Non è vero che viviamo tempi incerti. Viviamo immersi in una velocità che frastorna. Tenere il ritmo dell’innovazione ci impone di alimentare ogni giorno la nostra conoscenza.
Fondare biblioteche è come costruire granai pubblici, ammassare riserve contro l’inverno dello spirito che, da molti indizi, vedo venire… diceva Marguerite Yourcenar nella metà del ‘900.
E qui mi avvicino al
nostro ruolo di editori, lo spirito della nostra attività molto si avvicina a quel
desiderio di accumulare e diffondere conoscenza per scongiurare l’inverno dello spirito che, traslato ai nostri contesti, significa incapacità di imprenditori e manager, e quindi delle aziende, di sopravvivere alla tempesta della velocità alla quale siamo sottoposti.
La velocità impone a tutti di ripensare il proprio business, chi produce può dire addio alla produzione in serie: oggi il cliente si aspetta un prodotto ‘su misura’ e l’atto dell’acquisto è solo l’inizio di un’esperienza. Le
tecnologie creano un legame indissolubile tra l’azienda e il suo cliente. E noi editori non vogliamo rimanere esclusi da questa modalità di interazione nuova, di cui dobbiamo tenere conto.
Negli anni in cui Yourcenar auspicava la costruzione di Biblioteche è stata fondata la Este, che
da 70 anni accompagna lo sviluppo industriale del nostro Paese divulgando conoscenza attraverso i suoi prodotti editoriali.
Sistemi&Impresa,
Sviluppo&Organizzazione e la più recente
Persone&Conoscenze hanno contribuito nel tempo a
consolidare conoscenze di imprenditori e manager che reggono le sorti del Paese. Tutto questo grazie al
profilo dei suoi autori, innovatori, anticipatori di futuro, mai banali.
Negli ultimi 10 anni anche noi siamo stati chiamati a
ripensare la nostra modalità di proporre contenuti. E siamo riusciti a farlo senza per forza dover tradire lo spirito che rappresenta la nostra forza distintiva:
contenuti di approfondimento, che stimolano la riflessione,
suggeriscono punti di vista meno scontati coniugando teoria e pratica.
Alla domanda: naturalmente le vostre riviste sono anche online, rispondiamo naturalmente no!
La velocità è nemica dell’approfondimento. Per questo
alle testate cartacee abbiamo affiancato tre piattaforme, per rispondere a un’esigenza di presidio dell’attualità che un prodotto mensile, o bimestrale, non può garantire:
fabbricafuturo.it,
runu.it e
benessereorg.it.
Qui i nostri lettori trovano ‘
le notizie del giorno’, gli
aggiornamenti normativi,
riflessioni brevi,
esperienze che intercettiamo sul territorio e vogliamo far pervenire al nostro lettore con rapidità, senza per forza attendere la stampa dei numeri successivi.
Ma questo ancora non basta. Nel dibattito sulla relazione virtuosa tra carta e digitale abbiamo sentito la necessità di fare un ulteriore passo per consentire ai nostri lettori di fruire di un’
esperienza di contenuto più immediata, fruibile anche da smartphone.
Parole di Management è un nuovo prodotto editoriale, una
newsletter quindicinale che raccoglie una selezione di contenuti che,
a cavallo tra riflessione teorica e pratica organizzativa, possono ispirare e contribuire a
orientare comportamenti, decisioni, politiche di innovazione.
All’articolo portante in apertura segue un elenco di
hashtag che orienta nella scelta dei contenuti:
articoli o
video.
I nostri lettori sono tanti, crescono ogni anno e cerchiamo di mantenere e rinsaldare i legami con ognuno. Molti partecipano ai nostri eventi – che
organizziamo su tutto il territorio nazionale – e questo ci consente di stabilire con loro una relazione molto personale.
Per questo
Parole di Management riporta il
calendario degli incontri imminenti.
Con questo
nuovo prodotto editoriale vogliamo ribadire che in questo mondo che viaggia veloce nel quale, a volte, ci si sente frastornati, non siamo soli.
Siamo una comunità e la conoscenza che creiamo al suo interno rappresenta un potente antidoto per i tempi che sono incerti solo per chi non ha le conoscenze per governarli.
Chiara Lupi ha collaborato per un decennio con quotidiani e testate focalizzati sull’innovazione tecnologica e il governo digitale. Nel 2006 sceglie di diventare imprenditrice partecipando all’acquisizione della ESTE, casa editrice storica specializzata in edizioni dedicate all’organizzazione aziendale, che pubblica le riviste Sistemi&Impresa, Sviluppo&Organizzazione e Persone&Conoscenze. Dirige Sistemi&Impresa e pubblica dal 2008 su Persone&Conoscenze la rubrica che ha ispirato il libro uscito nel 2009 Dirigenti disperate e Ci vorrebbe una moglie pubblicato nel 2012.Le riflessioni sul lavoro femminile hanno trovato uno spazio digitale sul blog www.dirigentidisperate.it. Nel 2013 insieme con Gianfranco Rebora e Renato Boniardi ha pubblicato Leadership e organizzazione. Riflessioni tratte dalle esperienze di ‘altri’ manager.