Innovazione, tecnologia e ricerca: Dompé concilia presente e futuro
Dalla farmacia a Piazza della Scala al Nobel
I primi passi della famiglia Dompé nel settore farmaceutico risalgono in realtà al 1853, quando il capostipite Gian Antonio, cultore delle scienze chimiche farmaceutiche, aprì una bottega di speziale in Piazza della Scala a Milano, La Farmacia degli Artisti del Teatro Alla Scala che divenne ben presto un ritrovo culturale frequentato da personalità del mondo della cultura, della scienza e dell’arte. Suo figlio Onorato sviluppò ulteriormente l’attività a partire dai primi anni del Novecento. Grazie ai suoi studi in Inghilterra, quest’ultimo importò nel nostro Paese la scienza più avanzata del suo tempo, combinata anche a nuovi metodi per realizzare i farmaci. Da queste conoscenze fondò le farmacie Italo-Inglesi, e fra i successi a livello internazionale spicca “il ferro indolore Dompé”, unico rimedio dell’epoca per l’anemia. Negli Anni 50 e 60 il sito produttivo di a Milano rappresentava il più grande e perfezionato impianto del mondo per la lavorazione di specialità medicinali in fiale. La quarta generazione della famiglia, rappresentata da Sergio Dompé, ha iniziato un’attività di sviluppo di alleanze con imprese biofarmaceutiche di levatura internazionale: da questa esperienza è nata la volontà di consolidare l’attività produttiva, con la creazione nel 1993 del polo di produzione e ricerca de L’Aquila. Oggi le attività dell’azienda si sviluppano sia nell’ambito della primary care sia in quello biotech. In particolare, il primary care riguarda i farmaci etici e di automedicazione, integratori, dispositivi medici e cosmetici, mentre quella biotech è finalizzata al trattamento di patologie rare e/o orfane di cura. Il centro dell’attività di ricerca e sviluppo e di produzione è proprio il polo de L’Aquila, che da due anni è il primo al mondo a produrre un principio biotecnologico a base di nerve growth factor, la proteina che portò il riconoscimento del premio Nobel per la medicina a Rita Levi Montalcini.Elisa Marasca è giornalista professionista e consulente di comunicazione. Laureata in Lettere Moderne all’Università di Pisa, ha conseguito il diploma post lauream presso la Scuola di Giornalismo Massimo Baldini dell’Università Luiss e ha poi ottenuto la laurea magistrale in Storia dell’arte presso l’Università di Urbino. Nel suo percorso di giornalista si è occupata prevalentemente di temi ambientali, sociali, artistici e di innovazione tecnologica. Da sempre interessata al mondo della comunicazione digital, lavora anche come copywriter, addetta stampa e social media manager di organizzazioni pubbliche e private nazionali e internazionali, soprattutto in ambito culturale.
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