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Francia, Germania e Italia: tre strategie sull’AI a confronto

Dopo aver analizzato la Strategia italiana per l’Intelligenza Artificiale (AI), è utile comprendere, a livello europeo, che cosa stanno facendo gli altri Paesi, per esempio Francia e Germania. Il 7 novembre 2023 Berlino ha lanciato il Piano d’azione del Ministero Federale dell’Istruzione e della Ricerca (Bmbf) sull’AI, che mira a dare un nuovo slancio all’ecosistema tedesco sull’AI, partendo dal principio che l’AI è stata finora troppo raramente Made in Germany o Made in Europe. Dal 2018, la Germania ha ampliato significativamente gli investimenti in AI, con un budget annuale del Bmbf aumentato di oltre 20 volte dal 2017. Il piano prevede almeno 20 nuove iniziative che si aggiungono alle 50 già in corso, con un forte focus su ricerca, sviluppo delle competenze, costruzione di infrastrutture e trasferimento tecnologico. A titolo indicativo, sono stati investiti 1,6 miliardi di euro nell’AI solo nel periodo della legislatura corrente.

La Francia, attraverso il rapporto dal titolo “La nostra ambizione per la Francia”, presentato il 15 marzo 2024, propone 25 raccomandazioni per cogliere le opportunità offerte dall’AI. La commissione di esperti nominata dal Governo francese ha enfatizzato un approccio equilibrato alla tecnologia, evitando sia l’eccessivo pessimismo sia l’ottimismo irrealistico. Il piano d’azione francese si concentra su sei settori principali: formazione, salute, sicurezza, sviluppo economico, trasparenza ambientale e governance. Le raccomandazioni mirano a promuovere la ricerca e l’innovazione, migliorare l’adozione dell’AI nelle Piccole e medie imprese (Pmi) e garantire un utilizzo etico e trasparente delle tecnologie AI.

La differenza tra le strategie è nel focus tematico scelto

Confrontando le strategie italiana, francese e tedesca, emergono diversi elementi comuni. Tutte e tre le strategie condividono l’obiettivo di posizionare i rispettivi Paesi come leader nell’innovazione AI, promuovendo lo sviluppo tecnologico, la ricerca avanzata e l’adozione diffusa della tecnologia. La formazione e il reskilling della forza lavoro sono elementi centrali in tutte le strategie, con programmi educativi specifici e iniziative per sviluppare competenze avanzate in AI.

Le infrastrutture tecnologiche sono un altro elemento comune: ciascun Paese che punta a migliorare l’accesso a infrastrutture di calcolo avanzate e a facilitare la standardizzazione e l’accesso ai dati. Inoltre, la regolamentazione etica è una preoccupazione condivisa, con l’adozione di linee guida etiche e la conformità alle normative europee per garantire un uso sicuro e trasparente dell’AI.

Le principali differenze riguardano il contesto di riferimento e il focus tematico. La strategia italiana si sviluppa in un contesto normativo influenzato dall’AI Act dell’Union europea, con un focus sull’armonizzazione delle normative. La strategia francese risponde alle opportunità e sfide contemporanee, con un focus sulla sovranità tecnologica e l’autonomia strategica. Il piano tedesco, invece, affronta direttamente la carenza di innovazioni AI nazionali, promuovendo una sovranità tecnologica europea e un forte accento sul trasferimento tecnologico e l’integrazione delle tecnologie AI nei processi produttivi industriali.

Raccomandazioni per una collaborazione europea

Alla luce di queste analisi, emerge chiaramente l’opportunità di una maggiore collaborazione tra i principali stati dell’Ue (Francia, Germania e Italia) nello sviluppo di una strategia comune sull’AI. Una strategia integrata permetterebbe di massimizzare le risorse disponibili, promuovere l’innovazione e garantire una maggiore competitività a livello globale. Questa collaborazione potrebbe includere la creazione di infrastrutture condivise, programmi di ricerca congiunti e iniziative per facilitare lo scambio di conoscenze e competenze tra i vari Paesi. Inoltre, una strategia comune potrebbe aiutare a definire standard etici e regolamentari uniformi, garantendo un utilizzo responsabile e sicuro delle tecnologie AI in tutta l’Europa.

La Strategia Italiana per l’Intelligenza Artificiale 2024-2026 potrebbe rappresentare un passo avanti decisivo per l’innovazione digitale nel nostro Paese. Tuttavia, per sfruttare appieno il potenziale dell’AI, è essenziale promuovere una collaborazione più stretta a livello europeo, integrando le strategie di Francia, Germania e Italia in una visione comune e coordinata per il futuro dell’AI in Europa.

Francia, Germania, Intelligenza Artificiale, italia


Luca Manuelli

Direttore dell’Osservatorio di AI Generativa promosso da Unimarconi