Le industrie del Nord Est a FabbricaFuturo Treviso
Sessione Digitalizzazione e Innovazione Tecnologica
Dopo il pranzo di networking nello splendido giardino della villa trevigiana, il pubblico si è diviso per seguire, in base ai diversi interessi di settore, le tre sessioni parallele del pomeriggio di FabbricaFuturo. Durante la sessione della Digitalizzazione, moderata dal capo redattore di Sistemi&Impresa Dario Colombo, è intervenuto Enrico Barbato, Senior consultant di Considi, l’efficienza operativa è il tassello progettuale di partenza, senza il quale non ha ragione di esistere alcun progetto di trasformazione per condividere l’esperienza del loro cliente Bianchi biciclette – storico marchio del Made in Italy – dimostrando come rivoluzionare il proprio modello produttivo secondo i paradigmi dell’Industria 5.0 possa giovare alla produzione. Gian Antonio Susto, professore associato di Automatica all’università di Padova, tramite esempi concreti di case study reali, ha presentato alcune delle applicazioni di AI nel mondo del manufacturing e dell’Industrial Internet of Things. Con Domenico Ieno, Business consultant Siav, si è parlato di digitalizzazione a 360 gradi della catena di approvvigionamento e distribuzione che consente di migliorare l’efficienza operativa, ridurre i costi e garantire la conformità normativa in un contesto sia nazionale che internazionale. Daniele Ambrosone, Business unit manager e Massimo Trifirò, Business unit manager di Hermes Reply, criticano l’idea di azienda vista come una sequenza di silos scollegati in favore di una visione digitale integrata e ricorsiva di tutto il ciclo di vita del prodotto, tradotta con il termine Digital Thread (Filo Digitale). La trasformazione dell’azienda passa per il management, motivo per cui Emanuela De Chiara, change management & business model di H.T. Technology, mette il change management al centro del successo dei progetti di trasformazione digitale.Ma qual’è, quindi, lo scopo ultimo di un progetto di digitalizzazione? Nel caso studio portato da Alessandro Catazzo, lean project manager di Finstral, ha spiegato come fornire informazioni in tempo reale ai collaboratori del reparto produttivo permetta loro maggiore autonomia e valorizzi oltre alla ‘manodopera’ anche la ‘mentedopera’Sessione Formazione e reclutamento del personale
Se l’industria deve inserire l’uomo al centro come teorizza l’industria 5.0, serve allora sviluppare una strategia coerente e approfondita sulle Risorse Umane. Le aziende del Nord Est in questo sono una testimonianza dell’impegno, perché nella sessione Formazione e Reclutamento del Personale, Giovanni Cavattoni, HR Director di Arper, azienda di fabbricazione di mobili, ha portato il percorso evolutivo di completa riorganizzazione attraverso il progetto “Ten jobs in five years”. Grazie a questo percorso, Arper si indirizzerà ai giovani per renderli coprotagonisti della progettazione organizzativa avendo come obiettivo finale la strutturazione della leadership diffusa. Parlando di giovani e di come poterli attrarre, Marika Macchina, HR manager di Antonio Carraro, azienda di produzione di trattori agricoli, ha portato il progetto di una Academy interna: di fronte alla difficoltà di reperire personale, nel 2023 l’azienda ha costituito un progetto di formazione della durata di 3 settimane. L’esperimento si è rivelato un successo, perché su 13 partecipanti otto sono stati assunti. Importante è stato inoltre l’intervento di Spanevello, Direttore di Its Academy Meccatronico Veneto su come concretizzare l’inserimento di giovani con l’apprendistato di terzo livello di alta formazione e ricerca, uno strumento spesso trascurato dalle aziende, ma in realtà molto efficace. Una volta assunti serve però attuare una strategia di valorizzazione che passa attraverso comunicazione, come riporta Valentina Ghirardi, Group Internal Communication Coordinator di Nice Group, multinazionale attiva nelle smart solution e building automation, nelle attraverso la condivisione delle informazioni e dei progetti si può costruire una cultura valoriale condivisa.Sessione Sostenibilità e Energy Management
Durante la sessione Sostenibilità e Energy Management, con Stefano Dal Monte, board member e commercial director di Mixa, si è parlato del processo di transizione digitale ed energetica delle imprese, sempre più spinte ad adottare metodi di misurazione e controllo dei propri consumi nonché investire per ammodernare impianti, linee produttive e attrezzature d’uso al passo con le tecnologie emergenti. Antonella Belfatto, digital solution advisor di Made Competence Center ha condiviso come le tecnologie possano diventare abilitanti verso un’idea di fabbrica sostenibile mentre Andrea Mulloni, head of Sustainability di Arper ha calato a terrà il concetto di responsabilità d’impresa definendo i contorni, sempre più sbiaditi, e spaziando dall’identificazione chiara del proprio impatto ambientale e sociale allo sviluppo di modelli di business alternativi. Per Primo Barzoni, presidente e amministratore delegato di Palm, la sostenibilità si basa su un progetto di design sistemico volto alla valorizzazione di una filiera tracciata e certificata per portare l’azienda ad essere un partner ESG in grado di promuovere azioni trasformative mentre per Marta Gemin, sustainabilty coordinator di Nice l’efficacia del percorso di trasformazione ESG passa inevitabilmente dal coinvolgimento dei propri stakeholder, mettendo al centro, ancora una volta, le persone. Oltre alle aziende di produzione, hanno contribuito a narrare l’evoluzione del settore manifatturiero anche i partner di FabbricaFuturo, attori fondamentali per guidare l’innovazione in questo momento storico senza precedenti. Tra questi, troviamo la società di consulenza Considi, l’hub per realizzare attività di orientamento, formazione e finalizzazione di progetti tecnologici Made Competente Center, l’impresa specializzata nella gestione elettronica di documenti Siav, Hermes Reply del gruppo Reply per la soluzione di progetti tecnologici, il produttore del sistema di gestione del magazzino digitale Smiro System (Edelco), e il marchio delle fiere sull’automazione e il digitale per l’industria, Sps Italia.Lucrezia Vardanega è giornalista pubblicista con esperienza nel mondo della comunicazione digitale. Ha iniziato il suo percorso giornalistico subito dopo la laurea, cominciando a collaborare con vari magazine online e addentrandosi sempre più nelle varie sfaccettature di questo mestiere sempre in divenire. Con uno sguardo attento e curioso sul mondo che la circonda, resta sempre con la mente aperta per rimanere aggiornata e accrescere le sue competenze. Per ESTE collabora su più fronti, sia online sia offline, con una particolare sensibilità verso i nuovi bisogni di un mercato del lavoro in equilibrio tra antiche tradizioni e moderne tecnologie. Nel tempo libero ama leggere, fare trekking sulle Dolomiti, visitare mostre d’arte e camminare a naso all’insù per la sua amata città d’origine, Venezia.
digitalizzazione, manifattura, Risorse umane e Organizzazione, sostenibilità, Triveneto