food & beverage. Una tradizione che arriva da lontano, da quando circa 30 anni fa Rosolino Pomi, Presidente e fondatore di Sinfo One (allora si chiamava ‘Pragma’), lasciò il suo lavoro da ingegnere di sistemi in Barilla inventandosi un nuovo modello di business che mettesse la tecnologia informatica a servizio delle eccellenze del territorio emiliano e romagnolo, ricco bacino di imprese alimentari.
“Diversi sono gli elementi che caratterizzano la gestione di un business nel settore Food & Beverage”, spiega Lucio Bottioni, Responsabile divisione servizi Si Fides . “Fra questi ricordiamo la complessità legata al rapporto con i player della Supply Chain e della Grande distribuzione, l’attenzione spasmodica verso la qualità e la tracciabilità del prodotto, la gestione del magazzino tramite radiofrequenze”.
l’attenzione spasmodica verso la qualità,la tracciabilità e la rintraccibilità di filiera attraverso la gestione del magazzino in radiofrequenza”.
La tecnologia alla base della gestione con radiofrequenze si chiama ‘Radio Frequency Identification’, un salto nel futuro che permette già oggi di parlare di Internet delle Cose. Grazie a un sistema di codici a barre applicati ai prodotti, i dati acquisiti da un lettore automatico raggiungono i sistemi informativi per registrare informazioni essenziali quali ingredienti, ricetta, provenienza delle materie prime e scadenza.
La divisione servizi Si Fides – di cui fanno parte una cinquantina di consulenti funzionali e tecnici– è organizzata in due aree principali: da una parte ricerca e sviluppo, dall’altra la gestione e la personalizzazione dei progetti presso i clienti. Strutturata come un vero e proprio servizio di customer care, la divisione servizi Si Fides dispone anche di una area di help desk per fornire informazioni tempestive sul prodotto ai clienti in qualsiasi momento.
Ciò che contraddistingue l’efficacia riconosciuta negli anni a Si Fides va ricercato, oltre che nella tecnologia di base messa a disposizione da Oracle, anche nella metodologia di implementazione della soluzione, processo interamente gestito dai consulenti Sinfo One.
“La nostra mission è portare al cliente un contributo anche in ambito organizzativo – commenta Bottioni –: si tratta di un valore aggiunto che le aziende ci riconoscono. In questo senso l’implementazione di un nuovo ERP diventa un’occasione per il ridisegno e la reingegnerizzazione dei processi business critical”.
La metodologia Sinfo One è stata sviluppata e messa a punto negli anni ed è articolata nelle diverse fasi che vanno dall’analisi di dettaglio, all’installazione e parametrizzazione, fino al testing dei progetti ed al Go Live.
Grazie alla cura in tutte le fasi di intervento, Sinfo One ha dato vita a progetti innovativi in ambito ERP, come quello sviluppato per il Consorzio Casalasco del Pomodoro con l’incorporazione societaria della Boschi Food & Beverage. In particolare sulla pianificazione a medio-lungo periodo, con definizione della previsione della domanda, della capacità produttiva, dei budget di produzione e di acquisto, in termini di volumi e di costi.
Altro progetto ad alto tasso di innovazione quello ideato per i clienti del settore bancario, per i quali è stato automatizzato l’intero ciclo passivo e ottimizzato grazie alla registrazione automatica delle fatture da scanner. Grazie all’utilizzo della tecnologia Free Form è possibile automatizzare l’estrazione dei dati dalle fatture fornitori e veicolare le registrazioni nel modulo contabile dell’applicativo con conseguente abbattimento dei tempi / costi necessari.
A completare l’offerta sul segmento ERP l’introduzione di un software CRM per la gestione integrata di prospect e per il tracciamento delle attività di tipo commerciale, ma anche per la gestione di tutte le tematiche del post vendita, come le segnalazioni dei clienti (sia B2B che B2C): per ognuna di queste operazioni il software è in grado di trovare la corretta soluzione monitorandone i relativi costi e le opportunità di fatturazione di nuovi servizi.
Mercati verticali: il PLM
La corsa per arrivare sempre primi mantenendo vantaggio competitivo e innovativo, l’apertura verso nuovi mercati globali, le normative internazionali a cui allinearsi, sono tutte variabili che giocano un ruolo primario nel lancio di nuovi prodotti.
Nell’era dei servizi e della customer experience non conta più solo il manufatto propriamente detto, ma una serie di elementi a corollario che distinguono un genere di bene quasi ‘commoditizzato’ da quello dei competitor. Ridurre il time to market ed eliminare i costi nascosti legati all’ingegnerizzazione del prodotto a valle della fase esplorativa di concept sono solo due degli obiettivi principali a cui è finalizzato l’utilizzo di un software PLM. Ma non sono gli unici, fondamentali sono anche la centralizzazione delle informazioni, la tracciabilità, il riutilizzo, gli aspetti di governance e compliance: tutte variabili che un buon sistema PLM dovrebbe essere in grado di monitorare.
La soluzione per il ciclo di vita dei prodotti targata Sinfo One permette di ottimizzare la formula e le ricette in base a fattori come i costi e i valori nutrizionali, per esempio.
Un alto livello di tracciabilità, proprio come richiesto dal settore food, garantisce la corretta gestione delle informazioni da riportare sulle etichette dei prodotti per mercato, normative specifiche, vincoli nutrizionali, allergeni. ‘Tracciare’ significa in ultima istanza aggregare le informazioni su packaging dai dati tecnici (ad esempio, pannello delle informazioni nutrizionali, elenco degli ingredienti, claims di etichetta) ai dati di marketing.
Nonostante quella del PLM rappresenti un’area di sviluppo ancora poco conosciuta dalle aziende, essa sta via via diventando sempre più strategica per il business.
È dunque oltremodo necessario adottare in fase di progettazione uno strumento che abiliti la leva dell’innovazione colmando quel gap strutturale tra la parte di gestione dei processi e quella di fabbricazione dell’oggetto.
Sinfo One ha una risposta che si chiama Si around, basata su tecnologia Oracle Agile Grazie alla sua grande expertise sia nel settore del food & beverage sia nel settore discrete manufacturing, Sinfo One ha messo a punto uno strumento adatto a curare nel minimo dettaglio i processi legati all’innovazione con le relative specificità: “La gestione di un progetto di tipo alimentare ha una complessità intrinseca dovuta al coordinamento delle informazioni provenienti da diverse aree aziendali ed extra-aziendali” spiega Cesare Tarricone, Responsabile della divisione PLM in Sinfo One. “Quando si affronta un progetto PLM per il comparto manifatturiero discreto, invece, le complessità aumentano perché legate all’integrazione con altri software quali quelli progettazione come Cad2D e 3D”.
Un software come il PLM mette nelle mani dei project manager una vera e propria sfera di cristallo che permette di fare previsioni accurate sul Gannt e sui costi, dalle prime fasi di progettazione a quelle di ingegnerizzazione.
“Senza l’adozione di un software PLM è molto probabile che almeno l’80% del budget previsto per un progetto venga stanziato e utilizzato durante la definizione del primo 20% del progetto stesso” spiega Tarricone.
Condurre un’analisi sui costi anche in fase di progettazione si rivela fondamentale per non essere colti di sorpresa a metà dell’opera. Per questo la soluzione proposta da Sinfo One è stata dotata di un modulo appositamente ideato per il monitoraggio dei processi di costing.
Lanciata come ‘astro nascente’ negli ultimi anni, la neo-divisione PLM di Sinfo One ha già intercettato il Sud Europa come regione fertile per investire su progetti legati alla gestione del ciclo di vita dei prodotti. I progetti al momento in essere – fanno sapere dalla società – coinvolgono un paio di colossi del food e una media azienda del settore meccatronica.
Mercati verticali: BI e Performance management
“Trasformiamo l’informazione in valore”. È questo il mantra che accompagna quotidianamente il lavoro degli esperti di Sinfo One. Una promessa che non può essere disattesa, soprattutto oggi, periodo in cui prendere decisioni in tempi rapidi è soltanto il prerequisito per raggiungere risultati di business soddisfacenti. Sinfo One è al fianco delle aziende da più di dieci anni con uno strumento, come quello della Business Intelligence e del Performance Management, che mette i decisori nelle condizioni migliori per fare scelte ponderate.
