Progettare i prodotti del futuro
Metodi, approcci e strumenti per competere
Nell’attuale contesto competitivo è diventato quanto mai vitale per le imprese riuscire a realizzare prodotti innovativi, di qualità, a basso costo, prima e meglio dei competitor. In questa – spesso affannosa – ricerca, i team di progettazione si trovano a dover gestire processi di sviluppo complessi, coniugando efficacia, efficienza e velocità, assicurando la cooperazione tra i numerosi attori coinvolti nella generazione di innovazione. In questo scenario, le tecnologie ICT stanno giocando un ruolo fondamentale, dimostrandosi sia fattori abilitanti (supportando una maggior comunicazione), che fattori spingenti (esigendo una maggior informatizzazione). Negli ultimi 10 anni si sono succedute una serie di radicali evoluzioni nei sistemi ICT normalmente adoperati lungo il processo di Sviluppo Nuovo Prodotto, mettendo a disposizione delle aziende potenti strumenti in grado di fornire interessanti risposte alle domande dettate dai mercati mondiali.
Da meri strumenti di disegno, i sistemi CAD (Computer Aided Design) sono divenuti complessi sistemi tecnologici, con cui progettare e prototipare in ambiente virtuali soluzioni sempre più complesse, con meno errori, in minor tempo e ad un minor costo. La virtualizzazione 3D ha dato una pesante scossa agli uffici tecnici, introducendo nuove forme di progettazione e abilitando efficienti modalità collaborative, anche tra sedi distribuite agli antipodi della casa madre e con attori esterni in grado di contribuire con le proprie esclusive competenze da
qualsiasi parte del globo. I moderni CAD sono spesso scelti come strumenti intrinsecamente in grado di aumentare l’efficienza e l’efficacia della progettazione, sia perché in grado di ridurre i tempi, sia perché in grado di aumentare la qualità stessa della progettazione (es. attraverso una migliore visualizzazione dell’assieme, la gestione più accurata delle versioni/revisioni e la generazione più rapida dei cicli di progettazione).
L’evoluzione ICT, oltre a fornire mezzi di progettazione più potenti e veloci, è sempre più un’evoluzione di integrazione. Il mercato ha dato ormai un nome a questo trend, coniando l’acronimo di PLM (Product Lifecycle Management), con cui si descrive l’integrazione delle diverse applicazioni ICT che generano ed utilizzano dati di prodotto: dai sistemi CAx di progettazione, ai software a supporto dell’organizzazione del lavoro dei progettisti (sinteticamente conosciuti come PDM, Product Data Management), ai sistemi di gestione documentale, fino anche ai sistemi di collaborative networking (es. chat e videoconference).
Come l’esperienza pratica insegna, i sistemi PLM sono adottati con lo specifico obiettivo di “mettere ordine” nei dati di prodotto e di gestire la comunicazione tra diversi attori. In numerosi casi, un sistema di questo genere consente di aumentare la comunicazione tra l’ufficio tecnico e le altre funzioni aziendali, o anche con attori esterni (es. fornitori di componenti), mentre in altre esperienze diviene uno strumento per realizzare una più approfondita e dettagliata analisi dei costi del ciclo di vita di un prodotto, divenendo uno strumento strategicamente rilevante per la sicurezza dei dati core dell’impresa.
Il manuale Progettare il prodotto del futuro: metodi, strumenti e tecniche per competere vuole offrire un momento di riflessione su tali tematiche. Il manuale mira a fornire delle risposte a domande del tipo: Come rendere il processo di progettazione più veloce? Quali sono gli strumenti e le tecniche che possono aiutare le aziende a ridurre il Time‐To‐Market? Quale è il ruolo dei moderni sistemi ICT PLM nella gestione della conoscenza in progettazione? Quali sono i reali benefici di questi sistemi? Quali le criticità tipiche?
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Il Curatore del Manuale è Sergio Terzi Professore Aggiunto, Ph.D., Università degli Studi di Bergamo, Dipartimento di Ingegneria Industriale ‐ Department of Industrial Engineering Centro di Ricerca CELS.
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