Si è tenuta a Milano la user conference di Dassault Systèmes.I clienti non vogliono prodotti, ma vivere una relazione emotivaIl design sta assumendo sempre più un ruolo da protagonista, essendo già diventato un punto di riferimento di molte discipline: oggi, infatti, ha il compito di rendere ‘visibile l’invisibile’. Che tradotto, significa che tutti i prodotti, fin dalla loro immaginazione, devono essere ideati valutandone l’uso effettivo da parte delle persone. Ecco allora che il compito dei designer è realizzare l’evoluzione che li conduca dal design thinking all’experience thinking.
È stato questo uno dei messaggi lanciati da Dassault Systèmes in occasione dell’evento Design in the age of experience, la tradizionale user conference mondiale che nel 2016 è stata ospitata da Milano. I manager dell’azienda francese, attraverso la piattaforma 3DExperience che si conferma l’acceleratore d’innovazione, hanno indicato il futuro del design e dell’engineering attraverso l’utilizzo di esperienze 3D.
“I clienti desiderano esperienze”, ha fatto notare Gian Paolo Bassi, CEO di Dassault Systèmes SolidWorks, ribadendo come sia necessario instaurare un collegamento emotivo tra il prodotto e l’utente. “Noi forniamo gli strumenti che consegnano ai designer esperienze autentiche, dietro alle quali si trovano eccellenza ingegneristica e una visione molto più ampia del semplice concetto di design”.
Serve l’innovazione aperta
“L’innovazione deve essere aperta, perché le aziende che si chiudono in sé sono destinate a fallire”, ha spiegato Bernard Charlès, Presidente e CEO di Dassault Systèmes, ribadendo come le grandi trasformazioni in atto nell’industria e nel mondo del design degli ultimi anni hanno subito una forte accelerazione. Di contro, però, ladigital transformation e il web offrono grandi potenzialità per realizzare cose straordinarie. “Siamo davanti a una grande opportunità”, ha continuato il numero uno dell’azienda francese, “e le organizzazioni stanno cercando di capire come fronteggiare la situazione e di conseguenza come modificare il proprio modello di business”.
Collaborazione tra professionisti
Il cambiamento, dunque, è necessario per affrontare quei ‘megatrend’ della nostra epoca indicati da Philippe Laufer, CEO di Dassault Systèmes Catia, che stanno trasformando radicalmente il nostro modo di vivere: il cambiamento climatico, la scarsità di risorse, l’economia globale e la connettività social. Ma questi trend stanno anche aprendo nuove opportunità per il business e Dassault Systèmes si candida per “fornire le soluzioni per affrontarli, creando una visione approfondita del futuro”. In che modo? “Interagendo con il mondo dell’industria e i nostri clienti”, ha spiegato Laufer, “possiamo avere un impatto fortissimosul domani, guidando l’innovazione nel mondo”.
La piattaforma 3DExperience, infatti, è in grado, comprendendo una vasta gamma di industry solution, di aiutare gli utenti a produrre le esperienze migliori per i propri clienti, sfruttando tecnologie cloud, mobility, social e big data, abbattendo le barriere tra competenze e funzioni aziendali e permettendo una vera collaborazione tra le professionalità.
Diffondere la conoscenza
S’immagini il caso delle aziende automobilistiche. L’industry delle quattro ruote deve guardare al futuro della mobilità e dei trasporti, immaginandone il suo sviluppo: ecco allora che progettazione e ingegnerizzazione devono tenere conto delle ripercussioni emotive dei clienti, supportando la collaborazione tra le diverse sensibilità coinvolte.
“Le sfide sono ancora molte”, ha puntualizzato Charlès: “Noi vogliamo essere sempre un passo avanti a tutti anticipando le richieste, anche se ci sono molte aziende che devono ancora muovere i primi passi verso la digitalizzazione dei processi e dei prototipi di prodotto”. Il ruolo (e la sfida) di Dassault Systèmes? Per il suo Presidente e CEO è “far comprendere a tutti il ventaglio enorme delle possibilità che si sono aperte che le imprese devono saper cogliere”. www.3ds.com/it