La BI e il Performance Management in Sinfo One non sono solo una business unit, sono l’arma strategica da affilare e perfezionare ogni giorno per offrire alle organizzazioni uno strumento tanto più facile da utilizzare quanto più complesso nella sua struttura interna. Cuore di tutta l’architettura è il Datawarehouse, colonna portante che incorpora gran parte delle competenze tecnologiche in materia di raccolta e gestione dati per lo sviluppo di business evoluti.
Sul tema BI da tre anni è stata stretta anche una partnership con l’università Bocconi; obiettivo portare a termine progetti di ricerca innovativi.
I più recenti sviluppi sulla Business Intelligence hanno portato a un nuovo concetto di dashboard, con aumentata facilità di accesso al dato e informazioni subito fruibili.
La seconda area di sviluppo su cui Sinfo One sta puntando è l’universo mobile: una volta destrutturato il paradigma del lavoro da postazione fissa è quanto mai necessario che l’informazione sia anche disponibile ogni volta che serve, da qualsiasi luogo.
Il punto di forza di Sinfo One è l’elevata capability tecnologica su cui può fare affidamento: l’azienda usa le migliori tecnologie messe a disposizioni dai principali software vendor per creare soluzioni all’avanguardia.
Questo approccio le consente di concentrarsi sulle esigenze dei clienti, la comprensione del loro business, la proposizione di soluzioni, prescindendo dalla ricerca tecnologica pura.
“Si by è il sistema di Business Intelligence che abbiamo messo a punto per le aziende del Consumer Packaged Goods – spiega Mirko Menecali, Responsabile divisione BI in Sinfo One –. Una soluzione che sfrutta appieno la potenza della tecnologia Oracle raccogliendo dati da tutte le aree aziendali”.
In ascesa in questi ultimi anni, il mercato della BI per le Pmi ha saputo intercettare il bisogno di reagire in modo rapido ai cambiamenti imposti dalla crisi economica.
“Oggi è importante dimostrarsi più reattivi che forti” commenta Menecali. “Una buona capacità di reazione abilita l’analisi di nuovi paradigmi di business. La BI supporta in questa operazione simulando possibili scenari”.
Sembra fantascienza ma non lo è. Si For è il nome dell’offerta verticale dedicata al Performance Management ideata da Sinfo One con lo scopo di offrire uno strumento in grado non solo di evidenziare i dati più importanti all’interno di un frame work storico, ma anche di effettuare proiezioni a partire dalle informazioni a disposizione. “Attraverso la semplice BI si analizza il passato – puntualizza Menecali –, con Si For guardiamo al futuro”.
Per Sinfo One la BI è un asset di primaria importanza per il governo di un’azienda: definire uno strumento informatico come un asset significa – secondo Menecali – creare una soluzione che offra immediatamente risultati misurabili.
I progetti in salsa BI sono affidati a un responsabile di divisione che ha il compito di definire in prima istanza il perimetro di offerta selezionando gli strumenti da mettere in campo. In un secondo tempo il responsabile aggrega un team di specialisti cui è affidata la mission di implementare la soluzione. Nominato poi un project manager, questi ha la responsabilità di portare a termine il progetto rispettando i tempi di consegna.
Perché la BI è diventata così strategica per le aziende, siano queste colossi multinazionali o piccole e medie imprese? Il successo e la diffusione dello strumento sono ‘figli dei tempi’. La richiesta di ridurre il time to market, di prendere decisioni strategiche in tempi sempre più stretti, di monitorare il livello di performance dei processi, rappresenta la linea di confine tra la navigazione in acque sicure e la tempesta perfetta.
“La maggior parte delle richieste oggi si focalizza soprattutto sulla marginalità di prodotto”, spiega Menecali. Servono numeri, dati, rappresentativi di quanto ancora sia ampio il margine di risparmio. “Condurre analisi in questa direzione significa esaminare sotto la lente di ingrandimento i costi a 360 gradi su tutta la catena del valore”.
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