Artigianalità sì, ma anche innovazione: Toscanini raddoppia i robot in azienda
Tradizione e artigianalità sono riconosciute in tutto il mondo come due grandi qualità del Made in Italy. Ma oggi le aziende devono puntare su un terzo elemento per crescere e saper affrontare le nuove sfide del mercato: l’innovazione.
Per questo motivo Industrie Toscanini, impresa di famiglia fondata nel 1920 a Borgosesia (in provincia di Vercelli) e specializzata nella creazione di portabiti in legno su misura e accessori per il guardaroba, con una forte componente di design e know-how tecnico-artigianale, già dal 2010 ha introdotto l’automazione in azienda con l’obiettivo di ottimizzare la sua produzione.
“Nel nostro processo produttivo ci sono alcune fasi ripetitive, come l’assemblaggio e la foratura delle portabiti, che possono essere svolte da robot collaborativi”, spiega a FabbricaFuturo.it Michele Martinetti, IT Manager di Toscanini. “Oggi sono già presenti in azienda due robot nel reparto fresatura ossia di preparazione dei semilavorati: uno nell’area di tornitura e due in quella di levigatura. L’obiettivo è quello appunto di inserire anche nelle successive fasi di lavorazione robot collaborativi per le fasi di assemblaggio. Il nostro scopo è quello di automatizzare le fasi ripetitive, a basso contributo di valore aggiunto e apporto dell’expertise dei nostri artigiani”.
Toscanini “sta studiando le migliori soluzioni ed è in una fase di selezione di aziende del settore in vista del 2019, quando dovrebbero essere inseriti nel reparto di finitura nuovi robot”, racconta Martinetti. “La manualità e l’artigianalità del prodotto, comunque, resteranno un caposaldo importante della produzione Toscanini”.