Produttività, taglio dei contributi per i premi di produzione
Rilanciare la produttività attraverso il taglio dei contributi per le aziende che riconoscono premi di produzione ai dipendenti: ecco l’obiettivo del Governo con la ‘manovrina’ (di cui si attende l’approvazione definitiva) per la correzione del bilancio pubblico. Oltre al pregio di essere fissata in modo chiaro, la normativa preferisce abbinare alla detassazione un incentivo economico sui premi di importo più ridotto.
Figurano infatti modifiche rispetto allo strumento introdotto dalla legge di Bilancio 2016: il tetto di 4mila euro previsti è ora sceso a 3mila, ma in questo caso sui primi 800 euro è riconosciuto un abbattimento del 20% dell’aliquota contributiva.
Secondo quanto ha scritto Il Sole 24Ore il 24 aprile 2017, la nuova decontribuzione sarebbe più vantaggiosa rispetto a quella del 2014, almeno per quanto riguarda premi di risultato non particolarmente elevati. Inoltre la sua chiarezza costitutiva consiste nel non essere rinviata all’emanazione di ulteriori provvedimenti, come avveniva in passato quando non si conosceva l’entità effettiva del bonus.
Tuttavia lo sconto scatta soltanto per le aziende i cui lavoratori sono coinvolti in modo paritetico nell’organizzazione del lavoro: per esempio attraverso la presenza nel Cda (o negli organi decisionali) di rappresentanti dei lavoratori, per migliorare aree e sistemi di produzione; oppure attraverso la costituzione di strutture permanenti di consultazione e monitoraggio degli obiettivi da perseguire, prevedendo rapporti periodici che illustrino attività svolte e risultati.
La fotografia dei contratti aziendali e territoriali depositati per la detassazione dei premi di produttività mostra chiaramente come, degli oltre 20mila presentati, soltanto 2.259 prevedano un piano di partecipazione dei lavoratori.
Se da una parte il rischio è di tagliare fuori dalla manovra gran parte delle PMI che spesso non dispongono di meccanismi paritetici, il Governo intende far sì che anche le piccole aziende siano portate a contrattare il salario di produttività.
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