FabbricaFuturo Treviso: il riscatto delle aziende manifatturiere del Veneto
Fronteggiare gli scenari incerti con la digitalizzazione
Nella tappa di Treviso di FabbricaFuturo, ampio spazio è dedicato alla digitalizzazione e all’ottimizzazione della produzione. A questo proposito, Alessio Bellin, Managing Director di Gibus, azienda che produce pergole e tende da sole, racconta l’evoluzione dell’organizzazione e del modello di business in chiave digitale, tra difficoltà e opportunità, occasioni per rivedere modus operandi consolidati. Marco Moro, Presidente di Morocolor Italia, azienda produttrice di colori, scandisce la crescita dell’impresa nell’ambito dell’innovazione tecnologica e dell’automazione, arrivando all’implementazione della filosofia lean. L’economia mondiale, com’è noto, ha risentito degli effetti delle politiche di contenimento della pandemia, subendo una crisi che ha compromesso i sistemi di gestione delle Supply chain. Grazie alla digitalizzazione e all’analisi dei dati, il Gruppo Benincà, impresa attiva nel settore degli automatismi per cancelli, porte, portoni, barriere stradali e accessori elettronici, ha saputo contrastare le criticità garantendo la continuità delle linee produttive. A raccontarlo è Marco Pesavento, Group Operations Manager di Benincà. Territorio ingegnoso e laborioso, il territorio del Nord-est dell’Italia è in grado di attrarre e conservare competenze, capacità e comportamenti di una comunità di valori e di rappresentare uno spazio umano-sociale eccellente nell’applicare nuove conoscenze, tecnologie e forme di sviluppo economico. All’interno di questo contesto si inserisce l’attività di MEP, Gruppo del Friuli-Venezia Giulia che realizza macchine elettroniche piegatrici: Vito Rotondi, CEO, Managing Director del Gruppo MEP, spiega il suo impegno nel concretizzare sostenibilità e innovazione tecnologica. CLICCA QUI PER SCOPRIRE L’AGENDA DELLA TAPPA DI TREVISO DI FABBRICAFUTUROFormazione e competenze trasversali
Il futuro dell’industria manifatturiera richiede sempre più competenze trasversali; proprio per questo serve lavorare sulla formazione del personale, nell’ottica di favorirne lo sviluppo. In questo ambito, si concentrano gli interventi di Francesco Ferrari, Amministratore Delegato di Ferrari Macchine Agricole, azienda di costruzioni meccaniche, e di Alessandro Tomba, HR Director di Roncadin, impresa che produce pizze surgelate di alta qualità. I candidati di oggi sono cambiati e stanno spingendo sempre più le aziende e la Direzione del Personale a focalizzarsi non tanto su aspetti quali la retribuzione o il livello di inquadramento – elementi che restano rilevanti – quanto ad altri strumenti, come welfare, work-life balance e formazione. Le talent attraction e acquisition sono fondamentali nel tempo storico che stiamo vivendo: lo racconta Debora Santin, Head of HR di Diamant, organizzazione che si occupa dell’ideazione, produzione e ingegnerizzazione di scarpe sportive e della serigrafia industriale. Dell’importanza dell’attenzione verso il personale ne parla anche Stefano Marchiori, HR Manager di Dani, conceria a ciclo completo che produce pelli per tutti i settori, il cui intervento verte su due temi tra loro interconnessi: lo sviluppo di attività di formazione interna e le iniziative adottate dall’azienda in ambito welfare.Affiancarsi agli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu
A FabbricaFuturo c’è spazio poi spazio per la sostenibilità – ambientale, sociale ed economica – come individuato dai 17 obiettivi Agenda 2030 dell’Organizzazione delle nazioni unite (Onu). In questa direzione va la strategia di Turatti, azienda che si occupa di progettazione e produzione di macchinari e linee complete di lavorazione per l’industria alimentare, definita “Sustindustry”, perché coniuga lo sviluppo industriale con quello sostenibile per il Pianeta e per i suoi occupanti. Ne parla Enrico Gribaudo, CEO di Turatti. Anche l’intervento di Marta Gemin, Sustainability Coordinator di Nice, impresa attiva nei settori della Smart home, Security, Home & building automation, si cala in questo ambito: grazie all’innovazione, praticare oggi azioni sostenibili non significa fermare lo sviluppo, ma solamente gestirlo in maniera diversa e più efficiente. La sostenibilità rappresenta uno dei valori portanti anche per Varaschin, che da oltre 50 anni realizza arredi per l’outdoor che si ispirano alla natura e a un ideale di vita all’aria aperta, e ne abilita un’importante evoluzione. A spiegarlo è Stefano Giust, COO di Varaschin: si tratta di interpretare un nuovo stile, che si concretizza nel progetto “Leaf”, acronimo di Life, environment, action e future. In questo contesto, interviene anche Valeria Pilastro, Group Sustainability Manager di Cereal Docks, gruppo industriale italiano attivo nella prima trasformazione agro-alimentare. Infine, a trattare l’argomento dell’Energy management e a specificare l’importanza del tema in questi tempi – in cui i rincari energetici hanno gravato sulle aziende – è Luca Boatto, Business Development Manager di Pezzutti, fornitore di resine termoplastiche stampate, specializzato nella produzione di componenti industriali personalizzati e di prodotti complessi assemblati. Le prossime tappe di FabbricaFuturo: Brescia (8 luglio 2022), Ancona (14 ottobre 2022), Bari (11 novembre 2022).Laureata magistrale in Comunicazione, Informazione, editoria, classe di laurea in Informazione e sistemi editoriali, Federica Biffi ha seguito corsi di storytelling, scrittura, narrazione. Si occupa prevalentemente di tematiche riguardanti la sostenibilità, l’innovazione tecnologica, l’uguaglianza, l’inclusione, anche in ambito digital e social, contribuendo a divulgare contenuti per giornali e siti web. Appassionata di cinema, ha lavorato nell’ambito della comunicazione e collabora con la casa editrice ESTE in qualità di redattrice.
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