Assaporare l’innovazione alla ricerca del gusto
Da millenni l’oro giallo della cucina mediterranea si identifica nell’olio d’oliva e nell’extravergine. La coltivazione dell’olivo è attestata in siti archeologici databili al 3500 a.C. Utilizzato già durante il quarto millennio prima di Cristo, la storia di questo prezioso alimento, dalle proprietà organolettiche uniche, è indissolubilmente legata allo sviluppo delle grandi civiltà mediterranee, antesignane della cultura italiana legata al buon gusto.
Fondata nel 1983 come controllata del Gruppo Cremonini, Olitalia inizia a operare distribuendo i propri prodotti al catering e successivamente al retail, caratterizzandosi per un’ampia e articolata gamma di specialità olearie regionali. Olitalia oggi collabora con più di 2300 clienti in tutto il mondo e i suoi prodotti –90 milioni di litri d’olio in un anno – sono distribuiti in 120 Paesi.
Filiera corta, logistica integrata
Le imprese agricole selezionate tra i fornitori stipulano un accordo di filiera con Olitalia per garantire la rintracciabilità delle olive, con particolare attenzione ai principi attivi utilizzati nei trattamenti. Il processo di selezione del fornitore di materie prime, di materiali sussidiari e servizi prende in considerazione differenti parametri di valutazione.
Olitalia distribuisce l’olio attraverso una capillare rete di vendite organizzata su tutti i canali di distribuzione, dalla GDO al piccolo retailer.
L’organizzazione logistica di Olitalia permette all’azienda di consegnare su tutto il territorio nazionale impiegando una media di 3 giorni, mentre sul mercato internazionale è di 3 settimane il tempo necessario per evadere l’ordine.
“La nostra strategia mira allo sviluppo ed espansione del marchio sia in Italia sia all’estero”, spiega Alberto Fenati, IT Manager di Olitalia. Una roadmap che non esclude importanti collaborazioni sul fronte delle private labelin Italia, per esempio con COOP, e in Inghilterra, dove l’azienda ha da poco siglato un accordo con Marks & Spencer, un importante player della grande distribuzione a livello nazionale.
Per una realtà di queste dimensioni, operativa su grandi volumi e con numerose referenze in Italia e all’estero, dotarsi di sistemi informatici reattivi sul fronte della gestione logistica e del monitoraggio dei parametri di performance è indispensabile.
Business Intelligence e Performance Management: rotta verso la qualità
Nel 2004, dopo una lunga selezione per il provider più affidabile – processo a cui hanno preso parte anche giganti del calibro di SAP –, la scelta del partner è ricaduta su Sinfo One. Dal lavoro congiunto di Sinfo One e Olitalia è nato un gestionale ad hoc che nel 2008 è stato implementato anche sul sistema informativo dell’Acetificio Cremonini, una start-up che per la sua crescita ha beneficiato di tutto il know how e degli impianti di Olitalia.
“Conosciamo Sinfo One dal 2004” conferma Fenati. “Da quando l’azienda ha dedicato una linea specifica alla Business Intelligence è diventata un partner insostituibile, perché si è trasformata in un player che gestisce il business a 360 gradi”.
Grazie al nuovo sistema di Business Intelligence implementato le informazioni vengono ora indicizzate automaticamente secondo le logiche che guidano il funzionamento del Datawarehouse. Un salto tecnologico che ha permesso a Olitalia di risparmiare il tempo che era necessario alla ‘traduzione’ del dato dalla ‘versione ERP’ a quella del Datawarehouse. Oggi tutto avviene in automatico.
Una delle criticità che ogni realtà aziendale riscontra, dice Fenati, è l’erogazione di una reportistica che mantenga inalterata la qualità del dato. “Infatti – prosegue – troppo spesso negli ERP i dati non sono corretti e prima si individua l’errore, prima si evitano distorsioni. Ci si può accorgere di disallineamenti nel dato se alla fine del processo di produzione si presentano distorsioni sul prezzo o sulle unità di misura. In questi casi si fa affidamento all’esperienza del Controllo di gestione, affinché i numeri rientrino nel perimetro”.
Il sistema di Business Intelligence adottato da Olitalia ha permesso all’azienda di performare in modo eccellente, soprattutto in ambiti come il Finance, dove l’attenzione al dato deve essere massima. “In corso – fa sapere Fenati –, un progetto di budgeting che stiamo implementando su una piattaforma Oracle.