Indicatori e misure di prestazione per la gestione dei processi
Molte imprese e organizzazioni sono sempre più legate alla presenza e all’uso di indicatori: gli indicatori dei prezzi, gli indicatori di produttività, gli indicatori per la valutazione delle carriere, per la valutazione della posizione sociale e tanti altri.
Sembra quasi che gli indicatori siano diventati il vero motore dei nostri sistemi sociali, dell’economia e delle organizzazioni.
È un caso, oppure una condizione ineludibile ricorrere all’uso di indicatori per descrivere o valutare sistemi o processi complessi?
In uno scenario globale sempre più orientato alla competizione, il continuo monitoraggio delle prestazioni non è più un’opzione; è una necessità.
Il bisogno di stabilire degli obiettivi, delle modalità di raggiungimento e di verifica dei risultati tramite indicatori, è una condizione necessaria, purtroppo non sufficiente, per garantire la sopravvivenza di un’organizzazione.
La misura delle prestazioni è, in quest’ottica, il cuore della gestione di un processo. Essa consente di individuare i dati che dovranno essere raccolti e analizzati, di documentare gli sviluppi delle attività, di identificare le aree di forza e di debolezza, di valutare in itinere il clima organizzativo e, infine, di guidare i processi di miglioramento.
In ultima analisi, la misura delle prestazioni supporta l’esistenza stessa di una organizzazione, garantendo che le strategie evolutive siano in linea e siano condivise da tutti gli attori del processo: gli utenti/clienti/consumatori, i fornitori, la collettività, gli azionisti e i dipendenti.
Fonte: Fabbrica Futuro Nord Est – Verona
Intervento a cura di: Maurizio Galetto
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