Cresce la produttività: +0,9% nel 2017
Arrivano notizie positive dal fronte della produttività: nel 2017 infatti è stata registrata una crescita dello 0,9% in controtendenza al dato del 2016 che aveva visto un calo dello 0,4%. Anche se i livelli del 2010 sono ancora lontani (2,9%), i dati Istat hanno evidenziato che questa è la crescita percentuale maggiore da sette anni a questa parte. Questi numeri sono in linea con le principali quattro economie dell’Unione economica e monetaria dell’Unione europea (Uem) – Italia, Germania, Francia, Spagna – che sono accomunate da una fase di espansione di intensità relativamente moderata ma in accelerazione, trainata da consumi e investimenti.
In positivo anche il dato sulla produttività del lavoro, in crescita dello 0,7%, che allo stesso modo ha invertito il dato negativo registrato nel 2016 (-1%). Sempre secondo l’Istat tra il 1995 ed il 2016 la media italiana nella crescita della produttività del lavoro si è attestata attorno allo 0,3%, ben al di sotto della media europea del 1,6%. Nel 2017 la percentuale più alta di crescita è stata notata nel settore della produttività del capitale (+1,4%), un dato che conferma le previsioni positive dell’anno precedente dove si era già registrato un trend positivo (+1% nel 2016). Ancora in calo, seppur con minore intensità rispetto all’anno precedente (-2,9%), la produttività del capitale ICT (-0,8%).
Allo stesso tempo continuano ad aumentare per diffusione i contratti di produttività: il Ministero del Lavoro ne ha ricevuti 31.690, di questi 9.952 dichiarazioni di conformità si riferiscono a contratti tuttora attivi (8.261 aziendali e 1.691 territoriali). Tra i 9.952 contratti, 4.139 prevedono misure di welfare aziendale, 1.467 un piano di partecipazione, mentre 7.832 si propongono di raggiungere obiettivi di produttività, 5.785 di redditività e 4.943 di qualità.