Digital Supply chain. Competenza e trasparenza per dominarla
Le tecnologie evolvono, i mercati si trasformano, i consumatori assumono un peso sempre crescente nel determinare strategie e modelli di business. Ripensare la Supply chain in chiave digitale è un passaggio obbligato in un contesto manifatturiero diventato ‘intelligente’: utilizzare correttamente le informazioni che si generano in fabbrica consente di creare valore per tutta la filiera e la Supply chain, in questa quarta rivoluzione industriale, diventa ‘digital’.
Uno scenario che presenta alcuni interrogativi: dal sistema di raccolta e analisi dei dati, alla reale collaborazione tra gli attori della filiera fino alla gestione degli ostacoli. Sistema&Impresa ha affrontato simili tematiche in un’articolata tavola rotonda dedicata alla Digital Supply chain, per individuare aspetti critici e nuovi trend, utili a un’approfondita comprensione del mercato e della value chain.
Hanno preso parte alla discussione: Paolo Fontanot, Product Manager di Tecnest, Marcello Mancini, Innovation Manager di Ceva Logistics, Michele Palumbo, Head of Supply Chain Management Italy di Bayer, Roberto Pinto, Professore Associato, Dipartimento di Ingegneria Gestionale, dell’Informazione e della, Produzione di Università di Bergamo, Andrea Ripamonti, Logistics Development Manager di Nestlé Italia, Ermanno Rondi, Amministratore Delegato di Incas Spa , Michele Zuccheri, Supply Chain & Operation Manager di Ngg – New Guards Group.
La spinta di Industria 4.0 alla digitalizzazione della fabbrica
Il Piano Nazionale Industria 4.0 ha senza dubbio dato una scossa decisa anche a quel 95% del tessuto imprenditoriale italiano costituito da Piccole e medie imprese. Oggi si stima infatti che il 40% delle aziende del nostro Paese conosce il 4.0 e addirittura il 10% ha avviato progetti a riguardo (dati del Politecnico di Milano). Al tempo stesso, anche i fornitori di tecnologie hanno promosso l’accelerazione del processo di trasformazione digitale. Paolo Fontanot, Product Manager di Tecnest, ha illustrato come il concetto di trasparenza lungo la Supply chain riceva impulso da questo processo, con risvolti sia fuori che dentro la fabbrica: “Trasparenza per noi equivale a visibilità, da intendersi sia come Plant-Visibility sia come Supply-Chain-Visibility. Grazie alla digitalizzazione e alla tecnologia IoT diventano possibili nuove modalità di interazione tra le persone e l’ambiente di lavoro circostante (uomo-macchina, uomo-uomo e macchina- macchina), in analogia a quello che potrebbe accadere all’interno di un social network”. A differenza dell’Industria 4.0 tedesca, nel modello produttivo italiano il fattore umano gioca un ruolo determinante per garantire la qualità e l’eccellenza distintive del Made in Italy; per questa ragione il Product Manager di Tecnest è convinto della necessità di “integrare l’IoT in un contesto di Human Centered Manufacturing che permette agli operatori di avere visibilità e voce in capitolo sia su quello che succede all’interno della fabbrica connessa sia riguardo a quanto accade nel mondo connesso, aprendo prospettive su nuovi modelli di business che vanno ben al di là del semplice Iperammortamento”. A tal proposito, Andrea Ripamonti, Logistics Development Manager di Nestlé Italia, ha sottolineato come Iperammortamento e Superammortamento sono stati utili motori in Nestlé per compiere il salto dell’innovazione tecnologica, lato software e macchinari: “In questo momento ancora stiamo costruendo il disegno dell’integrazione; ci sono due aspetti chiave su cui riflettere: un potenziale impatto sociale e la necessità di riconversione delle competenze e delle capacità, perché è indubbio che la tecnologia tende ad abbassare la forza lavoro e a cambiare le mansioni; dall’altra, il tema della sicurezza, in relazione alla riservatezza del dato e delle informazioni sensibili, che potrebbero essere compromesse da introduzioni esterne. Se l’interconnettività rende le macchine accessibili anche dall’esterno (per esempio da fornitori), un attacco ai sistemi informatici può essere letale per il business”.
Per approfondire le altre novità emerse durante la tavola rotonda, leggi il numero di Marzo di Sistemi&Impresa.
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