La gestione dei sistemi energetici nel settore edilizio
Il ruolo del Fourth Party Energy Provider
A cura di:
Nicola Pedrali,
Stefano Ierace,
Sergio Cavalieri, Università degli Studi di Bergamo, CELS – Centro di Ricerca sulla Logistica ed i Servizi Post Vendita
Le recenti crisi energetiche, l’esaurimento delle risorse energetiche non rinnovabili e la tendenza alla progettazione ecocompatibile, hanno dato vita a molte attività che mirano all’utilizzo dell’energia in modo sostenibile. Nel settore edilizio, tali attività si sono materializzate sotto forma del ‘Building Energy Management System’, ovvero sistemi di monitoraggio che controllano tutte le attività che consumano energia in un edificio.
Il settore edilizio, che rappresenta circa l’11% del Prodotto Interno Lordo nell’Unione Europea e fornisce lavoro ad oltre 32 milioni di persone (occupazione diretta ed indiretta), si trova oggi ad affrontare un periodo in cui sono necessarie nuove soluzioni a causa delle forti restrizioni e regolamenti che influenzano le fonti energetiche rinnovabili, i consumi energetici, le emissioni dei gas serra e, più in generale, le condizioni di abitabilità degli edifici.
Attualmente le relazioni tra le diverse imprese in un progetto edilizio sono caratterizzate da una elevata frammentazione e non risultano quindi integrate tra di loro. Esistono molti singoli contratti che vengono realizzati, con la conseguenza di avere una responsabilità molto limitata per la singola impresa sul risultato complessivo conseguito. L’utilizzatore finale è invece alla ricerca di una soluzione globalmente definita per il raggiungimento dell’efficienza energetica, ma nell’attuale contesto trova solamente piccoli pezzi di un puzzle offerti da ogni singola azienda: nessuna azienda oggi è responsabile dell’intera catena del valore dell’edificio.
A tutto ciò si aggiunge che la maggior parte degli attori che fanno parte di questo settore non sono in possesso delle capacità manageriali per controllare completamente le dinamiche che descrivono i costi energetici, l’approvvigionamento energetico e la gestione dell’energia. Infatti, vi è un rischio evidente per loro di sostenere elevati costi finanziari oltre ad implicazioni di natura ambientale e sociale. I sistemi ed impianti utilizzati oggi nell’edilizia richiedono un forte know-how tecnico-economico, comprendendo anche il Demand Side Management (Dsm), l’approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili, tecnologie per il monitoraggio energetico, sistemi Hvac ( Heating, Ventilation, and Air Conditioning ) che la maggior parte dei progettisti, costruttori edili, architetti e proprietari di immobili non hanno. Un esempio evidente è dato dagli ‘zero-energy building’, ovvero edifici che sono contemporaneamente consumatori e produttori di energia. I proprietari degli edifici mostrano raramente interesse a diventare fornitori di energia in quanto tale ruolo non rientra nelle loro competenze.
A maggior ragione risulta ancora più difficile trovare, all’interno della stessa organizzazione, chi riesca ad avere molteplici competenze necessarie per prendere le decisioni più idonee da un punto di vista tecnico, organizzativo e gestionale (Figura 1) inerenti agli aspetti prima elencati:
• Demand Side Management (riduzione o spostamento dei consumi in base alle dinamiche del mercato).
• Gestione del portafoglio (processo di acquisto relativo al commercio dell’energia).
• Efficienza energetica.
Questa complessità viene ulteriormente messa in discussione dalla necessità di avere una prospettiva di gestione del ciclo di vita dell’edificio che si estende su una dimensione temporale più lunga: gli attori coinvolti potrebbero infatti cambiare lungo le diverse fasi del ciclo di vita (Figura 2).
Sarebbe inoltre necessaria una revisione periodica dell’offerta, delle competenze richieste nonché le relative infrastrutture. Tali considerazioni comportano il fatto di realizzare una approfondita collaborazione tra le parti acquirente-venditore non solo nella fase iniziale (ovvero nella compravendita) ma anche nelle successive fasi (utilizzo, manutenzione, dismissione, riciclo).
Malgrado il rilevante ruolo economico e sociale a livello europeo, il settore delle costruzioni è prevalentemente costituito da piccole o medie imprese o addirittura micro imprese caratterizzate da una miope visione del loro ruolo all’interno della catena del valore del costruito. Risulta quindi evidente che, in questo contesto, un cliente deve interagire con una moltitudine di fornitori e questo può comportare diverse difficoltà visto l’ambito fortemente frastagliato e complesso.
Un approccio collaborativo risulta necessario nel caso in cui il cliente è direttamente coinvolto nell’intera vita dell’edificio. Flussi di informazione e materiali relativi all’efficienza energetica dovranno essere condivisi tra i diversi attori che realizzeranno una collaborazione integrata al fine di ottenere non più un obiettivo individuale ma bensì un obiettivo comune. Se la progettazione viene correttamente valutata, anche il cliente può beneficiare dei guadagni ottenuti in termini di efficienza del sistema energetico. Questo concetto, ben chiaro ormai nell’industria manifatturiera, è ancora assente nel contesto edilizio. È quindi necessaria una nuova figura, orientata al cliente, che possa gestire il coordinamento di questi attori al fine di massimizzare il risultato per il cliente stesso: il Fourth Party Energy Provider (4Pep).
Il ruolo del Fourth Party Energy Provider
Il 4Pep (acronimo del termine inglese Fourth Party Energy Provider) rappresenta una figura che sintetizza le risorse, capacità e tecnologie, attualmente parcellizzate su più attori che operano all’interno della filiera dell’edilizia, al fine di:
- coinvolgere attivamente il cliente in tutte le fasi di vita dell’edificio;
- agire sulle leve che descrivono un impatto sui costi energetici (in termini di prezzo e quantità);
- selezionare le migliori tecnologie disponibili per ogni specifica situazione;
- selezionare e qualificare gli attori principali, in base alle loro competenze, assegnando loro un ruolo specifico nella catena del valore dell’edificio;
- avere la padronanza di tutte le dinamiche che influenzano il ciclo di vita dell’edificio;
- essere il principale responsabile nell’elaborazione, monitoraggio e realizzazione di contratti basati sull’efficienza energetica e relativi indicatori chiave di prestazione.
- una terminologia comune e standardizzata tra gli attori coinvolti;
- una rappresentazione formale dell’intera struttura organizzativa su cui si fonda il 4Pep;
- una definizione chiara sul rapporto tra i vari attori convolti nella gestione nel corso del ciclo di vita di un edificio (analizzando le prospettive finanziarie, organizzative, tecnologiche e gestionali).
- un gran numero di attori coinvolti che devono essere coordinati,
- elevata complessità per i processi che producono beni e servizi,
- elevata complessità del flusso di informazioni,
- elevato grado di competenze specifiche.
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