Dai distributori automatici di Dpi al magazzino innovativo
Sicurezza, sostenibilità economica e ambientale
Indaco Project ha introdotto quindi un concetto di magazzino totalmente innovativo che, spiega Marzo, ha richiesto di diffondere una nuova cultura verso i propri clienti. Su cosa puntare quindi? Il CEO fa l’esempio della distribuzione dei Dpi: “Il modus operandi classico è quello di avere un capo reparto a cui si affida una scorta di dispositivi, dal quale i lavoratori si devono recare per prelevare i dispositivi di sicurezza; l’attuale norma richiede la firma della presa in carico di un Dpi da parte di tutti i fruitori. Purtroppo, non tutte le aziende lo riescono a fare, risultando quindi fuori norma. Infatti, una delle prime cose che è stata apprezzata dei distributori dai clienti è stata la facilità con cui è possibile tracciare chi ha estratto i dispositivi dal distributore utilizzando il badge (operazione che per legge sostituisce la firma)”. Inoltre, sottolinea Marzo, la normativa obbliga l’azienda a istruire in modo continuativo i lavoratori nell’indossare correttamente e costantemente i Dpi di seconda e terza categoria; anche in questo la distribuzione automatica può essere un valido alleato: “Abbiamo creato quella che oggi chiamiamo ‘Tc Consolle’, una specie di piattaforma di elearning che ogni qualvolta di preleva, per esempio, la mascherina, tramite un display touchscreen è possibile fruire di brevi sessioni formative per l’uso corretto del dispositivo, con test finale”. Sebbene l’acquisizione di un distributore possa inizialmente sembrare solo una conformità normativa, la verità è che si tratta di un’autentica automazione dei processi che consente di risparmiare notevolmente in termini di sprechi e costi. “Nessun guanto o mascherina esce dall’azienda e tutto il necessario per svolgere il lavoro è fornito e smaltito direttamente dalla struttura. Questo processo, se monitorato, si tramuta in un’opportunità di abbattimento dei costi e di risparmio di materiale di rifiuto”, spiega Marzo, portando come esempio un nuovo cliente di Indaco Project: “Tramite le analisi condivise dal cliente, abbiamo notato che quando ha adottato i nostri distributori, solo pochi mesi fa, ha ridotto i consumi di alcuni oggetti anche del 90%”. Quali sono quindi le resistenze che incontrano queste soluzioni in azienda? Il CEO condivide che la paura della sottrazione del lavoro umano in favore della macchina è un concetto che spaventa anche gli imprenditori più illuminati: “Sebbene possa sembrare riduttiva in termini di occupazione umana, l’automazione in realtà apre la strada a un uso più intelligente delle risorse e all’impiego di persone per attività ad alto valore aggiunto. È questa la direzione verso cui stiamo andando”.Lucrezia Vardanega è giornalista pubblicista con esperienza nel mondo della comunicazione digitale. Ha iniziato il suo percorso giornalistico subito dopo la laurea, cominciando a collaborare con vari magazine online e addentrandosi sempre più nelle varie sfaccettature di questo mestiere sempre in divenire. Con uno sguardo attento e curioso sul mondo che la circonda, resta sempre con la mente aperta per rimanere aggiornata e accrescere le sue competenze. Per ESTE collabora su più fronti, sia online sia offline, con una particolare sensibilità verso i nuovi bisogni di un mercato del lavoro in equilibrio tra antiche tradizioni e moderne tecnologie. Nel tempo libero ama leggere, fare trekking sulle Dolomiti, visitare mostre d’arte e camminare a naso all’insù per la sua amata città d’origine, Venezia.
distributori, dpi, magazzino intelligente, utensili