Il PLM: leva per il ridisegno dei workflow
Una delle leve principali di un sistema Plm che ha l’ambizione di gestire il ciclo di vita di un prodotto è la perfetta integrazione tra tecnologia, informazioni, processi e persone.
Alla ricerca di un equilibrio nel bilanciamento di questi 4 elementi e forte di una competenza di oltre 25 anni nel Food&Beverage, Sinfo One ha messo a punto una soluzione per la gestione del ciclo di vita del prodotto alimentare (basata su tecnologia Oracle Agile) che le ha fatto conquistare una posizione da leader in Italia, e oggi anche in Europa.
Dove? Per la precisione in Inghilterra, patria della United Biscuits.
La UB è un colosso a livello europeo. L’azienda ha trovato in Sinfo One un partner nel settore alimentare che rispondesse alle esigenze dell’industria food nel suo complesso. L’obiettivo del progetto PLM messo a punto per United Biscuits è stato rendere autonomo dal punto di vista del sistema informativo il ramo dell’azienda dedicato alla produzione degli snack salati, una divisione che assorbe una parte significativa di business ma con peculiarità differenti rispetto al ‘dolce’. Le aree di processi interessate dall’intervento in ambito PLM sono state da una parte quelle relative al passaggio dall’idea al lancio del prodotto, il cosiddetto Product to Market. Dall’altra quelle afferenti l’allineamento con la compliance e la messa in sicurezza di tutto il patrimonio informativo: il Data to Market.
La soluzione che UB ha scelto di implementare con Sinfo One è Oracle Agile, un sistema che rende possibile gestire un portafoglio di progetti in modo razionale con l’obiettivo di tenere sotto controllo i costi. Quando si parla di Food non si può certo escludere l’universo compliance per l’allineamento alle regole legislative e sanitarie dettate dai mercati di riferimento e a quelle imposte dai retailer, spesso in grado di esercitare forti pressioni sui loro fornitori.
Il progetto di implementazione e cambiamento organizzativo è ancora in corso – fanno sapere da Sinfo One –. Diversi dettagli rimangono ancora top secret. Le date sul roll out invece no. Se a settembre 2012 sono iniziate le prime riunioni per il disegno del perimetro progettuale a marzo si concluderà la parte implementativa e di setup. È previsto un primo ‘Go Live’ ad aprile per l’area Product to Market e un secondo a maggio per il Data to Market. Il progetto è sfidante. “Entrambe le aree di processi presentano criticità – spiega Giuseppe Malorgio, Responsabile Sinfo One del progetto UB –: nel Product to Market i processi di sviluppo nuovo prodotto coinvolgono tutta l’azienda, dal marketing strategico a quello operativo, dalla produzione all’R&D, dall’ingegneria di produzione all’ufficio acquisiti, dalla qualità al costing. La difficoltà sta nel sincronizzare i vari enti e connetterli tramite un sistema di collaboration che armonizzi e semplifichi il lavoro dei diversi attori aziendali. Nel Product to Market la complessità è legata alla definizione di tutte quelle che sono le informazioni, ad oggi non gestite in strumenti strutturati, inerenti l’R&D e qualità, quali ingredienti prototipali, formule, specifiche tecniche, che domani saranno il core delle informazioni capitalizzate da cui deriveranno i fattori nutrizionali e tutti i claim che potranno esser veicolati al consumatore finale”.
La leva principale del prodotto alimentare di domani per Sinfo One sarà la sua flessibilità. “Quanto più è flessibile un prodotto tanto più saranno garantite le esigenze del mercato del food, dove la variabilità delle richieste è sempre più sfidante”.
alimentare, articolo, case history, ciclo di vita, food, Giuseppe Malorgio, plm, Progettazione, Sinfo One, sistema informativo, tecnologie, United Biscuits, workflow