La tecnologia è un valore solo se convive con la creatività
Da una ricerca condotta dall’Economist Intelligence Unit per conto di Ricoh emerge come i manager del Manufacturing siano ottimisti in relazione all’evoluzione tecnologica e all’interazione uomo-macchina. Vi sono però diversi aspetti da considerare e questa interazione porterà valore solo se le persone useranno la propria creatività nella gestione dei processi.
Negli ultimi decenni la tecnologia ha portato a molti cambiamenti nel Settore Manifatturiero, trasformando il modo in cui le persone interagiscono con macchine e sistemi. La capacità delle aziende e dei dipendenti di gestire i cambiamenti tecnologici è messa alla prova dal momento che il settore sta attraversando quella che molti chiamano la ‘terza rivoluzione industriale’, caratterizzata da evoluzioni in ambiti quali i materiali ingegnerizzati, la stampa 3D e la robotica. Tra le altre tecnologie che saranno sempre più utilizzate nel Manufacturing vi sono le soluzioni per la collaborazione a distanza e per l’analisi dei sempre maggiori volumi di dati provenienti da clienti, fornitori e partner. Anche l’utilizzo dei social media cambia lo scenario per quanto riguarda l’interazione con i clienti e le attività di marketing. L’evoluzione tecnologica si traduce in economie di scala e in una maggiore efficienza e flessibilità nella produzione, ma pone anche numerose sfide.
Come cambia il ruolo dell’immaginazione umana?
I manager di questo settore coinvolti in una ricerca condotta dall’Economist Intelligence Unit per conto di Ricoh[1] affermano che il ruolo dell’intuizione e dell’immaginazione umana rischia di essere messo in secondo piano dalla tecnologia non solo nei reparti maggiormente automatizzati (come quello produttivo e del controllo qualità), ma anche nella Ricerca e Sviluppo e nella gestione delle relazioni con i clienti, aree in cui invece questo ruolo dovrebbe essere preponderante.
La maggior parte dei manager (85%) è comunque ottimista in relazione alla tecnologia che, secondo il campione d’indagine, ha un effetto positivo sull’intuito e l’immaginazione umana e sulla produttività del business. Il 57% dei manager del Manufacturing ha sottolineato che la tecnologia ha il potenziale di aumentare la creatività delle persone favorendo la nascita di idee nell’ambito ad esempio dello sviluppo di nuovi prodotti/servizi e nel miglioramento dei processi di business.
Gli intervistati sottolineano che l’interazione porterà valore solo se le persone utilizzeranno la propria creatività per gestire i processi. La quasi totalità dei manager intervistati ha indicato “l’implementazione di processi intuitivi” come la questione più complessa nell’ambito dell’interrelazione uomo-macchina. Secondo Ricoh le aziende che vinceranno questa sfida potranno creare un futuro nel quale la tecnologia arricchisca le capacità dell’essere umano piuttosto che competere con esse, rafforzando pertanto la creatività e lo spirito di innovazione dell’uomo.
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[1] “Uomini e Macchine: il ruolo delle persone nelle organizzazioni in cui la tecnologia gioca un ruolo fondamentale”, ricerca condotta dall’Economist Intelligence Unit per conto di Ricoh (dicembre 2012). Lo studio ha coinvolto 432 alti dirigenti a livello globale tra aziende ripartite tra Europa, Nord America e Asia-Pacifico. Tutti gli intervistati occupano un livello senior: il 50% appartiene alla C-class oppure fa parte del consiglio d’amministrazione. Le aziende coinvolte operano in oltre 20 settori differenti; oltre a quello Finanziario, tra i settori coinvolti vi sono: Istruzione, Settore Pubblico (inclusa la Sanità), Produttivo e Tecnologico.
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