Ricoh: dirigenti chiedono cambio di passo nei processi di back office
05/05/2014 – Da un nuovo studio condotto dall’Economist Intelligence Unit e sponsorizzato da Ricoh emerge come i dirigenti del Settore dell’Istruzione siano ottimisti riguardo alle innovazioni tecnologiche nell’ambito dell’insegnamento. Mettono però in evidenza alcuni aspetti che frenano il cambiamento, come ad esempio l’eccessiva burocrazia nei processi decisionali.
I dirigenti europei del Settore dell’Istruzione pensano che oggi sia necessario cambiare più rapidamente di quanto non sia stato fatto negli ultimi tre anni e quasi tutti (98%) si sentono sotto pressione. Il campione d’indagine è ottimista riguardo al ruolo che la tecnologia ricoprirà nell’ambito dell’insegnamento nei prossimi anni: un quarto degli intervistati ha indicato la Realtà Aumentata come una delle principali tecnologie in grado di migliorare le prestazioni del settore e l’esperienza degli studenti (negli altri settori di mercato solo il 5% evidenzia le potenzialità della Realtà Aumentata).
Questo è quanto emerge da un nuovo studio The Challenge of Speed (La sfida della velocità), condotto dall’Economist Intelligence Unit e sponsorizzato da Ricoh.
Le attività di back-office suscitano invece maggiore preoccupazione riguardo all’innovazione e all’introduzione di cambiamenti. I due principali ostacoli che frenano una maggiore agilità e capacità di innovare sono la mancanza di un approccio comune e condiviso tra i diversi uffici, le business unit e le funzioni (44% del campione) e i processi decisionali burocratici (35%).
“I dirigenti del Settore dell’Istruzione hanno un atteggiamento positivo e sono ottimisti nei confronti del futuro di questo ambito. Il programma Opening Up Education sviluppato dalla Commissione Europea sta incentivando l’utilizzo di risorse educative aperte, tra cui i corsi online, e la tecnologia sta migliorando l’esperienza degli studenti. Non bisogna però dimenticare che ai dirigenti viene chiesto di fare di più con meno risorse. Dallo studio emerge inoltre che la burocrazia nei processi decisionali e la visione frammentata stanno frenando il cambiamento” afferma Carsten Bruhn, Executive Vice President di Ricoh Europe.
I dirigenti sono consapevoli della necessità di trasformare le attività del back-office che spesso sono ancora basate su documenti cartacei. Ai dirigenti è stato chiesto di identificare le aree che richiedono cambiamenti immediati. Le risposte più frequenti sono state: migliorare i processi legati al core business (44%); assumere nuovo personale (42%); implementare nuove tecnologie (40%).
Queste tre aree sono anche quelle in cui i dirigenti si aspettano le maggiori innovazioni nei prossimi tre anni, a dimostrazione che i processi, le persone e le tecnologie sono fondamentali per aumentare la velocità di cambiamento.
La ricerca mostra come due terzi degli intervistati (71%) hanno dovuto affrontare negli ultimi tre anni problematiche anche molto gravi derivanti dai cambiamenti tecnologici. C’è però un certo ottimismo per quanto riguarda il futuro, dal momento che scende al 56% la percentuale di manager che pensa che gli stessi problemi si ripresenteranno nei prossimi tre anni. Questa visione positiva deriva probabilmente dalla certezza di riuscire a superare gli ostacoli presenti nelle attività di back-office e dal fatto che un numero sempre maggiore di scuole e università si sta avvalendo di tecnologie e contenuti digitali. L’Agenda Digitale dell’Unione Europea, che favorisce l’e-learning, sta aiutando il settore ad affrontare le sfide.
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