Sabelt, dalla capacità del fare al saper produrre
Customizzare e reagire grazie alla tecnologia
Per perseguire l’obiettivo di restare competitivi, Sabelt ha scelto di puntare sulla tecnologia: “La digitalizzazione abbatte i tempi di lavoro e permette di ridurre gli errori, peculiarità fondamentale nel nostro mondo, dove la sicurezza è alla base dei processi; questi importanti vantaggi garantiscono anche maggiore efficacia e capacità di reagire velocemente alle richieste, sempre più customizzate, dei clienti. Insomma, digitalizzare significa aumentare la propria competitività”, ha spiegato Marsiaj. La personalizzazione, infatti, diffusa ormai in moltissimi settori produttivi, è molto presente nell’ambito delle auto sportive, dove ogni acquirente desidera aggiungere o modificare un elemento per rendere unica la propria vettura. “In questo contesto, la digitalizzazione è fondamentale per ricevere le informazioni e le richieste e tradurle in progettazione”, ha commentato il Vicepresidente di Sabelt. Ma le tecnologie supportano anche un altro obiettivo. Un fine più ampio al quale ambiscono sempre più aziende: la sostenibilità. Questo fattore, come ha commentato lo stesso imprenditore, segue una logica a catena: “Siamo un’impresa manifatturiera, ma la produzione è solo una fase del processo e non esisterebbe senza il lavoro dell’ufficio tecnico, della Qualità e delle altre attività a supporto; pertanto è necessario controllare e sensibilizzare tutti gli step”. In questa direzione, ridurre i tempi di lavoro (in ogni ambito) significa innalzare i livelli di sostenibilità. La grande sfida, dunque, è riuscire a diffondere la cultura digitale in tutta l’organizzazione, elemento fondamentale per tradurre la tecnologia anche in leva attrattiva.Formare e creare consapevolezza
A proposito di personale, Marsiaj ha raccontato che la diffusione di know how e mindset deve avvenire su più livelli: i lavoratori interni, i giovani che hanno da poco terminato gli studi e le figure senior. “Le persone rappresentano la vera forza della nostra azienda e dobbiamo essere consapevoli che assieme agli ingegneri neolaureati, l’organizzazione è costituita da operai specializzati”. E, parlando di valore aggiunto, secondo il Vicepresidente di Sabelt alle persone si aggiunge la potenza del brand: “Siamo al 100% Made in Italy e possiamo offrire un servizio completo ai nostri clienti”. Un elemento, questo, che costituisce una preziosa garanzia e, se ben sfruttato, una grande opportunità: “Con la grave crisi in atto nell’Est Europa, e le tristi conseguenze della guerra in Ucraina, i fornitori italiani hanno la possibilità di mostrare le proprie qualità; dobbiamo diffondere la consapevolezza che il nostro Paese può essere competitivo e bisogna prepararsi a servire il mercato con volumi maggiori; le competenze le abbiamo, ora si tratta di metterle in pratica, passando dal ‘saper fare’ al ‘saper produrre’. Solo così possiamo dimostrare il nostro valore”.Laureata in Scienze Umanistiche per la Comunicazione – percorso del teatro e dello spettacolo – Francesca Albergo ha successivamente conseguito un master in Professioni e Prodotti per l’Editoria. Dopo un’esperienza di cinque anni nelle Risorse Umane – durante i quali non ha mai abbandonato lettura e stesura di testi – la passione per le parole, la scrittura e (soprattutto) la grammatica l’ha portata a riprendere la sua strada, imparando a ‘‘vivere per lavorare”, come le consigliò un professore al liceo.
Collabora in qualità di editor e redattrice con case editrici e portali web.
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