FabbricaFuturo Verona, le imprese italiane verso Horizon 2020
“Oggi l’economia non è più al sicuro. Non vogliamo sentirci parte di un sistema in declino”. Con queste parole Sergio Terzi, professore e ricercatore sui temi dello sviluppo prodotto presso l’Università degli studi di Bergamo e il Politecnico di Milano ha aperto l’edizione veronese 2014 di FabbricaFuturo, progetto multicanale dedicato al comparto manifatturiero, ideato e organizzato dalla casa editrice ESTE e giunto ormai al terzo anno consecutivo. Con oltre 100 partecipanti nella piazza di Verona l’evento si conferma uno dei principali appuntamenti nazionali dedicati al tema dell’innovazione che abilita il percorso verso la fabbrica intelligente di domani.
In pochi anni abbiamo assistito a un rapido cambiamento degli equilibri economici mondiali. In questo contesto il baricentro dello sviluppo si è già spostato sullo scacchiere globale e ad emergere non sono più solo le potenze del sud est asiatico, ma quei Paesi come Canada, Messico, Sudafrica, Giappone, Finlandia, Australia, che stanno puntando sulle nuove leve dell’innovazione per il manufacturing. Tecnologie come la stampa 3D, la fotonica, la robotica, e tutto l’ICT
avanzato, tra cui il cloud computing. Un fenomeno in fortissima crescita secondo i dati del recente rapporto Assintel (giro d’affari in Italia di circa 1 miliardo di euro, 40% in più rispetto al 2013) e in contrasto con la generale contrazione del settore Information Technology.
Un panel di 43 relatori ha animato i lavori della giornata, suddivisa in una mattina dedicata alle tecnologie a supporto dei processi manifatturieri e in un pomeriggio in cui sono state approfondite tematiche relative a settori verticali quali Food, Machinery, PLM, Supply Chain Management, Sicurezza sul lavoro.
Sergio Terzi ha ribadito l’importanza di fare cose nuove, e di farle con strumenti nuovi, deputati allo sviluppo dei prodotti di domani. Prodotti che sono il fiore all’occhiello di una Italia la cui spina dorsale sono proprio le aziende manifatturiere. Per produrre prodotti innovativi indispensabile sarà supportare l’industria con strategie di sostenibilità economica e sociale, sfruttando l’immenso patrimonio di risorse messe in campo dai distretti tecnologici.
In questo percorso verso la fabbrica del futuro le aziende italiane non camminano da sole. Attivo dal 1° gennaio 2014, fino al 31 dicembre 2020, Horizon 2020 è il nuovo programma del sistema di finanziamento integrato destinato alle attività della Commissione europea, che supporterà con 1,150 miliardi di euro la ricerca sulla Factory of the Future. L’accesso a questi fondi garantirà alle imprese italiane di raggiungere un livello di sviluppo tecnologico che permetterà di competere alla pari con le altre grandi potenze del manifatturiero globale.
FabbricaFuturo Verona, Horizon 2020, Sergio Terzi, Tecnologie abilitanti