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La Manifattura e l’era dell’Everything-as-a-Service 

Xaas

Recentemente, si è assistito a una trasformazione nella value proposition delle aziende, attraverso il passaggio da un’offerta focalizzata prevalentemente sul prodotto allo sviluppo di specifiche soluzioni di prodotto-servizio (Product-service system, Pss), volte a incrementare il valore nella proposta per il cliente. Tale trasformazione, che prende il nome di servitizzazione, nasce dalla necessità di creare un vantaggio competitivo durevole nel tempo e difficilmente imitabile, di generare flussi di ricavi stabili e costanti e di soddisfare meglio i bisogni del cliente, migliorandone di conseguenza il rapporto. In particolare, la servitizzazione si è diffusa nel settore manifatturiero, dove i servizi, considerati in passato come un male necessario, sono oggi la chiave per differenziare l’offerta e generare ricavi anticiclici in un settore considerato ormai maturo. 

Tra i vari modelli di business servitizzati si colloca anche il paradigma dell’as-a-service (aaS). Tale terminologia nasce nel mondo dell’Information technology – in particolare, nel contesto del Cloud computing – per indicare quei modelli di business dove i prodotti-servizi sono resi disponibili on demand dalla presenza di tecnologie digitali. 

Già in passato, però, si possono trovare esempi di offerta aaS. Nel 1959, per esempio, l’azienda Xerox proponeva le proprie stampanti tramite contratti in cui il cliente pagava in base al numero di stampe effettivamente prodotte. È invece un caso di studio ben noto l’offerta di Rolls Royce “power-by-the-hour”, che prevedeva un servizio completo di manutenzione e sostituzione delle parti di ricambio sulla base di un costo fisso per ora e per ciclo di volo. Negli anni, il termine è stato utilizzato in diverse categorie, dall’Information technology, settore di nascita, all’ambito dei servizi, e per questo motivo ha assunto il nome di Everything-as-a-Service (XaaS). In tutti questi concetti, però, permane la logica iniziale legata al passaggio a un’offerta integrata prodotto-servizio e al fatto che il fornitore si assume tutti quei rischi storicamente sostenuti dal cliente, come quelli finanziario, operativo e comportamentale, ovvero di un utilizzo scorretto del prodotto da parte del cliente.

Il concetto di aaS si collega poi alla tipologia di incasso dei ricavi (revenue model). Infatti, nell’ambito XaaS si possono distinguere due principali categorie: i modelli basati sulla sottoscrizione, dove il cliente paga una somma pattuita con una certa periodicità (per esempio, il leasing e il noleggio), e i modelli pay-per-x, che prevedono il pagamento sulla base dell’effettivo utilizzo del bene (pay-per-use), della performance garantita dall’utilizzo del bene (pay-per-performance) e dall’output effettivamente ottenuto (pay-per-outcome). 

L’importanza del modello XaaS in ambito manifatturiero

In ambito manifatturiero, il modello dell’aaS assume una particolare importanza, alimentato dalla diffusione della digitalizzazione e dall’espandersi del concetto di Industria 4.0. La tecnologia, infatti, rappresenta un fattore abilitante del paradigma XaaS, permettendo la raccolta dei dati fondamentali per attuare, per esempio, un’offerta pay-per-X e per mettere in campo azioni di manutenzione predittiva. Nell’Equipment-as-a-Service, declinazione del modello aaS nel contesto manifatturiero, infatti, il provider si fa carico del corretto funzionamento del prodotto, fornendo inoltre al cliente tutti quei servizi accessori, tra i quali la manutenzione, che possono permettere al cliente di concentrarsi sul proprio core business, con la certezza dei risultati dal punto di vista operativo e del costo necessario. 

Adottare un modello XaaS porta molti vantaggi, la maggior parte dei quali si collegano al concetto di servitizzazione. Dal lato delle aziende, tale modello permette di ottenere ricavi certi e ricorrenti, creando delle solide basi per una maggiore possibilità di innovare e di differenziare ulteriormente la propria offerta da quella dei principali competitor. Inoltre, si assiste a un miglioramento nella relazione con il cliente, che può essere ulteriormente sviluppata e consolidata nel corso della durata del contratto e che può rappresentare un’ottima opportunità per coinvolgere il cliente nella definizione e nella creazione dell’offerta stessa, individuandone gli effettivi bisogni e garantendo una migliore risposta. 

Dal punto di vista del cliente, invece, oltre ai vantaggi già indicati in precedenza, si segnala una riduzione dell’investimento iniziale, con un conseguente vantaggio a livello di Costo totale di possesso (Total cost of ownership, Tco). 

Anche nell’ambito della sostenibilità, il paradigma XaaS può contribuire ad aumentare l’impatto positivo sull’ambiente. Infatti, tale modello si colloca nell’ottica dell’Economia circolare, stimolando le operazioni di recupero del fine vita, come il remanufacturing, il riciclo e il riutilizzo del prodotto. Il cliente che paga sulla base della funzionalità del prodotto sarà infatti più propenso ad accettare un bene ricondizionato, mentre la possibilità di noleggiare a breve termine permette il riutilizzo dello stesso prodotto presso più clienti. Il mantenimento della proprietà del bene nelle mani del provider stimola poi un comportamento aziendale volto a migliorare il design del bene stesso e l’utilizzo di materiali più resistenti, al fine di prolungare la durata della vita utile del prodotto e di mettere in campo tutte quelle azioni di manutenzione per garantirne il corretto funzionamento il più a lungo possibile. Queste pratiche alimentano, quindi, una migliore gestione delle risorse, contribuendo a ridurre le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera. 

L’articolo integrale è pubblicato sul numero di Maggio 2024 di Sistemi&Impresa.
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