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FabbricaFuturo Brescia, la Manifattura torna protagonista

Fabbricafuturo

A FabbricaFuturo Brescia 2024 le aziende della Manifattura del territorio tornano a raccontarsi. Dopo le tappe di Torino, Treviso e Bologna, il roadshow promosso dalla casa editrice ESTE e della sua rivista Sistemi&Impresa, che da oltre 10 anni osserva e racconta quanto accade nel settore manifatturiero, fa tappa a Brescia, più precisamente al Borgo Santa Giulia, Via Brescia 3, Corte Franca (Brescia). Nell’edizione 2024, si raccontano: Alluminio Agnelli, Rbm, Olimpia Splendid Group, Cotonificio Zambaiti, Ori Martin, LU-VE Group e El.Com.

Ad animare il dibattito sono le sfide che le aziende affrontano quotidianamente per rimanere competitive e all’avanguardia: trarre valore dai dati (anche in ottica di sostenibilità), efficientare il business, attrarre e valorizzare il personale. Grazie alle testimonianze concrete delle aziende partecipanti e le molteplici occasioni di networking previste da FabbricaFuturo, si possono approfondire queste tematiche, dibattendo con ospiti e relatori.

Ad accompagnare il racconto delle imprese manifatturiere sono gli approfondimenti degli sponsor e partner del progetto editoriale: ally Consulting, Aon, Carriere Italia, Considi, MADE Competence Center Industria 4.0, Quin, Siav, SinfoOne, Smiro System e Vitale Zane & Co.

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Alluminio Agnelli, Rbm e Olimpia Splendid Group si presentano partecipando a una tavola rotonda incentrata sulla Transizione 5.0: in particolare, come la sostenibilità, la resilienza e lo sviluppo umano possono rafforzare il sistema produttivo. Servono, infatti, particolari competenze per indirizzarsi su questa strada, ma d’altronde, come riporta il sito di Alluminio Agnelli, gruppo di lavorazione dell’alluminio (260 dipendenti e 180 milioni di euro di fatturato), “non si finisce mai di imparare”. In particolare, l’azienda sostiene questa visione dal 1907, anno della sua fondazione, attraverso le sue 10 divisioni, tra le quali la produzione di pentole. A rappresentare l’azienda a FabbricaFuturo è il Presidente Paolo Agnelli, oltre che terza generazione della famiglia alla guida dell’impresa, e Presidente di Confimi Industria, la Confederazione dell’industria manifatturiera italiana e dell’impresa privata che rappresenta circa 45mila imprese per 650mila dipendenti con un fatturato aggregato di quasi 85 miliardi di euro.

Una storia di continuo sviluppo innovativo caratterizza anche Rbm, azienda attiva nel settore idrotermosanitario (187 dipendenti e 148 milioni di euro di fatturato), fondata nel 1953, che oggi conta quattro stabilimenti produttivi nel Bresciano e cinque filiali nel mondo (Francia, Belgio, Australia, Romania e Cina). Il Direttore Generale Luca Vittuari presenta a FabbricaFuturo la strategia del gruppo verso il futuro.

Fondata nel 1956, Olimpia Splendid Group, è un’azienda che progetta, produce e commercializza tecnologie per climatizzare, riscaldare e trattare l’aria di casa (114 dipendenti e 120 milioni di euro di fatturato) e oggi è guidata dall’Amministratore Delegato Marco Saccone. Tra i suoi valori risaltano la sostenibilità e il territorio (elementi cardine dell’Industria 5.0): mantiene la produzione delle tecnologie core del business a Brescia, all’interno di una Smart factory ad alta efficienza produttiva ed è alimentata al 100% da energia elettrica rinnovabile.

La sostenibilità si supporta con dati certi

Come testimoniano i casi della tavola rotonda, la sostenibilità e la digitalizzazione sono un binomio inossidabile: si può adottare un approccio sostenibile solo se ci si incammina verso la digitalizzazione che permette di ridurre lo spreco di risorse e, di contro, efficientare il business. Ad approfondire queste tematiche sono le due sessioni di FabbricaFuturo dedicate digitalizzazione per la fabbrica innovativa e sostenibile, dove sono raccontate le storie di Cotonificio Zambaiti e Ori Martin.

Cotonificio Zambaiti è un’azienda tessile che si rivolge al mondo casa, tavola e arredamento (66 dipendenti e 38 milioni di euro di fatturato): mantiene la produzione nello stabilimento bergamasco di Cene sfruttando il patrimonio culturale e il know how accumulato nel tempo. Oltre che attenta ai valori sociali del territorio, grazie a Leonardo Zambaiti, Information Technology & Software Developer Consultant, Cotonificio Zambaiti ha intrapreso un percorso di innovazione tecnologica: con il montaggio di sensori avanzati su macchinari preesistenti, può ora fare affidamento su un monitoraggio preciso dei consumi e dell’avanzamento produttivo; parallelamente, l’azienda ha sviluppato internamente un software personalizzato per adattarsi alle esigenze e dinamiche aziendali.

Non può esserci, quindi, una rivoluzione sostenibile senza l’apporto delle tecnologie digitali: questo è anche il messaggio di Maurizio Zanforlin, R&D manager di Ori Martin, azienda che produce acciai speciali destinati all’industria meccanica, Energia e Costruzioni (623 dipendenti e 592 milioni di euro di fatturato). La rivoluzione digitale è oggi in azienda una realtà concreta e irreversibile che interessa ogni settore delle società. La produzione e la gestione dei dati digitali è profondamente connessa a tutti i 17 goal indicati dall’Agenda 2030 dell’Onu.

La persona al centro della Manifattura 5.0

Un importante principio del modello 5.0 è mettere al centro l’essere umano: per questo, come nelle precedenti tappe di FabbricaFuturo, anche Brescia si dibatte sulla questione che riguarda la funzione del Personale. Nella sessione dedicata a queste tematiche, sono LU-VE Group ed El.Com a offrire la loro testimonianza. LU-VE Group è un’azienda di produzione di scambiatori di calore ad aria (oltre 4mila collaboratori qualificati, 377 dipendenti e 95 milioni di ricavi): Fabio Liberali, Membro del Consiglio di Amministrazione & Chief Identity & Communications Officer di LU-VE Group, spiega che “le aziende sono prima di tutto donne, uomini e idee”, il resto è una conseguenza. Il Gruppo ha sempre, infatti, avuto un’impostazione ‘olivettiana’ fin dalla fondazione nel 1985 e l’attenzione ai temi di sostenibilità sociale, ambientale e governance è nel suo Dna.

Trovare personale è una sfida per tutte le aziende, soprattutto per quelle manifatturiere e non fa eccezione El.Com, impresa di produzione di cablaggi elettrici industriali (345 dipendenti e 67 milioni di euro di fatturato). Nella ricerca e selezione di nuove figure, per essere sicuro di trovare le migliori competenze possibili, l’Ufficio del Personale di El.Com – come riporta Alessandra Carotti, HR Generalist – adotta politiche di diversity&inclusion. L’obiettivo è garantire alle donne le migliori condizioni di colloquio possibili. Infine, El.Com propone un questionario iniziale a chi è stato inserito per capire quale aspetto formativo è da migliorare. Anche la tappa di Brescia di FabbricaFuturo si prospetta come una giornata ricca di testimonianze concrete che permettono di approfondire le sfide attuali della Manifattura.