La manifattura in Piemonte: tecnologie, competenze e modelli di business
Il Piemonte è di certo una delle regioni dove il settore manifatturiero sta compiendo importanti evoluzioni, anche in ambito 4.0. Ma quale il futuro del Manufacturing in Piemonte? Durante la tappa di Torino dell’evento Fabbrica Futuro se n’è parlato in una tavola rotonda con Ariano Arboletti, di Accenture, Paolo Dondo di Mesap, Gianluca Forneris di Cecomp, Paola Malabaila di Malabaila&Arduino, Luciano Malgaroli di A&T, Giuseppe Tecco di Agrindustria Tecco e Vittorio Illengo del Digital innovation Hub Piemonte.
Persone, processi e tecnologia sono i tre asset del 4.0 e oggi c’è ancora troppa attenzione sulle tecnologie, dice Ariano Arboletti di Accenture. Dal suo osservatorio il manager rileva l’attenzione delle aziende di creare proof of concept su aree specifiche e, in caso di successo, si implementano in fabbrica. Per questo Accenture Italia ha creato a Modena una fabbrica vera che produce componenti per motori: è un luogo dove si possono sperimentare e vedere concretamente come funziona una fabbrica 4.0.
A sostegno della trasformazione digitale delle aziende è anche il Digital Innovation Hub Piemonte, che promuove la conoscenza delle tecnologie, puntando soprattutto a stimolare la curiosità degli imprenditori. Molte delle PMI piemontesi sono infatti eccellenti per il prodotto e il loro sviluppo, ma c’è ancora grande carenza sulla pianificazione della produzione e sui dati a essa collegati: il Digital Innovation Hub si è dato l’obiettivo di far maturare le competenze digitali delle imprese. Anche il Mesap supporta le PMI, focalizzandosi maggiormente sugli aspetti di innovazione, coinvolgendo pure gli istituti di ricerca, affiancando le imprese persino nei percorsi di finanziamento.
Per Gianluca Forneris di Cecomp, l’Industria 4.0 è un insieme di strumenti tecnologici e di modelli organizzativi che ogni imprenditore deve saper interpretare per la propria realtà. Cecomp, nata come azienda per la creazione di scocche per l’Automotive, nella sua storia trentennale si è sviluppata fino ad arrivare alla produzione di scocche per i segmenti premium attraverso una fabbrica 4.0: le macchine sono connesse e un gestionale controlla le attività dello stabilimento, per assicurare la qualità che è fondamentale per restare competitivi su mercati dell’alta gamma.
Si diceva del Piemonte come sede delle aziende eccellenti: secondo recenti ricerche, prendendo in considerazione solo il territorio di Asti, il 64% delle imprese si è digitalizzato anche grazie a misure finanziarie del Piano Industria 4.0, come nel caso di Malabaila&Arduino. L’Amministratore Delegato Paola Malabaila richiama alcune problematiche da risolvere, come la bassa digitalizzazione del personale, ma anche la mancanza di una cultura manageriale e una lontananza (e difficoltà) a collaborare con gli istituti di ricerca. In aiuto c’è però un consorzio per la formazione utile per implementare i processi digitali.
C’è da rilevare che anche in Piemonte l’azienda verticistica e che reagisce con lentezza al mercato sta scomparendo, trasformandosi in azienda digitalizzata che mette al centro l’uomo. Secondo Luciano Malgaroli di A&T questi temi devono fare breccia anche nelle PMI e per sostenere il percorso digitale di queste realtà, è stata creata una digital factory nella fiera di A&T con l’obiettivo – come nel caso di Accenture – di far toccare con mano le potenzialità del 4.0.
Nel caso di Agrindustria Tecco, azienda che trasforma i prodotti agricoli per l’industria nella logica dell’economia circolare (l’impresa utilizza gli ‘scarti’ delle aziende alimentari, come le bucce e i gusci della frutta secca), l’imprenditore Giuseppe Tecco ha digitalizzato gli impianti produttivi estraendo i dati dalle macchine per averne una lettura di sintesi. Il passo successivo è l’introduzione dei tablet sulle postazioni di lavoro per far ritornare alcuni dati in produzione.