Vic Matié, produrre calzature con una filiera smart
Cresce l’internazionalizzazione grazie al Global store e alla filiera corta
Un’altra novità introdotta da poco è l’avviamento di un processo di digitalizzazione aziendale iniziato nel 2020, pensato per trasformare la rete distributiva in un unico Global store a servizio della clientela internazionale. L’idea iniziale era di creare un’interconnessione tra l’ecommerce del brand e i magazzini dei suoi clienti B2B. “Una scelta forte e un segnale di fiducia totale al mercato wholesale, basato sulla non concorrenza e sul supporto reciproco tra noi e i rivenditori, e che a oggi è stato adottato da circa 60 store multibrand, con una stima di affiliazione a quota 100 entro la fine del 2024”, afferma Curzi. L’affidabilità della struttura, la completa riqualificazione del sistema distributivo, il valore aggiunto della filiera corta (ormai essenziale per rendere competitiva la logistica a livello globale), il rispetto dei tempi di consegna, il servizio su misura e just in time ai clienti di tutto il mondo, supportati dalla Customer care, hanno permesso quindi al marchio di inserirsi in maniera più capillare in Italia, Europa ed Est Europa. “Nonostante la particolare complessità della situazione geopolitica e geoeconomica, la società ha mostrato nell’anno 2022 dati in evidente crescita rispetto al 2021. La capacità di produrre in Italia, con una supply chain cortissima e nel rispetto delle persone e di un’economia sana, rende il nostro marchio strategico, in un momento in cui i tempi delle consegne dei prodotti creano non poche difficoltà al comparto Retail”, aggiunge la Brand Manager. L’industria delle calzature, infatti, è stata colpita in modo particolarmente duro a causa dei tempi di consegna più lunghi rispetto ai rivenditori di abbigliamento, che si estendono a mesi, anziché a settimane (Fonte: Associazione nazionale dei costruttori italiani di tecnologie per calzature, pelletteria e conceria). Il passo successivo è stato, a febbraio 2023, proporre ai partner multibrand di unire tecnologicamente i loro magazzini con quello aziendale. Oggi il sito ecommerce di Vic Matiē è il risultato della condivisione in rete dei magazzini degli stessi rivenditori, attraverso la piattaforma Theshhhop, con lo scopo di riunire l‘esperienza di acquisto offline e quella online in unico Marketplace. La scelta di Vic Matiē ha dato l’opportunità di un ulteriore canale di vendita per il brand, quello digitale, attraverso i suoi clienti. Prima, infatti, i prodotti comperati tramite il sito erano spediti dal magazzino centrale dell’azienda, con due possibili conseguenze: la produzione di calzature ad hoc per l’ecommerce nel caso non fossero disponibili subito e la creazione di una sorta di ‘concorrenza’ con i rivenditori fisici più piccoli, che non disponevano del canale di vendita online rimanevano limitati alle vendite off line. “Ora abbiamo caricato nel sito ufficiale tutti i prodotti presenti nei negozi, trattandoli come se fossero hub di magazzino”, spiega Curzi. L’obiettivo è quello di non produrre articoli in eccesso e di ridurre le distanze di spedizione (insieme con i costi e l’inquinamento). Il consumatore, infatti, arriva al sito e finalizza l’ordine, che viene geolocalizzato e poi assegnato al negozio più vicino. “Se ci arriva una richiesta dalla Germania, per esempio, non ha più senso far partire la scarpa dalla nostra sede centrale se lo stesso prodotto è disponibile a pochi chilometri di distanza da chi l’ha ordinato”, specifica Curzi. Quella che prima poteva essere una ‘concorrenza’ tra brand e negozi, quindi, è diventata una partnership reale. Attualmente il progetto è in funzione in Italia e in Europa, ma nei prossimi anni l’azienda vuole ampliare i propri confini con partner anche extraeuropei. “Prima vogliamo farlo funzionare bene a livello nazionale, perché già l’integrazione con i software gestionali dei negozi è una sfida a sé”, aggiunge la Brand Manager.Elisa Marasca è giornalista professionista e consulente di comunicazione. Laureata in Lettere Moderne all’Università di Pisa, ha conseguito il diploma post lauream presso la Scuola di Giornalismo Massimo Baldini dell’Università Luiss e ha poi ottenuto la laurea magistrale in Storia dell’arte presso l’Università di Urbino. Nel suo percorso di giornalista si è occupata prevalentemente di temi ambientali, sociali, artistici e di innovazione tecnologica. Da sempre interessata al mondo della comunicazione digital, lavora anche come copywriter, addetta stampa e social media manager di organizzazioni pubbliche e private nazionali e internazionali, soprattutto in ambito culturale.
Calzaturiero, manifattura, Vic Matie