L’analisi delle prestazioni logistiche in una Supply Chain – parte 1
Nel corso degli anni si è affermata una maggiore consapevolezza da parte delle imprese industriali della crescente importanza del ruolo della logistica nelle strategie e nell’operatività aziendale. La logistica, tradizionalmente relegata alla mera esecuzione di attività di trasporto e stoccaggio, rappresenta in realtà un tassello di un sistema più complesso di processi decisionali che travalicano le singole mura aziendali per coinvolgere tutti gli attori di una Supply Chain che concorrono alla produzione, distribuzione e vendita di un prodotto o di un servizio.
A cura di:
Elena Legnani, CELS/Centro di Ricerca sulla Logistica e sui Servizi Post-vendita – Università degli Studi di Bergamo.
Sergio Cavalieri, CELS/Centro di Ricerca sulla Logistica e sui Servizi Post-vendita – Università degli Studi di Bergamo.
I sistemi di misura delle prestazioni
Una visione organica di una Supply Chain, seppur ampiamente condivisibile sul piano teorico, è piuttosto difficile da attuare a causa delle sue dinamiche evolutive e dei diversi obiettivi, spesso tra loro conflittuali, degli attori operanti al suo interno. È fondamentale, quindi, costruire delle solide fondamenta, attraverso l’esplicitazione di specifiche modalità di integrazione, improntate a un rapporto di partnership di lungo periodo, e l’istituzione di adeguati sistemi di coordinamento.
La conoscenza dei principi che regolano la gestione dei processi e dei meccanismi di misurazione delle prestazioni operative delle attività aziendali è oggi ampiamente riconosciuta come una delle chiavi del successo. L’impostazione di un sistema di misura delle prestazioni che consuntiva i reali benefici che un’azienda può conseguire rappresenta una significativa leva competitiva: disporre di un adeguato set di indicatori, infatti, da un lato consente di aprire una finestra sull’andamento avuto nel passato e sui risultati derivanti dal modo corrente di gestire le attività e dall’altro può essere strumentale alla definizione di target di miglioramento futuri. Tuttavia, ciò che risulta importante non è solo identificare l’insieme di indicatori più adatto ma definire un idoneo sistema di misura delle prestazioni finalizzato a monitorare, mediante un’adeguata misura delle prestazioni, a condurre, attraverso la definizione di precisi obiettivi da conseguire, e a controllare, stabilendone e monitorandone le responsabilità, i singoli processi decisionali identificati all’interno di una realtà aziendale.
Ripercorrendo la genesi dei sistemi di misura delle prestazioni, si può notare che già a partire dal dopoguerra erano adottati dalle aziende: tuttavia la critica maggiore che veniva rivolta a tali sistemi e alle varie tecniche sottostanti, risiedeva nel fatto di essere troppo focalizzati su aspetti di natura contabile-finanziaria interni a un’impresa (con enfasi sui fattori di efficienza) e con un’ottica più incentrata sulle prestazioni delle singole funzioni aziendali. Nel panorama competitivo odierno sistemi strutturati in questo modo offrirebbero una visione molto parziale dal momento che l’efficienza non è più l’unico aspetto interessante da valutare: diventa opportuno misurare anche aspetti come la qualità, il livello di servizio, l’affidabilità e la flessibilità di una fornitura.
Secondo la letteratura manageriale, un sistema di misura delle prestazioni completo e ben articolato dovrebbe essere strutturato in modo da risultare:
- Bilanciato – ovvero deve includere un insieme di indicatori di natura finanziaria e non finanziaria, con una prospettiva sia esterna che interna all’azienda, che permettano di quantificare cosa è stato effettivamente raggiunto e aiutare nel predire assetti futuri.
- Multilivello – dato che il processo decisionale all’interno di un’azienda non è monolitico, è fondamentale che anche un sistema di misura sia articolato in diversi livelli decisionali, strategico, tattico ed operativo.
- Integrato – il disegno di un sistema di misura delle prestazioni deve essere progettato in modo congiunto con la definizione del modello strategico di business, e mantenere una coerenza tra il disegno della parte strategica e il livello decisionale tattico ed esecutivo.
- Sintetico – al fine di evitare una pletora di metriche difficile da gestire e complesse da misurare è importante disporre di un sistema semplice e schematico.
- Di impatto – la misurazione deve essere concepita come parte integrante delle attività di pianificazione e controllo di un’azienda, pertanto, è importante decidere cosa misurare, come misurare e quali target assumere.
- Evoluzione verso sistemi di misura non solo finanziari. Modelli specifici che integrano aspetti finanziari con aspetti non finanziari per valutare l’azienda sotto diversi punti di vista quali costi, affidabilità, grado di innovazione, rispetto delle esigenze del cliente.
- Evoluzione verso sistemi di misura integranti obiettivi strategici con obiettivi operativi. Modelli che includono indicatori con orizzonti temporali diversi, comprendendo sia quelli di natura tattico-operativa che quelli di natura strategica, per creare una struttura completa che integra in sé diverse dimensioni.
- Evoluzione verso sistemi di misura orientati alla Supply Chain. La tendenza è di passare da sistemi di misura orientati a una prospettiva di integrazione intra-aziendale, finalizzati pertanto a rompere le barriere organizzative interne dovute a un’articolazione in segmenti funzionali, verso sistemi strutturati per supportare le decisioni all’interno di una Supply Chain, comprendente più realtà aziendali tra loro indipendenti.
- La prospettiva del cliente, diretta all’individuazione dei fattori critici di successo valorizzati dai clienti e delle iniziative da condurre ai vari livelli decisionali per conseguire delle prestazioni di eccellenza.
- La prospettiva dei processi interni, indirizzata alla necessità di orientare i propri processi al fine di valorizzarne al meglio il loro contributo nel soddisfacimento delle specifiche esigenze manifestate dal mercato.
- La prospettiva finanziaria, volta monitorare quanto gli azionisti e gli altri principali stakeholder valutino i risultati economico-finanziari conseguiti dall’azienda.
- La prospettiva dell’innovazione e dell’apprendimento, strettamente connessa all’innovazione di processo e all’apprendimento, fattori che consentono una crescita globale dell’organizzazione, nonché ad uno sviluppo e consolidamento del patrimonio informativo aziendale.
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