Industria tecnologica: un traino per l’economia del Paese
L’industria tecnologica italiana, espressione di Federazione ANIE, una delle più importanti organizzazioni Confindustriali per peso e rappresentatività che, con oltre 1.400 aziende associate e circa 500.000 addetti, fornisce tecnologie per i 4 mercati strategici per l’Italia (industria, building, energia e infrastrutture), continua a fare da traino al sistema economico del Paese e segna ancora performance in crescita: nel 2018 ANIE ha registrato un fatturato aggregato di 80 miliardi di euro.
In apertura dell’Assemblea annuale della Federazione ANIE il Presidente Giuliano Busetto sottolinea: “ANIE arriva a questo appuntamento forte dei risultati raggiunti, nonostante il quadro politico incerto, forte dell’essere al fianco di Confindustria e delle istituzioni, come partner tecnologico autorevole, capace di portate il proprio contributo di idee e di conoscenze, nel momento in cui si discute della politica energetica ed ambientale, dello sviluppo digitale della manifattura e delle imprese, delle scelte su infrastrutture, building e trasporti”.
Dopo un 2017 dinamico, nel 2018 lo scenario internazionale in cui operano le imprese ANIE (che ha visto avvenimenti come la Brexit, la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, le tensioni tra Italia e Unione, la crescita del debito nei Paesi emergenti e nei Paesi in via di sviluppo) si è caratterizzato da una maggiore incertezza.
Il secondo semestre del 2018 ha riscontrato segnali di rallentamento rispetto al commercio mondiale e al ciclo degli investimenti, che nell’anno precedente avevano svolto un ruolo importante come attivatori della domanda.
Andamento dei mercati finali ANIE nel 2018
Nonostante questo, i comparti rappresentati da ANIE, grazie all’innovazione tecnologica che li contraddistinguono, hanno raggiunto nel 2018 performance di segno positivo con una crescita del fatturato aggregato totale del 4.7%. In dettaglio il fatturato totale dell’Elettronica è cresciuto del 7.1% e quello dell’Elettrotecnica del 4.0%. Nel 2018 i settori ANIE hanno mantenuto un maggiore dinamismo rispetto al campione ISTAT: fatturato +4.7% rispetto al +3.2%, Esportazione in crescita del 2.4% rispetto all’1.7% e fatturato interno in aumento del 7.1% rispetto alle tendenze registrate da ISTAT. In una lettura per mercati finali, il mercato dell’Energia – nella componente della produzione (tradizionale e rinnovabili) e investimenti sulla Rete – vede un andamento di segno positivo dell’8,5%. Cresce il settore Trasporti con + 4.1% e prosegue il graduale recupero per il Building (+2.1%), in un quadro di moderato riavvio degli investimenti nel settore delle Costruzioni. Si conferma un andamento sostenuto per le tecnologie attive sul mercato dell’Industria, che vede una crescita annua del fatturato del 7,5%, seppure vi sia stata una significativa contrazione nel secondo semestre che ha ridimensionato una previsione di crescita a doppia cifra confermando che l’incertezza sul rinnovo degli incentivi – iperammortamento in primis – ha generato una forte decelerazione degli investimenti. “Chiediamo alle Istituzioni di proseguire sulla Digitalizzazione delle Infrastrutture di Rete, asset fondamentale per il rilancio del Paese; di dare continuità al Piano Industria 4.0, attraverso incentivi adeguati e modulati sul medio – lungo periodo, con risorse destinate alla formazione che rappresenterà un elemento determinante”, dichiara Busetto. “Dare concretezza al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità del Piano Clima ed Energia attraverso una maggiore spinta verso il vettore elettrico. Chiediamo di traguardare la digitalizzazione del Building che deve diventare un “nodo intelligente” all’interno di città sempre più smart”.Il sentiment per il primo semestre 2019
Per tracciare l’andamento del primo semestre del 2019, il Servizio Studi di ANIE ha condotto un’indagine quali-quantitativa su un significativo campione di 130 aziende rappresentative associate (espressione di un fatturato aggregato pari a 16 miliardi di euro) che hanno confermato uno scenario a minore potenziale. Secondo i dati dell’Osservatorio ANIE, nel primo semestre 2019 emergono segnali contrastanti e i saldi tra previsioni di aumento e diminuzione per le diverse variabili analizzate risultano inferiori rispetto a quelli registrati nei semestri precedenti. Il 54% delle imprese che ha preso parte all’indagine, prevede di chiudere il primo semestre di quest’anno con un fatturato totale in diminuzione o in stabilità, il 60% non prevede crescita per il proprio portafoglio ordini. L’andamento al ribasso è confermato anche dai dati ISTAT relativi agli ordinativi per i settori ANIE che evidenziano, nel confronto annuo, un andamento in deciso ridimensionamento sia nella componente interna sia in quella estera. “Le previsioni per il 2019 sono al ribasso e diventa, quindi, prioritario guardare all’Industria nel suo complesso per evitare una chiusura d’anno con segno negativo e avere significative ripercussioni anche sul prossimo anno”, prosegue Busetto. “Desideriamo ribadire il nostro aiuto e contributo tecnologico alle decisioni in ambito di politica industriale, affinché l’attenzione delle istituzioni non venga a mancare nei prossimi mesi perché dalla crescita della nostra Industria dipende la crescita del nostro Paese. Diamo dunque tutti insieme vigore, forza e concretezza ad un cambiamento tecnologico fondamentale per noi, i nostri figli e la nostra società”.Federazione ANIE, Giuliano Busetto, industria tecnologica italiana, mercato industria 4.0