Sindacato 4.0, tra formazione e coinvolgimento
Di fronte alla trasformazione digitale, insieme con la nuova configurazione dei processi, anche le relazioni industriali assumono una nuova fisionomia. Tanto che a Fabbrica Futuro Bologna Nicola Alberta, Segretario Nazionale di FIM CISL, ha parlato di “Sindacato 4.0”. Due in particolare i punti cardine: formazione e coinvolgimento.
Sotto il primo punto di vista, è ormai noto che l’Italia presenta un ritardo enorme in termini di competenze e del loro riconoscimento. Il Sindacato 4.0 deve lavorare per “facilitare percorsi formativi e di accrescimento delle competenze”.
Rivolgendosi poi agli imprenditori, Alberta ha fatto un appello: “Chiediamo anche una scelta coraggiosa alle imprese, ovvero un coinvolgimento del sindacato non a scelte fatte, ma nel momento in cui si progettano le innovazioni“. In questo modo il sindacato potrà avere un ruolo attivo nell’anticipazione dei cambiamenti.
Se infatti il lavoratore viene messo di fronte alle decisioni già prese, è chiaro che la prima reazione sarà inevitabilmente di resistenza. Dal canto suo il Sindacato 4.0 ha invece la possibilità di accompagnare il cambiamento, in termini di riqualificazione delle persone, riadattamento dei processi organizzativi delle imprese e dello studio di nuovi ruoli.
“Le imprese che non coinvolgono sindacati e lavoratori perdono un valore”, fondamentale per competere con altri sistemi di impresa e di Paese.
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