È ormai risaputo che il discreto aumento del Pil italiano è legato prevalentemente all’incremento dei volumi delle nostre esportazioni.
La globalizzazione ha abbattuto le ultime resistenze, infondendo una spinta considerevole alle attività di internazionalizzazione delle imprese, che possono contare sull’attività di scambio commerciale con il resto del mondo come leva per sostenere e incrementare i livelli di produttività e il prestigio del made in Italy.
I paesi in via di sviluppo rappresentano un fertile bacino di destinazione per le merci italiane: negli ultimi anni gli analisti hanno puntato l’attenzione sul continente africano e in particolare sul Ghana, come meta ideale per le esportazioni nostrane.
Ghana, il caso virtuoso
Tra il 2008 e il 2013 il PIL del Ghana ha registrato uno dei più elevati tassi di crescita al mondo con un aumento medio annuo di quasi nove punti percentuali. Negli anni successivi la crescita ha subito un rallentamento, ma il paese continua a poter contare su una delle economie più stabili e prospere del continente africano.
Attualmente il Ghana sta attraversando un periodo di forte dinamismo a livello economico, caratterizzato da grandi investimenti in alcuni settori produttivi -quelli tipici di un paese che si avvia lungo un percorso di intensa modernizzazione- energia (anche rinnovabile), costruzioni, trasporti ferroviari.
L’Italia festeggia quest’anno 60 anni di rapporti diplomatici con il Ghana ed è strettamente legata al paese guidato dal Presidente Nana Akufo-Addo da storici rapporti di natura economica.
Nel 2016 le esportazioni italiane in Ghana hanno toccato il loro massimo storico, superando i 264 milioni di euro e registrando un aumento su base annua del 29,5%. Il settore elettronico ed elettrotecnico italiano in particolare ha segnalato nel periodo 2007-2016 una crescita dell’export di tecnologie verso l’Africa a un tasso medio annuo del 3%.
Il supporto alle imprese
A diffondere il dato è ANIE Confindustria, la Federazione Nazionale delle Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche che, il 12 dicembre in occasione dell’annuale Open Day tenutosi al Palazzo delle Stelline di Milano alla presenza del vice presidente per l’internazionalizzazione Andrea Maspero, ha presentato un ricco programma di iniziative a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese.
L’internazionalizzazione si conferma infatti una delle principali leve di sviluppo anche per le imprese tecnologiche: l’incidenza dell’export sul fatturato totale si attesta nei settori ANIE al 55%, registrando un aumento di ben 8 punti negli ultimi 10 anni.
Maspero ha dichiarato: “Per rispondere alle sfide di un contesto in continua evoluzione e non perdere le nuove opportunità date dalla ripresa globale è importante disporre di strumenti mirati di internazionalizzazione. La globalizzazione sta cambiando volto, orientandosi a una dimensione più regionale e caratterizzandosi per un accorciamento delle catene del valore. Il nostro ruolo è quello di accompagnare le aziende nel loro percorso, supportandole e creando per loro concrete occasioni di business nei mercati più recettivi all’offerta tecnologica italiana”.