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Italmoto, l’orgoglio motociclistico che continua a innovare

Un brand iconico, che ha fatto la storia del settore motociclistico, e che continua a innovarsi. Fondata nel 1952 a Bologna, nel cuore della Motor Valley, Italmoto si contraddistingue per la qualità dei suoi prodotti e per l’attenzione al design, riflettendo i valori del miglior Made in Italy. Dopo un passaggio di proprietà alla casa automobilistica modenese Maserati (che acquisisce l’azienda nel 1957 facendola diventare il proprio brand per la produzione e commercializzazione di veicoli a due ruote fino al 1963, anno in cui decide di interrompere la produzione) e un periodo di inattività di circa 50 anni, negli ultimi anni un team di imprenditori italiani ha intrapreso un progetto di rilancio.

Il marchio è stato infatti rilevato nel 2011 da due giovani imprenditori del settore delle due ruote, Gabriele Carbucicchio e Carmine Di Nuzzo, per riportarlo sul mercato. Nel 2019, i nuovi proprietari, insieme con l’imprenditore Mariano Negri e sua figlia Ludovica Negri, attivi nel settore automotive ad alta tecnologia, fondano la startup Motocicli italiani, che detiene oggi la licenza esclusiva del brand e ha l’obiettivo di creare un polo made in Italy per la produzione di veicoli a due ruote elettrici, migliorando la sostenibilità della mobilità quotidiana. “Oggi Italmoto mira a rivoluzionare la mobilità urbana in ottica sostenibile con una gamma di veicoli elettrici, tra cui ebike, monopattini e scooter. L’obiettivo è quello di ridurre l’impatto ambientale generato dagli spostamenti quotidiani, offrendo soluzioni che non compromettano lo stile e il comfort”, commenta Ludovica Negri, Direttrice Marketing di Italmoto.

Design e innovazione tecnologica

La nuova azienda opera in tre aree principali: design, produzione e vendita di veicoli a marchio Italmoto; produzione di veicoli per terzi; design e prototipazione per terzi. La sede produttiva è a San Nicola La Strada, in provincia di Caserta. Con un investimento di oltre 5 milioni di euro nel biennio 2022-2023, Motocicli italiani ha puntato su competenze interne e macchinari all’avanguardia, rendendo il prodotto il più possibile Made in Italy. “La scelta dei materiali e la progettazione sono effettuate in house, garantendo alta qualità e design ricercato. I componenti essenziali, come motori, batterie e freni, sono forniti da brand internazionali rinomati per la loro affidabilità e prestigio”, aggiunge Negri.

Il design dei veicoli Italmoto è curato internamente, con uno stile che richiama i modelli storici degli Anni 50 e 60. L’esperienza in ingegneria e design ha permesso all’azienda di ottenere riconoscimenti, come l’inserimento nell’Adi Design Index 2016 con lo scooter elettrico Evai. All’Eicma 2023, Italmoto ha presentato la Trionfale, una ebike con chiari richiami motociclistici, che ha attirato l’attenzione per il suo design innovativo e le prestazioni elevate.

La digitalizzazione è un aspetto cruciale per Motocicli italiani, che ha investito in sistemi innovativi per ottimizzare la produzione e la gestione delle risorse. L’azienda utilizza macchinari interconnessi e un magazzino verticale informatizzato per la gestione dei ricambi e delle componenti, riducendo al minimo gli errori umani e migliorando l’efficienza operativa.

Crescere promuovendo la sostenibilità

La digitalizzazione non solo migliora la produttività, ma consente anche una gestione più sostenibile delle risorse. Per esempio, il sistema di gestione del magazzino permette di monitorare in tempo reale le scorte, riducendo gli sprechi e ottimizzando l’utilizzo dei materiali. La sostenibilità è un pilastro fondamentale della strategia aziendale: lo stabilimento produttivo è alimentato da pannelli fotovoltaici e dispone di colonnine di ricarica per veicoli elettrici.

La crescita è una sfida continua per l’azienda, che si sta espandendo con l’apertura di un nuovo stabilimento produttivo a Caserta. L’obiettivo è aumentare la produzione e incrementare la percentuale di componenti realizzati internamente, permettendo così all’impresa di mantenere alti standard qualitativi e di rispondere più rapidamente alle esigenze del mercato. “Il nuovo stabilimento sarà dotato di macchinari di alta tecnologia, che ci consentiranno di produrre internamente telai e altre componenti chiave. Questo non solo riduce la dipendenza dai fornitori esterni, ma garantisce anche un maggiore controllo sulla qualità e sui tempi di produzione”, specifica Negri. Con un fatturato di 6,8 milioni di euro nel 2022 e 14mila pezzi venduti, il futuro di Italmoto è orientato verso l’innovazione e la sostenibilità, mantenendo viva la tradizione del design italiano.

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Martina Midolo

Classe 1996, Martina Midolo scrive di cultura d’impresa e si occupa di social media. Per FabbricaFuturo conduce il podcast Storie dell’Italia che produce.