Manifattura, il Covid si supererà solo nel 2028
Fino al 2028 la Manifattura, in particolare i settori Elettrotecnica ed Elettronica, cresce a due velocità: accelera nel biennio 2025-26 e si assesta nel biennio 2027-28. Grazie a questa crescita, si deve attendere il 2028 perché il fatturato del settore raggiunga livelli più elevati rispetto al pre pandemia: l’Elettrotecnica è superiore rispetto al 2019 del 28%, l’Elettronica del 20% e la Manifattura del 10% (Fonte dati Asi-Intesa San Paolo di maggio 2024).
“Nei dati emerge la crescita annua più che doppia del settore automazione rispetto alla media del manifatturiero italiano. Questo conferma la vivacità del nostro settore”, ha commentato Marco Vecchio, Segretario di Anie Automazione, associazione che riunisce le aziende dell’ambito dell’automazione di fabbrica, di processo e delle Reti, durante la conferenza stampa di luglio di Sps Norimberga, fiera dell’automazione intelligente e digitale, in programma dal 12 al 14 novembre 2024 a Norimberga. L’occasione è stata anche utile per approfondire Formnext, la fiera di Francoforte sulla produzione additiva che si svolge dal 19 a 22 novembre 2024.
La crescita dell’Automazione è dovuta, in particolare, alle esportazioni: “La previsione di crescita delle esportazioni vede una variazione percentuale, a prezzi costanti, per l’Elettrotecnica del 48,7%, seguita dall’Elettronica del 39,6% e della Manifattura del 25%”, ha spiegato Vecchio. Se si guarda alla variazione media annua 2024-2028 la percentuale si mantiene in proporzione: +2,7% per la Manifattura, + 4,6% per Elettrotecnica e +2% per Elettronica.
L’Automazione rallenta nel 2024
Nonostante i numeri prevedono per l’Automazione un andamento positivo per i prossimi anni – il 2023 ha chiuso con un fatturato Italia di 8 miliardi di euro e ha registrato una crescita del 14% rispetto all’anno precedente – nel 2024 Anie Automazione prevede per il settore un lieve rallentamento, dovuto a fattori economici e geopolitici.
Nonostante il contenimento della crescita, l’Italia, soprattutto per le aree del Nord Ovest e del Nord Est, continua a rivestire un ruolo chiave per i settori di destinazione come la Meccanica e l’Alimentare. A garantire la crescita, nonostante il contenimento, sono gli investimenti in digitalizzazione, in particolare nell’Intelligenza Artificiale (AI) e in altre tecnologie abilitanti. “Il potenziale di crescita futura è alto, soprattutto grazie alla digitalizzazione e alla transizione energetica che si prospetta davanti ai nostri occhi”, ha spiegato Vecchio.
Il tasso di potenziale si presenta elevato perché, secondo l’elaborazione di Intesa San Paolo su dati Eurostat 2023, in Europa il 74,8% delle imprese con almeno 10 addetti presenta un livello di intensità digitale basso o molto basso. In Italia la situazione è ancora più accentuata, perché è il 77,7% a presentare un livello di digitalizzazione minimo. “L’Unione europea e i Paesi come l’Italia mostrano come servono ancora molti sforzi per arrivare a un livello elevato di intensità digitale. È fondamentale per le aziende comprendere che le tecnologie, come la robotica, l’AI e il cloud, offrono ampi spazi di sviluppo”, ha concluso Vecchio.
Alessia Stucchi è giornalista pubblicista. Laureata in Lettere Moderne in triennale e in Sviluppo Economico e Relazioni Internazionali in magistrale. Nel 2023 ha vinto il premio America Giovani della Fondazione Italia Usa che le ha permesso di conseguire il master Leadership per le relazioni internazionali e il made in Italy. Nel tempo libero si dedica alle camminate, alla lettura e alle serie tivù in costume.
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