ITS, serve un Ministero apposito
I percorsi universitari appartengono a un Ministero apposito, gli ITS invece sono collocati nel “mare magnum” del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Un grandissimo fattore di debolezza. Questa è la riflessione che sviluppa Valerio Ricciardelli, Maestro del lavoro e autore di Ricostruire l’istruzione tecnica, in questa quarta e ultima intervista video.
Tema collegato è quello del corpo docente e delle sue competenze. Gli ITS, non avendo una loro faculty, ricorrono a vari professionisti. Serve, però, osservare che il mestiere del docente non è la semplice erogazione di contenuti, ma una attività sistemica di di presidio, sviluppo e diffusione della conoscenza. Visto che il mestiere non si improvvisa, è complesso trovare personale che possa soddisfare il fabbisogno di docenza dell’istruzione terziaria.
Una ulteriore gracilità degli ITS è data dallo sbocco occupazionale. Come sottolinea Ricciardelli, le pubblicità ai corsi affermano che il 90% degli studenti trova immediata occupazione non indicando, però, il contratto di lavoro. Occorre tenere presente, invece, che non è sufficiente creare l’attrattività nell’offerta formativa degli ITS, ma occorre anche che siano attrattivi gli sbocchi occupazionali.
Alessia Stucchi è giornalista pubblicista. Laureata in Lettere Moderne in triennale e in Sviluppo Economico e Relazioni Internazionali in magistrale. Nel 2023 ha vinto il premio America Giovani della Fondazione Italia Usa che le ha permesso di conseguire il master Leadership per le relazioni internazionali e il made in Italy. Nel tempo libero si dedica alle camminate, alla lettura e alle serie tivù in costume.
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