Il Product Lifecycle Management (PLM), come spiega Sergio Terzi, Docente del Politecnico di Milano, tra i massimi esperti di sistemi PLM, è “un modello aziendale olistico, basato su soluzioni informative a supporto della creazione collaborativa, della gestione, della diffusione e dell’uso di tutta la conoscenza di prodotto”, per la gestione dei dati e delle informazioni che rischiano di essere disperse durante il compimento del ciclo di vita del prodotto. Quindi, software e tecnologie, ma il PLM è anche un nuovo modo di produrre.
Di PLM si parla (e, spesso, si discute) da anni, ma con l’avvento di Industria 4.0 e della cosiddetta ‘servitizzazione’, ossia il passaggio dal creare solo i prodotti alla fornitura al cliente di prodotti e servizi, adottare il modello PLM diventa una necessità anche per le PMI, chiamate anch’esse a gestire in modo intelligente i dati e a ‘seguire’ i prodotti anche fuori dalle fabbriche.
Terzi ritiene che non ci sia ancora molta conoscenza di questo approccio. Ecco perché sul numero di Gennaio/Febbraio 2018 di Sistemi&Impresa abbiamo chiesto ad aziende ‘lifecycle oriented’ di raccontarci perché hanno deciso di adottare sistemi PLM e, soprattutto, quali vantaggi questa scelta ha portato al loro business.
Una voce autorevole sul tema è quella di Raimund Schlotmann, Amministratore Delegato di PROCAD GmbH & Co. KG, secondo il quale il PLM è uno dei presupposti della digitalizzazione dell’industria manifatturiera perché il presupposto di questo approccio alla produzione è la gestione dei dati, come ha spiegato alla rivista tedesca Vogel Business Media.
Il PLM per la gestione dei dati
La presenza di software nei prodotti per la manutenzione predittiva, per esempio, sta aumentando in maniera esponenziale la mole di dati che le aziende si trovano a dover gestire. Spesso però, come ricorda Schlotmann, documenti come i rapporti di assistenza, non sono ancora integrati nella gestione dei dati di prodotto: “Ciò significa che ci sono informazioni scollegate e indipendenti tra loro e che non vi è un Product Data Backbone sistematico, cioè una base di informazioni in cui confluiscono e vengono associati tutti i dati di prodotto e i documenti in formato digitale, perché i documenti negli armadi e su carta o i file su personal computer non possono essere mai parte di un processo completamente digitalizzato”.
Ecco perché l’integrazione tra ERP e PLM svolge un ruolo fondamentale nella digitalizzazione: “Dati anagrafici, articoli, distinte base o documenti CAD devono essere sincronizzati automaticamente tra i due sistemi in entrambe le direzioni, perché l’obiettivo più importante è la digitalizzazione dei flussi di lavoro. La gestione sistematica dei dati di prodotto fa sì che le informazioni vengano reperite più velocemente e che scompaia l’acquisizione ripetuta di dati. Si evitano così banche dati obsolete o non aggiornate e quindi errori nella fabbricazione o inconvenienti nelle procedure di lavoro”, ha sottolineato l’AD di PROCAD.
Il caso 2G Energy
2G Energy AG, produttore leader a livello internazionale di impianti di cogenerazione per la fornitura decentralizzata di energia e calore, è un esempio concreto di azienda che ha scelto di integrare l’ERP con il PLM, nello specifico il PLM di PRO.FILE: “Tra le priorità di 2G Energy c’era, innanzitutto, la gestione del catalogo di pezzi di ricambio perché oggi non è più sufficiente che il tecnico addetto alla manutenzione installi un pezzo di ricambio facendosi firmare una ricevuta di assistenza dal cliente prima di ripartire. Per fornire un servizio efficace e di qualità, l’intera procedura e tutta la relativa documentazione devono essere gestite e documentate in modo digitale. Grazie al supporto dei prodotti PRO.FILE siamo stati in grado di integrare CAD, PDM e ERP, in questo modo un tecnico della manutenzione di quest’azienda sa perfettamente, quando si occupa di una comunicazione di guasto, con quale impianto ha a che fare perché ha accesso a tutti i documenti relativi all’impianto. In questo modo, è in grado di andare subito dal cliente con il pezzo di ricambio giusto, riducendo i costi e fornendo una migliore assistenza”.
PROCAD mette a disposizione dei clienti la lunga esperienza nell’ambito PLM: “Uno dei punti di forza delle nostre soluzioni sta nel fatto che i clienti sono in grado di adattare da soli i propri sistemi grazie alla configurazione a opera del cliente stesso che evita costose spese di programmazione. E quando si tratta di digitalizzazione e di Industria 4.0, è proprio quello che ci vuole: flessibilità e anche capacità di adattarsi continuamente alle nuove realtà”.