La leadership dell’equilibrio
di Chiara Lupi, Direttore editoriale ESTE
(dall’editoriale pubblicato su Sistemi&Impresa, novembre 2014)
“Su quali tematiche è importante porre attenzione per la nascita della fabbrica del futuro? Nel panorama manifatturiero odierno sono diverse le leve da muovere per raggiungere questo obiettivo. Una di queste è la persona, con le sue competenze tecniche e di leadership, la disponibilità finanziaria e la capacità di gestire aziende globali, con tutta la loro complessità organizzativa”. La nostra intervista di copertina a Mauro Piloni apre con questo interrogativo. Interessante notare come la persona, e le competenze che porta con sé siano il primo elemento citato dal CEO di Whirlpool. Nella fabbrica del futuro, come è emerso anche nella scorsa edizione del World Manufacturing Forum a Milano, non serviranno solo capacità tecniche per imparare a dialogare meglio con macchinari e software di prodotto. Alle persone sarà richiesta una integrazione sempre più spinta tra soft e hard skill per formare team di lavoro globali, in grado di operare alla progettazione di prodotti complessi. I nuovi team di lavoro non dovranno più operare secondo logiche di silos dipartimentali ma costituiranno sistemi trasversali alle strutture organizzative. Una ‘cross fertilization’ che permetterà di formare team multidisciplinari in grado di interagire meglio per creare prodotti migliori. Alla sfida sulle competenze bisogna contrapporre la sfida sulle tecnologie che abiliteranno l’innovazione. EFFRA – European Factories of the Future Research Association – presieduta da Maurizio Gattiglio (vedi intervista di copertina sul n. 4 di Sistemi&Impresa) focalizza la sua attenzione sui vantaggi della ricerca nell’ambito delle tecnologie avanzate La leadership dell’equilibrio di produzione per dar vita alla fabbrica del futuro.
Le tecnologie digitali hanno già innescato la rivoluzione del manifatturiero, impossibile non adeguarsi. Le aziende, anche le nostre Pmi, dovranno saper sfruttare le potenzialità dell’innovazione tecnologica per abilitare nuovi modelli di manifattura digitale. Ma qual è il grado di consapevolezza delle nostre imprese? Per le nostre aziende manifatturiere quali sono i fattori di successo, le tecnologie, i processi e le competenze che devono sviluppare per guardare al futuro? Per poter fare anche noi delle prime valutazioni abbiamo lanciato un’indagine che ha l’obiettivo di indagare queste tematiche. I risultati della survey (realizzata in collaborazione con OD&M Consulting) troveranno spazio nelle pagine della rivista e verranno presentati nella prima edizione 2015 del nostro ciclo di eventi FabbricaFuturo. FabbricaFuturo si sta imponendo come spazio di riflessione per condividere scenari, tecnologie, modelli organizzativi della ‘digital factory’ ma, soprattutto, per intercettare i trend. Le tecnologie, racconta il rettore dell’Università di Bergamo Stefano Paleari a pag. 36, sono lo ‘spazio dell’impazienza’: siamo diventati più veloci nel fare le cose ma non siamo capaci di immaginare il futuro. Se abbiamo uno strumento che corre più veloce dobbiamo anche avere un sistema organizzativo che lo supporti se vogliamo aumentare la produttività. E dobbiamo affidarci a leader in grado di ricercare l’equilibrio, che si traduce nella capacità di incrociare passione e competenze e trovare soluzioni semplici all’interno di modelli organizzativi complessi. modelli organizzativi complessi. Come ha detto Alberto Fenati, Group controller di Olitalia, il futuro non è più quello di una volta.
Alberto Fenati, EFFRA, FabbricaFuturo, Horizon 2020, Maurizio Gattiglio, Mauro Piloni, OD&M, survey FF 2020