Scavolini, dove la sicurezza è di casa
Intervista a Edoardo Gentili, Responsabile del Centro Elaborazione Dati, Scavolini
Fin dagli anni Ottanta, Scavolini rappresenta uno dei brand di cucine più conosciuti in Italia. Industria di grandi dimensioni, capace di organizzare un complesso processo produttivo che le consente di realizzare, a costi competitivi, cucine di alto valore qualitativo per le famiglie di ogni cultura e gusto, adotta un modello produttivo tra i più evoluti e significativi dell’industria italiana e continua a rappresentare con grandi numeri la sua realtà di marca, con crescente consenso anche internazionale.
Del Gruppo Scavolini fanno parte sia Scavolini Cucine che Ernestomeda. Dalla sua sede centrale di Pesaro, il Gruppo opera in tutto il mondo, forte di 660 dipendenti circa e di un fatturato che nel 2011 ha toccato i 190 milioni di Euro.
Scavolini da tempo ormai affida la sua sicurezza informatica alle soluzioni Check Point.
Risale al 1999 il primo contatto tra le due aziende, mirato alla realizzazione di un’infrastruttura di sicurezza perimetrale, che poi è cresciuta e si è sviluppata nel tempo, di pari passo con l’evoluzione e la crescita dell’azienda.
Ne abbiamo parlato insieme con Edoardo Gentili, Responsabile del Centro Elaborazione Dati di Scavolini.
Da quale bisogno siete partiti?
Il nostro percorso di sicurezza ha probabilmente molto in comune con quello effettuato da tante aziende manifatturiere come la nostra. Obiettivo iniziale era mettere in sicurezza le infrastrutture aziendali dai possibili pericoli provenienti dall’esterno, cosa che le soluzioni Check Point ci hanno permesso di fare con risultati egregi.
Perché Check Point?
Affidabilità e prestazioni sono stati i cardini della penetrazione e del consolidamento delle soluzioni di sicurezza Check Point. La soddisfazione riscontrata dai processi iniziali ha fatto sì che anche le ulteriori evoluzioni dell’infrastruttura, divenuta man mano più articolata, fossero seguite dallo stesso vendor.
Il tema della mobilità ha spinto diverse aziende a ridisegnare processi e strategie. Quale è stata la risposta di Scavolini alla richiesta di sicurezza a fronte del fenomeno Bring Your Own Device?
Alla difesa perimetrale si è presto aggiunta la cosiddetta mobile security, per una maggior protezione degli utenti aziendali distribuiti e dei loro desktop. Questo all’indomani di una sempre più marcata mobilità del personale, oltre che di un crescente utilizzo di Internet per le comunicazioni verso clienti e rivenditori. Questa esigenza ha spinto l’azienda a rivedere man mano l’infrastruttura di sicurezza, modernizzando le macchine e implementando moduli specifici sulla base delle diverse necessità.
I processi di comunicazione con il cliente sono centrali nel vostro business, quanto li ritenete sicuri?
Abbiamo un parco clienti estremamente distribuito sul territorio, e mantenere le comunicazioni con tutti loro in modo veloce ed efficace rappresenta per noi un elemento davvero fondamentale. Per questo abbiamo creato un portale ad hoc, che permette a noi di comunicare con loro con la massima efficacia, e a loro di accedere sempre e in ogni momento alle informazioni di cui necessitano. In uno scenario del genere, la massima sicurezza è un must.
Ci può fare un esempio?
Attualmente dal portale Scavolini destinato ai clienti e agenti transitano informazioni commerciali quali-conferme d’ordine, le specifiche tecniche delle cucine, ma anche dati personalizzati e confidenziali, come lo stato degli ordini e delle fatturazioni. Questo ovviamente in aggiunta agli strumenti, commerciali e di marketing, che l’azienda mette a disposizione di clienti e rivenditori per supportare il loro business. Informazioni e documentazione che non vengono più spedite via mail, alleggerendo così sensibilmente la rete e il sistema di posta dell’azienda.
Come vi ha aiutato Check Point?
Il refresh tecnologico più recente, avvenuto a fine 2011, ha visto Scavolini adottare la nuova architettura Check Point basata su Software Blade. Sono stati introdotti moduli software in grado di rispondere alle necessità del momento, garantendo così massima flessibilità e ottimizzazione dei costi. Questa ultima fase del progetto è stata seguita da MediaSecure, società di System Integration specializzata nell’Information Security.
Quali vantaggi vi ha offerto la nuova soluzione per la sicurezza IT?
La Mobile Access Software Blade, che abbiamo implementato per prima, ci garantisce gli stessi ottimi risultati di prima, abbinati a una notevole flessibilità. L’integrazione con le Active Directory di Microsoft consente comunicazioni veloci e lineari, senza il minimo problema di gestione. Proprio la facilità di gestione è il vantaggio più significativo ottenuto che ha reso il nostro security management ancor più semplice e immediato, oltre che efficace.
Come si traducono concretamente questi benefici?
Le soluzioni Check Point ricoprono oggi un ruolo davvero importante nell’infrastruttura IT di Scavolini. La sicurezza perimetrale è sempre garantita, e il traffico VPN è aumentato nel tempo, con la crescente informatizzazione e digitalizzazione dei contenuti aziendali. Quello che le due aziende hanno sviluppato nel corso del tempo è un rapporto stretto, fruttuoso per entrambe, che ha portato Check Point a essere identificata da Scavolini come partner di rifermento per la sicurezza, oltre che fornitore strategico.
Come valuta l’intervento di Check Point nella sua organizzazione
Da oltre tredici anni ci affidiamo alle soluzioni di sicurezza di Check Point, che si sono sempre mostrate all’altezza nelle nostre necessità, e hanno saputo crescere ed evolversi assieme alla nostra azienda. La longevità di questo rapporto dice già molto, e deriva dall’eccezionale qualità tecnologica delle soluzioni Check Point, ma anche dalla capacità dell’azienda e del suo partner di interpretare e adattarsi man mano alle nostre necessità. Una partnership di questo tipo non è per nulla scontata, e per un’azienda come la nostra rappresenta un asset veramente strategico.
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