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Granarolo, un approccio data driven per far crescere il business

Reporting
Se in passato l’accesso ai dati in azienda era appannaggio di figure tecniche, oggi gli strumenti e i software di reporting aziendale si sono evoluti verso un modello self-service, in cui si può accedere direttamente ai dati rilevanti per il proprio business attraverso dei pannelli di controllo (dashboard) appositi. Granarolo, azienda italiana che si occupa di tutti gli aspetti della filiera del latte – con 13 stabilimenti produttivi in Italia, nove all’estero, oltre 26mila dipendenti e 850 milioni di litri di latte lavorato ogni anno – ha sentito l’esigenza di mettere a punto un modello di business che andasse oltre il reporting di dati tradizionale.   “Il dato, di per sé, non è un elemento sufficiente se non è oggetto di un controllo e di una gestione strutturata; senza questi elementi si corre il rischio di avere difficoltà nell’interpretazione delle informazioni disponibili”, commenta Andrea Rovinetti, Responsabile della Business Intelligence dell’azienda e curatore di questo nuovo modello. 

Superare il reporting tradizionale con processi chiari e regole condivise 

Granarolo ha affidato, quindi, a SDG Group, società internazionale di management consulting specializzata nelle attività di business analytics, un programma di sviluppo di dashboard direzionali per la gestione data driven, con l’obiettivo di identificare per ogni ambito della filiera gli utilizzatori chiave e definire con i vari partner, quali fossero le analisi necessarie per esplicitare da un lato il significato delle informazioni in modo chiaro, dall’altro delle metriche per poter analizzare i dati più velocemente.   “Queste dashboard sono utilizzate dai responsabili aziendali e si pongono l’obiettivo di facilitare il dialogo e di dare una visione certa e univoca del business del gruppo”, ha spiegato Rovinetti. “È un modo efficace di utilizzare il reporting a supporto delle decisioni e uno strumento che permette al business owner di avere una visione strategica e di sintesi attraverso dei dati certi e di navigare queste informazioni con il giusto livello di dettaglio”. 

Puntare sulla formazione per ottenere un vero cambiamento 

Il percorso avviato in azienda ha trasformato radicalmente la gestione del dato, perché i pannelli di controllo monitorano le vendite, il sell out e sono da supporto per il controllo dei livelli di servizio. Questo permette ai manager di prendere decisioni in autonomia basandosi su dati certi, rendendo quindi il business dell’azienda data driven  La trasformazione di Granarolo, però, non è stata solo tecnologica: “Abbiamo lavorato per promuovere in azienda, a tutti i livelli, un cambiamento culturale nell’utilizzo delle informazioni e stiamo investendo nella formazione e nel coinvolgimento sempre maggiore dei direttori verso questo nuovo modo di navigare, utilizzare e accedere ai dati disponibili, a servizio del business”, dice Rovinetti. La formazione ha, nell’immediato, l’obiettivo di fornire gli strumenti per utilizzare al meglio le dashboard e, in futuro, di adottarne di nuove.  

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Elisa Marasca

Elisa Marasca è giornalista professionista e consulente di comunicazione. Laureata in Lettere Moderne all’Università di Pisa, ha conseguito il diploma post lauream presso la Scuola di Giornalismo Massimo Baldini dell’Università Luiss e ha poi ottenuto la laurea magistrale in Storia dell’arte presso l’Università di Urbino. Nel suo percorso di giornalista si è occupata prevalentemente di temi ambientali, sociali, artistici e di innovazione tecnologica. Da sempre interessata al mondo della comunicazione digital, lavora anche come copywriter, addetta stampa e social media manager di organizzazioni pubbliche e private nazionali e internazionali, soprattutto in ambito culturale.