La formazione al servizio delle imprese
Il tema della formazione al tempo dell’Impresa 4.0 resta al centro del dibattito dello sviluppo dell’economia italiana e del settore manifatturiero. A ribadirlo è Gianfranco Dioguardi – Presidente onorario della Fondazione Dioguardi, Professore Ordinario di Economia e Organizzazione Aziendale presso il Politecnico di Bari e membro del Comitato Scientifico di Svilupo&Organizzazione – con un articolo pubblicato sul Corriere del Mezzogiorno di lunedì 9 ottobre 2017 in prima pagina dal titolo “Come mettere la formazione al servizio delle imprese“.
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Argomento, quello della formazione, che ESTE, come evidenzia Dioguardi, affronta da tempo e che resta in agenda anche nella tappa di Bari dell’evento Fabbrica Futuro che si svolge il 24 ottobre al Nicolaus Hotel Bari: qui accademici, imprenditori, manager e rappresentanti del mondo dell’offerta raccontano gli scenari futuri del mercato manifatturiero italiano e illustrano i casi di eccellenza, proponendo soluzioni concrete per accompagnare le imprese in un percorso di crescita e sviluppo.
Nella quarta rivoluzione industriale, però, il ruolo centrale è rappresentato dalla formazione, aspetto su cui anche il Governo ha deciso di investire sin dal Piano Nazionale Industria 4.0 del 2016 e anche nella sua variante Impresa 4.0 del 2017: il piano ha l’obiettivo di diffondere l’automatizzazione e l’interconnessione digitale della produzione industriale, ma per raggiungere l’obiettivo serve formare gli addetti che sempre di più si devono confrontare con la tecnologia. Ecco perché Dioguardi, anche riprendendo le tesi di altri personaggi coinvolti (come Lucrezia Reichlin o Federico Fubini), evidenzia come ci sia bisogno, oltre che di investimenti, soprattutto di un migliore sistema educativo, parlando di “educazione tecnologica-digitale dei quadri aziendali“.
Il problema, infatti, è che le imprese hanno bisogno di competenze che in Italia è difficile trovare: un aspetto che di recente l’Ocse ha sottolineato con una ricerca secondo la quale nel nostro Paese ci sono pochi laureati e sono pure mal preparati. E per questo ha lanciato un appello invitando l’Italia a “investire in competenze per rilanciare l’economia“.
Dioguardi spiega allora che “la partecipazione a convegni informativo-formativi diviene quindi un importante momento che interessa le professionalità già formate e operate nelle imprese, ma anche e soprattutto i giovani che devono prepararsi a governare le complesse e innovative forme di organizzazione aziendale”. Purtroppo, dice sempre Dioguardi, “in Italia la pratica convegnistica non è ancora molto diffusa in termini sistemici“: “Un’attenzione particolare merita il gruppo editoriale ESTE, che da tempo ha sperimentato con successo la promozione di un sistema di incontri nei vari settori operativi imprenditoriali […] chiamando a discutere manager e imprenditori di successo, accademici ed esperti settoriali, aziende di eccellenza portatrici di best way vincenti, per mettere a confronto idee, risultati e soluzioni per le imprese italiane da accompagnare nello sviluppo e nell’internazionalizzazione”.
Prosegue Dioguardi: “Il sistema formativo così confezionato – definito ‘Fabbrica Futuro‘ – è stato pensato come processo intinerante su città ritenute, dal punto di vista imprenditoriale, significative ed eccellenti (Torino, Milano, Venezia, Bologna e Bari), così da adeguare le procedure di carattere generale anche a specifiche esigenze locali, operando anche con l’ausilio di un apposito sito web insieme con il supporto editoriale di una rivista organizzativa a larga diffusione – Sistema&Impresa, dove vengono mensilmente sviluppati approfondimenti ed esposte e divulgate le tematiche innovative per i vari settori interessati“.
Dioguardi spiega anche l’importanza della tappa di Bari, “città chiamata a rappresentare la puglia, ritenuta Regione straordinariamente vivace e innovativa e quindi l’intero Mezzogiorno“: “È questa un’occasione unica per Bari e la Puglia, così come è accaduto a Milano e nelle altre città prescelte, un’occasione particolarissima per realizzare un costruttivo confronto tra la nostra realtà imprenditoriale di eccellenza e gli scenari innovativi nazionali e internazionali”.
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