Che lingua parli?
Quella dei costi non è che solo una delle variabili che il PLM consente di gestire.
La standardizzazione della comunicazione tra gli enti aziendali e l’univocità delle informazioni sono spesso il motivo principale per il quale un’organizzazione va alla ricerca di un sistema in grado di gestire l’intero ciclo di vita di un prodotto innovativo. Interessante a questo proposito la storia di Sabaf.
Sabaf è la capogruppo di una multinazionale che produce componenti per cucine a gas.
È un vero gioiello italiano, uno dei principali produttori mondiali di componenti per apparecchi domestici per la cottura a gas. I suoi prodotti – bruciatori, rubinetti e termostati gas – le hanno fatto guadagnare il primo posto a livello globale nel suo settore distinguendosi per le loro performance, l’affidabilità e la sicurezza.
Ma in Sabaf non si producono solo componenti per apparecchiature per la cottura a gas. L’azienda ha raggiunto alti livelli di eccellenza grazie anche a una divisione ingegneristica interna che si occupa della progettazione e della costruzione di macchinari impiegati nei processi produttivi interni al fine di ottenere elevati livelli di automazione e qualità.
È questo il valore aggiunto, e per questo Sabaf è riconosciuta nel mondo come leader. Più della metà del suo fatturato proviene dalla vendita dei prodotti sui mercati esteri: Europa, Medio Oriente e Sud America si posizionano fra i mercati principali. L’azienda è presente in Brasile e Turchia con due stabilimenti produttivi.
I loro clienti principali sono i grandi e più noti produttori di elettrodomestici.
In collaborazione con Espedia l’azienda ha messo a punto un progetto di implementazione di SAP PLM per la completa integrazione tra i sistemi di progettazione Cad gestiti dall’ufficio tecnico e il gestionale ERP utilizzato a livello di gruppo.
Dal 2006 l’azienda ha intrapreso un processo di ‘rifondazione’ dei sistemi informativi che ha portato all’implementazione di SAP.
“Con questa strategia si voleva rispondere alle esigenze di crescita della Sabaf a livello internazionale – spiega Claudio Migliorati, Chief Information Officer – . L’ERP offriva una risposta adeguata sia dal punto di vista applicativo sia organizzativo”.
Nel 2010 i vertici aziendali hanno avvertito l’esigenza di integrare SAP con il sistema informativo Pdm utilizzato dall’Ufficio tecnico. Anziché optare per un Pdm specialistico la Sabaf si è affidata a Espedia per un’integrazione totale tra l’ecosistema di dati dell’Ufficio tecnico e quello del gestionale ERP di gruppo.
I sistemi PLM specialistici, sviluppati dai produttori dei software CAD, offrono un’integrazione nativa con questi e una vasta gamma di funzionalità tipiche dei processi di progettazione tecnica.
Per contro l’impiego di un sistema ‘CAD Free’ come il PLM SAP ha consentito a Sabaf di raggiungere la piena integrazione con il gestionale aziendale, superando la tradizionale dicotomia, abbastanza ricorrente in gruppi manifatturieri, tra sistemi informativi tecnici e sistemi informativi gestionali (ERP). Nelle aziende del gruppo Sabaf, le anagrafiche dei materiali, delle attrezzature, dei cicli di lavorazione e delle distinte base tecniche e gestionali sono state centralizzate, un’operazione che ha consentito di eliminare le ambigue duplicazioni di dati.
La condivisione degli obiettivi con l’ufficio tecnico è stata possibile con un continuo lavoro di comunicazione e sensibilizzazione. I progettisti hanno maturato con il tempo la consapevolezza che, a fronte di alcuni piccoli sacrifici funzionali, vi è stato un forte beneficio in termini di standardizzazione e integrazione di dati livello di gruppo. A questo va aggiunta la completa libertà di impiegare software CAD di diversi produttori e di la possibilità utilizzare la ricca disponibilità funzionale dei moduli applicativi della Business Suite SAP.
articolo, cad, case history, ciclo di vita, Claudio Migliorati, erp, Espedia, plm, Progettazione, Sabaf, sistema informativo, standardizzazione, tecnologie