Agugiaro & Figna, sviluppare il business grazie ai dati (giusti)
Due famiglie imprenditoriali unite da una comune visione strategica: questa è la particolarità di Agugiaro & Figna, gruppo operante nella molitura del grano tenero, nato nel 2003 dalla fusione di Molino Agugiaro e di Molino Figna. “Le due famiglie, per competere in un contesto sempre più globale, hanno unito le competenze e investito le proprie risorse in tecnologia e capitale umano”, spiega Edoardo Vernetti, Direttore Generale di Agugiaro & Figna (171 addetti, 166 milioni di euro di fatturato).
La condivisione delle esperienze ha reso il Gruppo, presente in 96 paesi, uno dei principali operatori italiani nella produzione e vendita di farine di grano tenero. “La filosofia aziendale è trasformare una commodity come la farina in un brand e offrire ai professionisti un prodotto dedicato. L’esportazione, che vale più di un quarto del fatturato del Gruppo, riveste un ruolo fondamentale in questo”.
Affrontare il mercato significa, oltre che diversificare il prodotto, investire in Risorse Umane e tecnologia. Il Gruppo Agugiaro & Figna attua una strategia nella quale l’automazione – che consente di lavorare anche la notte e nei weekend senza la presenza di operatori – è affiancata da personale altamente qualificato: “Abbiamo inserito ingegneri nei nostri mulini; riusciamo ad attirare giovani che cercano lavori più qualificati”.
Nel 2015 l’azienda sceglie SiFides R7
Un ulteriore elemento di attrazione è la sostenibilità: “Siamo al terzo anno del bilancio di Sostenibilità e stiamo intraprendendo il percorso per diventare B Corp”, spiega il manager. In proposito, nei 13 ettari a fianco dello stabilimento di Collecchio sono state piantate 18mila piante che assorbiranno tutta l’anidride carbonica emessa dai siti produttivi.
Per essere efficiente dal punto di vista del business, è stato invece fondamentale l’investimento in tecnologia. Nel 2015, l’azienda ha effettuato l’upgrade del gestionale, passando a SiFides R7 (Sinfo One): “Quando sono entrato in azienda, i sistemi gestionali erano percepiti solo come strumenti nei quali caricare i dati. Pertanto, un primo obiettivo è stato estrapolare le informazioni che, oggi, sono un patrimonio fondamentale per l’azienda”, riflette il manager. Anche perché la sfida è aumentare il già ampio portfolio clienti all’estero e questo, secondo Vernetti, significa customizzare i prodotti e adattare la produzione.
L’obiettivo è continuare nell’innovazione tecnologica lungo la strada della gestione univoca e accessibile dai dati: “Abbiamo bisogno che tutte le risorse abbiano accesso alle informazioni per poterle analizzare, perché le buone idee non hanno età o genere”. Se tutti hanno l’opportunità di dare il loro contributo, la tecnologia può diventare ancora più potente.
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Alessia Stucchi è giornalista pubblicista. Laureata in Lettere Moderne in triennale e in Sviluppo Economico e Relazioni Internazionali in magistrale. Nel 2023 ha vinto il premio America Giovani della Fondazione Italia Usa che le ha permesso di conseguire il master Leadership per le relazioni internazionali e il made in Italy. Nel tempo libero si dedica alle camminate, alla lettura e alle serie tivù in costume.