Uscire dalla crisi eliminando gli sprechi
Dalle moto ai trattori l’innovazione diventa lean.
Ne parliamo con Ezio Bruno, titolare e fondatore della Frandent, storico marchio di produzione di attrezzature per macchine agricole.
Sembra impossibile, ma innovare in questo settore si può, eccome. Frandent ce l’ha fatta grazie alla ‘cura Lean’.
Ezio Bruno, imprenditore illuminato a cui basta osservare i flussi di lavoro per capire come vanno le cose, ha intravisto tutte le potenzialità e i benefici di una conversione all’efficienza tanto che la Frandent ha seguito un percorso – curato dal Gruppo Galgano – ritmato dal ridisegno dei processi primari attraverso interventi di tipo Lean volti all’eliminazione degli sprechi.
Approcciata la metodologia Lean dal 2007 la Frandent ha già avuto modo di trarre beneficio da questa filosofia della produzione progettando l’apertura di uno stabilimento con l’obiettivo di ridurre gli spazi accorciando le distanze da percorrere e ravvicinando operatori e pezzi.
L’azienda ha rinnovato tutti i processi – assemblaggio compreso – passando da grandi lotti di produzione a produzioni meno di massa ma ‘just in time’.
“L’operatore offre l’input a questo processo. Diventa lui la miccia dell’innovazione” spiega Bruno.
Eliminato tutto ciò che non è da considerarsi ‘valore aggiunto’ l’azienda ha traguardato ottimi risultati in breve tempo attivando un processo di innovazione sistematica che si autosostiene. Un genere di innovazione di tipo strategico che ha contagiato anche gli stakeholder, spingendo i fornitori a essere più reattivi creando sinergie nuove.
“In momenti di crisi economica – commenta Bruno – sembra più sensato ‘chiudere i rubinetti’, ma bisogna anche avere coraggio e andare controcorrente. Solo così un periodo difficile può trasformarsi in un’opportunità”.
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