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Più intelligenza (umana) e meno forza

Orientarsi in un contesto economico mutevole si può, a patto di rivalutare la centralità della strategia e del management. Se lo scenario è incerto al punto da rendere necessario coniare un nuovo sostantivo, ‘policrisi’, per indicare più crisi che si affacciano contemporaneamente, e se l’incertezza del contesto genera insicurezza e disorientamento, ci chiediamo se non sia necessario ripensare le modalità di gestione delle nostre imprese. Mettersi in discussione è sempre un esercizio sfidante e la riflessione di Stefano Zane e Nicola Boni ci fornisce qualche elemento di analisi. Gli autori attingono a un passato lontano: il filosofo e generale cinese Sun Tzu nel suo celebre L’arte della guerra, già 2.500 anni fa, proponeva indicazioni utili e generalmente valide per gestire la complessità. Contesti mutevoli e instabili richiedono grande flessibilità, non a caso il Change management rappresenta per tutti una sfida e, diceva Tzu, lo stratega che non è abile nell’arte di modificare i piani non riuscirà a fare il miglior uso dei suoi uomini. Semplice a parole, in effetti è molto sfidante gestire situazioni volatili, imprevedibili, complesse e ambigue.

Di tutto ciò le imprese sono consapevoli, e per questo si affidano a chi può aiutarle a tracciare una rotta. Testimoniano questo approccio le aziende clienti di Sinfo One, la software house parmense cui ogni anno, in estate, dedichiamo la controcopertina della nostra rivista. Le tante voci che pubblichiamo sottolineano l’importanza di potersi affidare a un partner che non si limita a proporre soluzioni, ma entra nel merito del ‘perché’ adottarle, calandole all’interno di uno specifico contesto e, soprattutto, supporta nella gestione del cambiamento. E torniamo quindi alla valorizzazione della strategia e del management: bisogna aver chiari gli obiettivi e gli strumenti che occorrono per raggiungerli. Bisogna ‘entrare nel cuore’ delle questioni per riuscire a portare avanti in parallelo i due fattori fondamentali, vale a dire Change management e Trasformazione digitale.

Paola Pomi, CEO di Sinfo One, è in grado di creare un’alchimia unica che fa leva su empatia e capacità di collaborazione: questo consente di superare la classica dicotomia cliente-fornitore per concretizzare una partnership reciprocamente arricchente. Elemento propulsore di questa alchimia è certamente la condivisione dell’assetto manageriale: Sinfo One è un’azienda familiare, come la maggior parte delle medie imprese italiane. E il valore del team di Pomi risiede nella capacità di intessere dialoghi costruttivi che consentono di gestire, e anche anticipare, problemi emergenti. Per questo sono importanti le competenze soft del team, che condivide valori e uno stile basato sulla consapevolezza dei limiti e la non arroganza delle osservazioni. Il consulente è una figura assimilabile a un viandante, che non ha meta, ma riflette su ciò che incontra. E questo significa perseverare sino alla scoperta della soluzione giusta.

La storia di Sinfo One inizia esattamente 40 anni fa e il suo fondatore Rosolino Pomi, che incarna le caratteristiche del buon manager, ha saputo trasmettere competenze e capacità gestionali alle figlie e al team. La competizione è fatta di intelligenze, non di forze, scriveva Tzu. Un insegnamento che in Sinfo One mettono in pratica da 40 anni. E sarà probabilmente questa la chiave per traguardare i decenni futuri.

L’articolo è pubblicato sul numero di Luglio/Agosto/Settembre 2024 di Sistemi&Impresa.
Per informazioni sull’acquisto di copie e abbonamenti scrivi a daniela.bobbiese@este.it (tel. 02.91434400)

Change management, innovazione, intelligenza umana


Chiara Lupi

Chiara Lupi ha collaborato per un decennio con quotidiani e testate focalizzati sull’innovazione tecnologica e il governo digitale. Nel 2006 sceglie di diventare imprenditrice partecipando all’acquisizione della ESTE, casa editrice storica specializzata in edizioni dedicate all’organizzazione aziendale, che pubblica le riviste Sistemi&Impresa, Sviluppo&Organizzazione e Persone&Conoscenze. Dirige Sistemi&Impresa e pubblica dal 2008 su Persone&Conoscenze la rubrica che ha ispirato il libro uscito nel 2009 Dirigenti disperate e Ci vorrebbe una moglie pubblicato nel 2012.Le riflessioni sul lavoro femminile hanno trovato uno spazio digitale sul blog www.dirigentidisperate.it. Nel 2013 insieme con Gianfranco Rebora e Renato Boniardi ha pubblicato Leadership e organizzazione. Riflessioni tratte dalle esperienze di ‘altri’ manager.