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Quanta System, tecnologia laser Made in Italy che vince nel mondo

Paolo Salvadeo, CEO di Quanta System
Azienda italiana nata nel 1985 e dal 2004 appartenente al gruppo internazionale El.En, Quanta System è leader mondiale nella produzione di laser per tre settori scientifici: medicina estetica, chirurgia e arte. Nata come spin-off di uno dei più grandi centri di ricerca nel campo di laser e ottica in tutto il mondo, la società ha mosso i primi passi nella fisica dell’alta energia, nella fisica del plasma, nella spettroscopia e nell’interazione luce-materia. I primi laser per il restauro di opere d’arte sono stati sviluppati nel 1994 e, a partire dal 1997, è iniziata l’attività nel campo dei laser medicali per la dermatologia e la medicina estetica. L’ingresso nel mondo della chirurgia è avvenuto nel 2008.   In occasione del 30esimo anniversario, Quanta System ha inaugurato a Samarate, in provincia di Varese, un avveniristico quartier generale per sviluppare le tecnologie laser già impiegate in diversi ambiti: dalla rimozione di calcoli renali all’eliminazione di tatuaggi, fino alle missioni in Antartide per misurare lo strato dell’ozono. La nuova sede di 7mila metri quadrati ospita i laboratori di progettazione e un centro di ricerca dove testare apparecchiature laser di avanguardia. L’azienda ha 110 distributori nel mondo: il suo mercato infatti è principalmente internazionale, circa il 95% del totale, di cui il 30% negli Stati Uniti che contribuiscono fortemente al fatturato di 44 milioni di euro (valore riferito al 2016): “Nel corso del 2016 abbiamo avuto una crescita di circa il 25%, che ha portato il fatturato a circa 44 milioni”, puntualizza Paolo Salvadeo, CEO di Quanta System. “Per celebrare i nostri primi 30 anni”, afferma il manager, “abbiamo pensato a una nuova sede che permetta di mantenere alto il livello della nostra produzione, ma anche di ‘coccolare’ i nostri dipendenti, circa 130, che sono il motore di tutto, garantendo loro un ambiente di lavoro stimolante e sano”.  
Il nuovo headquarter di Quanta System
Il nuovo headquarter, infatti, al suo interno ospita, oltre ai laboratori, officine elettro-ottiche e persino una palestra di 300 metri quadri, anche un Centro di Ricerca avanzata. Nel quartier generale lo staff di ingegneri e fisici lavorano al fianco di chirurghi e ingegneri biomedici per mettere a punto i laser destinati a un uso chirurgico. “A Samarate”, prosegue Salvadeo, “abbiamo raddoppiato le nostre camere bianche, triplicato i laboratori per il dipartimento di assistenza tecnica e manutenzione preventiva, raddoppiato lo spazio per il magazzino e quintuplicato quello per la produzione. Abbiamo anche raddoppiato i magazzini automatici verticali, con nuove soluzioni pensate per velocizzare il prelievo dei materiali e la creazione di kit Kanban per la produzione. Con i nuovi spazi e con questi accorgimenti, la nostra capacità produttiva è aumentata del 30%, ma contiamo, a pieno regime, e assumendo nuovo personale negli anni a venire, di poter produrre almeno 7-8mila laser all’anno”.   Come vede la situazione attuale dell’industria italiana? È un Paese dove la Piccola e media impresa la fa da padrone, ci sono molti casi in cui nascono aziende con delle idee ottime, ma alcune raggiungono poi una saturazione al livello più gestionale che non di mercato per la scarsa capacità da parte dell’imprenditore di organizzarsi. Chi è più oculato inizia a inserire delle competenze manageriali all’interno dell’azienda, che possono portare novità e freschezza. La stessa freschezza che abbiamo introdotto noi nella nostra organizzazione, che da una visione puramente padronale è entrata in una visione manageriale in grado di attivare una serie di leve anche motivazionali verso i dipendenti.   Ci spieghi meglio questo passaggio. Dopo aver abbandonato la logica puramente padronale, la strada vincente è mettersi in una logica di mercato, creando un’organizzazione opportuna e portando la voce del cliente all’interno dell’azienda: bisogna creare dei team interfunzionali che possano, dialogando fra di loro, offrire quello che il mercato si aspetta. Come Quanta System, abbiamo la fortuna di operare in una nicchia, facendo un prodotto molto esclusivo, ad altissimo contenuto tecnologico, con delle barriere all’ingresso molto significative, ma questo non basta. Oggi per essere vincenti sul mercato bisogna anche proteggere la propria tecnologia e, soprattutto in alcuni mercati particolarmente sensibili, è opportuno proteggersi depositando domande di brevetto. In certi Paesi i brevetti sono determinanti.   Come ha costruito la sua competenza manageriale? Ho avuto la fortuna di studiare Ingegneria Elettronica, con anche studi di Fisica dei laser in ottica quantistica, però poi nel mio percorso lavorativo (stando sempre in ambiente ottica), ho deciso di investire su me stesso facendo un master in Business Administration alla Bocconi: questo mi ha dato la possibilità di creare delle competenze che poi ho messo a frutto nell’azienda. Tutto ciò ha consentito a Quanta System di raggiungere oggi un ottimo livello e di crescere in modo significativo, a doppia cifra.   Quanta System è cresciuta anche come numero di dipendenti. Come vi prendete cura delle persone? La crescita è stata significativa negli anni. Dal 2002, quando sono entrato in azienda, siamo passati da 43 persone a circa 100 nel 2015 e nel 2016 se ne sono aggiunte altre 30. Entro il 2017 avremo a bordo circa 140 dipendenti e oggi l’età media è sotto i 40 anni. Riteniamo che le persone siano estremamente importanti proprio nell’ottica della crescita dell’azienda, ma la crescita non deve basarsi sullo sfruttamento delle persona ai fini di fare contento solo l’azionista: la crescita deve essere biunivoca, cioè bisogna far crescere le persone all’interno di un progetto in cui i dipendenti credono.   Che cosa significa? Nella nostra azienda non si crea disparità tra management e operai: coinvolgiamo tutto il personale in momenti ricreativi. Per esempio con il gioco del softair abbiamo creato un’atmosfera serena. Abbiamo poi creato diverse agevolazioni per i dipendenti: tutti hanno un’assicurazione pagata dall’azienda con la possibilità, con una piccola aggiunta da parte loro, di allargarla a tutta la famiglia; abbiamo una palestra di 300 metri quadri al nostro interno, accessibile a tutti in pausa pranzo, o dopo l’orario di lavoro fino alle 20.30 e questo in particolare aiuta a scaricare tensioni che in un’azienda con una crescita significativa sono inevitabili. L’ambiente di lavoro è molto curato e attrezzato, abbiamo uno spazio mensa e abbiamo studiato i layout in modo tale che siano più confortevoli; stiamo anche allestendo una sorta di Google Room per il relax. La mia convinzione è che la risorsa umana sia da valorizzare. Anche a livello di retribuzione i nostri dipendenti hanno tra il 30 e il 40% in più rispetto ad aziende paragonabili alla nostra.

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Dario Colombo

Dario Colombo, laureato in Scienze della Comunicazione e Sociologia presso l’Università degli Studi di Milano, è caporedattore della casa editrice Este. Giornalista professionista, ha maturato esperienze lavorative all’ufficio centrale del quotidiano online Lettera43.it dove si è occupato di Economia e Politica, e nell’ufficio stampa del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane.