Cresce l’impegno di MHT su Dynamics 365: Franco Coin racconta ragioni e prospettive
Franco Coin, Amministratore Delegato di MHT – azienda che da circa tre anni è entrata a far parte del Gruppo Engineering – spiega perché la società ha deciso di investire nella soluzione Microsoft Dynamics 365 e tratteggia il futuro della sua organizzazione.
Vi state impegnando molto con Microsoft Dynamics 365…
Stiamo investendo molto su questa soluzione perché coniuga la prospettiva di evoluzione più vicina con il futuro. Vicina perché esiste e ha un potenziale implementativo enorme e perché è strettamente legata alla suite di Microsoft (dalla BI a Office 365): è ‘l’anello mancante dell’evoluzione della specie’.
In che senso?
Tutte le aziende da sempre hanno elementi che si occupano di produttività, soluzioni che si occupano della parte interna, tipicamente ERP o soluzioni dipartimentali, e iniziano ad avere una spinta verso soluzioni che guardano fuori dall’azienda, come CRM e Marketing: è evidente che non si poteva andare avanti a gestire questo mondo nella stessa maniera di prima. Il CIO, infatti, doveva tenere unite e far dialogare tra loro tutte le soluzioni con grande difficoltà.
In che modo Dynamics 365 può aiutare le organizzazioni?
Dynamics 365 è la soluzione che collega tutto quello che fa parte della vita professionale del 90% del personale di un’azienda proprio perché mette assieme l’Office con la BI, con l’ERP (componente transazionale) e il CRM (componente legata alle relazioni), unifica in un’unica soluzione tutta l’operatività dell’impresa.
Dynamics 365 può aumentare la produttività dell’azienda, dando la possibilità di fare più cose poiché tutte le soluzioni sono collegate e correlate. È quello che porta alla digital transformation e verso l’Industria 4.0.
Inoltre essendo in cloud c’è la possibilità di gestire elasticamente l’espansione piuttosto che la riduzione. Con la logica delle App c’è la possibilità di modulare il processo, accedendo sempre al prodotto più aggiornato e sempre coordinato con quelli in uso.
Dynamics 365 raccoglie in cloud ciò che già c’era o ci sono nuove applicazioni?
C’è la componente del Marketing che ha integrato Adobe, così come tante nuove App. Tra queste la gestione del field services (supporto e manutenzione) sfruttando l’IoT, poiché cloud e IoT sono strettamente legati.
Il mercato come risponde?
Il mercato risponde bene, abbiamo già delle implementazioni in avviamento poiché la soluzione è uscita da poche settimane, c’è sperimentazione da parte di alcune aziende che stanno facendo partire alcune parti della loro architettura sotto Dynamics 365.
Qual è la tipologia d’azienda che sta mostrando maggiore interesse?
Sono principalmente le grandi aziende, molto innovative, ma pure le medio piccole molto aggressive. Le PMI classiche sono molto aperte e anche l’iniziativa del Governo ‘Industria 4.0’ ci aiuta.
Qual è la vostra strategia per il 2017?
La strategia 2017 è fortemente orientata all’espansione e alla capacità di poter servire il cliente a ‘365 gradi’. Già durante il 2016 sulla parte BI abbiamo fatto investimenti: è infatti entrato a far parte di MHT un gruppo di persone con grosse competenze in questo ambito, e questo è un elemento che ci sta facendo ampliare i nostri orizzonti. Anche su Office e tutta la suite Microsoft investiamo e investiremo perché sta diventando uno dei nostri prodotti su cui puntiamo molto. Quello che ci caratterizzerà nel 2017 è l’espansione di un servizio che non può più essere limitato alla componente transazionale e al CRM, quindi verso tutto il “365” di Microsoft basato su cloud.
Continueremo l’espansione verso il centro Italia e Roma in particolare, poiché anche la Pa si sta orientando verso le soluzioni più standardizzate, come anche il segmento Finance che è sotto pressione alla ricerca di produttività.
Vi espanderete anche sul territorio?
Nel corso dell’anno apriremo anche una sede a Torino per presidiare meglio il Nord Ovest. Inoltre la nostra sede in Serbia sta crescendo a ritmi sostenuti, oggi con noi operano 32 persone e prevediamo una grande espansione sia per il nearshoring sia per il mercato dell’Est europeo. Stiamo inoltre guardando da tempo in Germania e Svizzera. In questo ci ha aiutato molto l’integrazione con Engineering con cui abbiamo un’ottima sinergia, nel rispetto della nostra indipendenza.