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Blockchain, cosa può fare per le aziende

La Blockchain è un “libro mastro della verità” come l’ha definita Dan Tappscott: un libro mastro aperto, distribuito e globale che ha il potenziale di cambiare radicalmente ciò che possiamo fare online, come lo possiamo fare e chi può parteciparvi. La Blockchain sta portando Internet in una seconda era. Quando si pensa all’impatto dei primi decenni da quando è nato Internet, non si può negare che siano avvenute un sacco di cose buone, ma, almeno in Occidente, ci sono stati anche effetti negativi: la disuguaglianza sociale è aumentata, stiamo perdendo il nostro diritto fondamentale alla privacy e stiamo affrontando un periodo di disoccupazione strutturale, in gran parte causato dalla tecnologia che permette di coordinare supply chain globali, spostando la produzione in Paesi lontani. Nel paradigma della comunicazione pre Internet, basato su broadcasting e stampa, c’era un controllo dell’informazione centralizzato nelle mani di pochi attori chiave istituzionali, che detenevano il potere dell’informazione e i destinatari erano passivi. Il nuovo paradigma, quello dell’informazione libera grazie a Internet, doveva essere controllato da tutti in modo distribuito. Ma, in realtà, Internet è stato lasciato in balia di strutture di potere concentrate con una marcata asimmetria nella capacità di modellarla per i propri scopi. Di conseguenza, ricchezza, prosperità e libertà sono arrivate, ma solo per pochi.

Che cos’è la Blockchain? 

Nel suo senso più astratto, Blockchain è una nuova piattaforma tecnologica che consente una migliore capacità di verificare e registrare lo scambio di valore tra un insieme interconnesso di utenti; è un modo sicuro e trasparente per tracciare la proprietà delle risorse prima, durante e dopo qualsiasi transazione. Ogni transazione tra le parti nella Rete è un ‘blocco’ e l’insieme cumulativo di transazioni sull’intera rete è la ‘catena’: Blockchain, appunto. La tecnologia Blockchain consente a qualsiasi rete di utenti di tracciare e scambiare virtualmente qualsiasi cosa di valore. Esistono due tipi di Blockchain: pubbliche e private. La Blockchain di Bitcoin ne è un esempio di pubblica o ‘senza autorizzazione’. Queste reti sono aperte a chiunque e ciascuna utilizza le proprie valute native digitali, per esempio Bitcoin ed Ethereum. Le valute native sono i mezzi di scambio richiesti per l’utilizzo di Blockchain pubbliche per lo scambio di valore. Le Blockchain pubbliche consentono una partecipazione illimitata e anonima. Su Blockchain pubbliche, le valute native sono necessarie per due ragioni: compensare i membri della rete che verificano e registrano le transazioni (chiamati ‘miners’); data la natura anonima dei membri della rete è il mezzo richiesto per rivendicare un bene sottostante dal suo emittente. Dal punto di vista del compratore, i vantaggi sono: la permanenza (i dati non possono essere cancellati); la resistenza alla manomissione del registro delle transazioni; una maggiore sicurezza e una maggiore privacy. Dal punto di vista del venditore, tuttavia, la transazione potrebbe comportare rischi di cambio indesiderati (il prezzo delle cripto valute è al momento altamente volatile) e, inoltre, vi è un contributo che i minatori richiedono per verificare le transazioni. Andrebbero fatte delle riflessioni sul fatto che questi benefici e queste sfide potrebbero avvantaggiare determinati tipi di transazioni in valuta digitale e ostacolarne altri. Le Blockchain private, pur basandosi sullo stesso tipo di tecnologia, perdono l’importante caratteristica dell’apertura, che rende le Blockchain pubbliche potenzialmente disruptive e capaci degli effetti rivoluzionari di cui al paragrafo precedente. Anche una Blockchain privata registra lo scambio di valore tra le parti in una Rete, ma l’accesso è regolato dal proprietario (per esempio impresa o Governo), quindi non tutti possono aderirvi liberamente. È il proprietario, dunque, che si assume la titolarità della Blockchain e se ne assume anche la responsabilità. Per gli utenti non è più necessario per questo avere fiducia nella tecnologia sottostante. È allora molto probabile che le Blockchain private si diffonderanno per prime e più rapidamente, permettendo una ‘educazione’ degli utenti che porterà, in un secondo tempo, anche una maggiore comprensione e diffusione delle Blockchain pubbliche. Le Blockchain private e pubbliche non si escludono a vicenda. Le organizzazioni che stanno pilotando progetti di Blockchain proof of concept possono costruire sull’infrastruttura pubblica di blockchain e progettare ulteriori tecnologie su misura, sviluppate internamente, al fine di usarle per gli scopi della propria rete privata, per esempio le Initial Coin Offering, (ICO), hanno questa natura. In generale, mentre le applicazioni specifiche della tecnologia Blockchain sono ancora in fase di sviluppo, ci sembra di poter affermare che le Blockchain aziendali abbiano i seguenti vantaggi, rispetto alle tecnologie di registrazione attuali:
  • coerenza: una Blockchain registra al suo interno la cronologia di tutte le transazioni e tutti gli utenti hanno una copia identica della Blockchain, cioè di tutte le registrazioni del libro mastro, o ‘ledger’, in essa contenuto;
  • democrazia: perché la rete che utilizza la Blockchain accetta e gestisce le regole per il suo utilizzo;
  • sicurezza e precisione, perché la crittografia protegge tutti i dati e le informazioni, ed è necessario l’uso di chiavi digitali e firme digitali per accedere ai dati nel ledger;
  • è segmentata e privata sulla base di regole predefinite: le chiavi digitali e le firme digitali degli utenti possono accedere all’intero ledger, a una particolare transazione o a un insieme di transazioni e così via;
  • permanenaza e resistenza alla manomissione: il ledger non richiede un punto di controllo centralizzato e i dettagli di tutte le transazioni registrate non possono essere modificati retroattivamente senza il pieno accordo della rete;
  • rapido aggiornamento: il ledger riflette qualsiasi cambiamento (per esempio una nuova transazione) quasi in tempo reale, ogni copia di ogni utente riflette queste modifiche nello stesso intervallo di tempo e i record delle transazioni possono essere mantenuti e aggiornati in modo sicuro dagli stessi utenti;
  • intelligenza: consente la creazione di ‘contratti smart’ che si ‘auto eseguono’.
Questi vantaggi consentono lo sviluppo di molti potenziali applicazioni e prodotti diversi delle cripto valute.  
L’articolo completo è stato pubblicato sul numero di Marzo di Sistemi&Impresa. Per informazioni sull’acquisto di copie e abbonamenti scrivi a daniela.bobbiese@este.it (tel. 02.91434419)

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Francesco Venier

Francesco Venier è Professore di Organizzazione Aziendale, Università di Trieste e Direttore Divisione Executive Education di MIB School of Management