Michele Balbi,
Presidente di Teorema e fondatore di Tilt, l’incubatore triestino realizzato in partnership con AREA Science Park, Università degli Studi di Trieste, Comune di Trieste, Provincia e con il supporto di Microsoft,
si è fatto promotore di una missione italiana al
Consumer Electronic Show di Las Vegas 2018. L’iniziativa ha raccolto lungo la strada un team di associazioni e imprenditori, le più importanti
Italia Startup, e-novia e Industrio, solo per citare le prime ad aderire.
Balbi, ha voluto fortemente questa missione, frutto della
consapevolezza di quanto fosse evidente la mancanza di un’area ‘Italia’ al CES: “Con piacere abbiamo trovato un grande supporto dal Mise, che ci ha offerto il suo patrocinio e dall’Istituto del Commercio Estero (ICE) che ci ha informato di aver avviato le procedure per una missione ufficiale italiana. A questo punto
l’obiettivo è supportare la missione dell’ICE, che prevede una decina di startup, con un’iniezione di ulteriori 50 realtà italiane che vogliono affacciarsi al mercato e ai finanziatori statunitensi e, perché no, mondiali in quella che di fatto è la più importante vetrina tecnologica a livello planetario”.
Stefano Casaleggi, Direttore Generale di AREA Science Park, ha garantito il supporto della più importante area di ricerca nazionale, dando anche una forte garanzia nel ruolo di
selezione delle startup che vede coinvolti, oltre agli stakeholder precedentemente citati, il Rettore dell’Università degli Studi di Trieste (Maurizio Fermeglia) e una selezione di giornalisti italiani del mondo della tecnologia. Grazie al lavoro svolto sul territorio nazionale infatti,
AREA può contare su un patrimonio di startup e una conoscenza delle dinamiche di sviluppo di nuove aziende che ha portato in Tilt e che sarà chiave nel garantire una selezione obiettiva dei candidati, supportata anche dalla lunga esperienza di
Stefano Casaleggi nel mercato della tecnologia.
Presentare al mondo la creatività italiana
Cosa manca per il successo dell’iniziativa? Per dare alla ‘missione italiana’ la giusta dignità, è stata avviata una
ricerca degli sponsor che possano contribuire alla copertura dei costi e, soprattutto, alla
selezione delle startup da portare a Las Vegas. I criteri di selezione saranno presto resi noti. La logica della selezione vuole fare sì che si realizzino delle
aree tematiche ‘per Industry’; questi alcuni dei cluster:
Mobility;
Smart Transportation e
Automotive;
Industry 4.0; BioTech-MedTech; FashionTech; AgroTech-FoodTech.
L’obiettivo è infatti presentare la creatività italiana e la capacità di affrontare mercati in cui il nostro Paese è molto noto, anche dal punto di vista dell’innovazione e della tecnologia. “L’idea è quella di affiancare all’area espositiva anche una serata italiana dedicata agli investitori e una conferenza stampa di presentazione della creatività tecnologica italiana nel mondo”, spiega Balbi.
Negli scorsi anni
a CES hanno partecipato primi ministri e presidenti dimolti Stati a noi vicini, la passione del Presidente francese
Emmanuel Macron per le startup è nota. La Francia è proprio l’esempio più brillante di come si possa creare una vetrina e un’immagine tecnologica a una nazione nota, come l’Italia, più per cibo e moda.
Nella scorsa edizione i francesi hanno realizzato una missione da oltre 200 startup.
“Ci auguriamo q
uesta prima missione italiana, sintesi di quanto sia possibile fare quando pubblico e privato collaborano, possa essere il primo passo per
dare anche alla nostra nazione un ruolo chiave nel mercato delle nuove tecnologie, sempre più importante per la creazione di valore e posti di lavoro”, aggiunge il Presidente di Teorema. Che ci tiene anche a sottolineare: “Questo è solo uno dei passi che riteniamo sia indispensabile
per dare rinnovata competitività alle nostre aziende, congiuntamente all
’inserimento di competenze tecnologiche, e digitali in particolare, che non può più attendere. Estendere i prodotti tradizionali con componenti digitali, integrare nei processi produttivi nuove modalità operative agevolate dalle nuove tecnologie, aiutare le aziende a raggiungere nuovi clienti grazie al web ed allo sfruttamento dei nuovi device, fare patrimonio dei dati raccolti(o raccoglibili) grazie a
IoT e alla loro interpretazione sono componenti irrinunciabili per il successo delle nostre imprese e per continuare ad avere una presenza significativa a livello nazionale ed internazionale. Questo è il ‘sogno’ che coltiviamo, e che perseguiamo con passione e con tutte le nostre energie”.