Il legno: la materia che viene dal futuro
Si è svolto lo scorso 28 novembre a Padova l’ultimo appuntamento dedicato agli incontri verticali di Fabbrica Futuro. Focus: le sfide del settore legno-arredo.
Molte aziende di questo comparto sono cresciute negli anni trainate da un mercato che, da tempo, ha perso molta della sua effervescenza.
In un contesto che ha visto aumentare la sua complessità grazie a elementi come la contrazione dei consumi e la crescente competitività, la differenza si gioca sulla reattività che le aziende dimostrano.
Una reattività che si manifesta nella capacità di passare da logiche che contraddistinguono i contesti ‘artigianali’ dai contesti industriali.
Un’importante sfida delle aziende del comparto legno-arredo passa quindi per la capacità che queste mettono in atto di ripensarsi per rispondere alle esigenze del mercato. E questo ripensamento passa anche dalla fabbrica, dal luogo nel quale il prodotto finito viene alla luce.
Durante l’incontro sono state analizzate le caratteristiche distintive del mercato specifico e le aree di attività delle aziende del settore legno-arredo maggiormente interessate a un processo di innovazione.
Sono state diverse le domande a cui abbiamo cercato di offrire una risposta attraverso la voce di chi vive gli ambienti produttivi dall’interno: come fare per diminuire i tempi di progettazione e produzione? Come ottimizzarli? Come ridurre i costi e recuperare efficienza migliorando la gestione degli asset aziendali? Quali sono le criticità di questo settore e come fare per superarle, anche con il supporto delle tecnologie più innovative?
Angelo Speranza, Amministratore Delegato di Catas (principale laboratorio italiano di prove e di ricerca applicata del settore) ha sottolineato come l’industria del legno-arredo italiana sia in crisi da diversi anni. I motivi sono da ricercare in variabili ‘impazzite’ quali mercato, dimensioni aziendali, marketing, costi, concorrenza sleale. Per questo è opportuno oggi mettere al centro la qualità tecnica del mobile, con l’obiettivo di riportare anche in Italia il valore aggiunto offerto da un prodotto di qualità. Per farlo, bisogna iniziare dall’ABC: come il superamento dei test di collaudo, una best practice suggerita da diverse ragioni. Tra queste la sicurezza.
Moreno Mozzi, Sales Manager di Infor, si è soffermato sul valore della velocità e su quello dell’innovazione quali leve determinanti nel settore legno-arredo. I cambiamenti in corso nei mercati chiedono di trasformare la velocità in un fattore di vantaggio competitivo. Per raggiungere l’eccellenza operativa, si rende necessario arrivare primi in un mercato dove la domanda è sempre più volatile e imprevedibile. Così, un sistema informativo user centric è la risposta in linea sia con le sfide imposte dalla crescente complessità sia con le nuove tendenze dell’information technology 2.0 dove, trend come Big Data, Mobile, Social e Cloud, si sono affermati da tempo come i driver del nuovo business.
Daniela Rosa Gobbo, Socia e Responsabile Marketing di Lignum Venetia, è intervenuta sul tema della sostenibilità e dell’alto grado di personalizzazione dei prodotti in legno. Il legno è un materiale vivo, che trasmette calore e che emoziona. È un materiale sostenibile, di lunga durata, che si rinnova nell’arco della vita di una persona. Grazie alla sua lavorazione promette la realizzazione di qualsivoglia cosa.
“Il legno ha tutte le caratteristiche per essere definito il materiale del futuro” – ha spiegato Gobbo –, “è completamente riciclabile, si può lavorare in diversi modi e non è mai standard. Ha in se un alto potenziale di innovazione”.
Fabio Zanzotera, Responsabile Divisione Enterprise Asset Management di Primeur ha puntato l’attenzione sulla riduzione dei costi grazie al recupero di efficienza dovuto a una gestione più razionale degli Asset aziedali.
Tema trasversale al mondo manifatturiero, la gestione degli asset aziendali rappresenta un valore talvolta nascosto per l’azienda, a partire dalla manutenzione degli edifici al funzionamento dei macchinari. Asset è anche un hardware, un software, le reti, la riduzione dei consumi tout court. Forse non tutti hanno presente quale sia l’asset più importante nella propria azienda e quanti siano quelli da gestire.
Tutti gli asset hanno un loro ciclo di vita: nel legno ne è interessata l’intera filiera dei ‘lavorati’, dalle attrezzature forestali, ai mezzi agricoli, fino agli interi stabilimenti.
Considerata l’alta attenzione ai costi, si rende sempre più necessario allungare la vita di questi asset; attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici all’avanguardia oggi è possibile liberare risorse di budget da reinvestire in attività a valore aggiunto.
Livio Torresan, Operations Manager di Napol e Chiara Napol Strategic Designer dell’omonima azienda di famiglia, hanno puntato i riflettori sul cambiamento. Al claim “Plan more, do less”, i due si sono alternati nella presentazione dell’esperienza vissuta in Napol all’indomani di un cambio di rotta strutturale che ha messo da parte l’emotività per mirare a una pianificazione delle attività a lungo termine più integrata con l’esecuzione dei processi quotidiani.
Con Giovanni Barro, Product Manager di Nuovamacut abbiamo parlato non solo di progettazione nel settore legno-arredo, ma anche di tutti quei processi che si trovano a monte e a valle di questa. Progettare bene significa produrre meglio. È attraverso lo sviluppo rapido di prodotti sempre più innovativi che le aziende si assicurano il futuro. Da come viene concepito e pensato il prodotto consegue direttamente il modo di farlo e di venderlo. Progettare non è ‘solo’ disegnare, ma pensare avanti.
Attraverso due casi di successo – Friuliintagli e Mobilificio Venier – sono stati analizzati nel dettaglio due interventi organizzativi che hanno decretato un cambio di passo radicale: da una parte grazie a una puntuale sincronizzare degli ambienti e dei processi, dall’altra con la riduzione del numero di prototipi fisici in fase di progettazione.
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